30 CFU: chi può accedere e i requisiti

I percorsi 60 CFU

Il percorso formativo dei 30 CFU rappresenta una delle principali opportunità chiave per i docenti che desiderano ottenere l’abilitazione all’insegnamento o completare i requisiti per accedere alla professione.

Ma chi può accedere ai 30 CFU? Quali sono i requisiti di accesso? L’articolo in questione fornisce una panoramica completa su tutto ciò che c’è da sapere: a chi sono rivolti, come ottenerli e quali vantaggi essi comportano per i docenti interessati.

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Cosa sono i 30 CFU? A chi sono rivolti?

Percorsi Abilitanti da 30 CFU (Crediti Formativi Universitari) sono stati introdotti dalla Riforma Bianchi per uniformare e rendere più accessibile la formazione necessaria per diventare insegnanti.

Rappresentano una versione ridotta e più specialistica dei precedenti 60 CFU, e sono stati progettati principalmente per i docenti che sono già in possesso di alcuni requisiti, tipo un’abilitazione precedente o alcuni anni di esperienza nel mondo della scuola.

Il percorso formativo prevede una serie di moduli didattici focalizzati su aspetti pedagogici, metodologici e di gestione della classe, con l’obiettivo di preparare i futuri insegnanti alle sfide del ruolo.

Sono rivolti principalmente a chi è già abilitato (o comunque possiede competenze pregresse) e mira a ottenere una seconda abilitazione, nonché a coloro che sono interessati a completare il proprio percorso formativo e accedere alla professione.

Tra le categorie ammesse rientrano, per fare qualche esempio, i docenti con 3 anni di servizio o i partecipanti al TFA (Tirocinio Formativo Attivo).

Qual è la differenza tra 24 e 30 CFU?

Questa è una delle domande più frequenti tra i docenti. I vecchi 24 CFU, introdotti inizialmente come requisito di accesso al concorso per docenti, erano progettati per fornire competenze di base nelle aree pedagogiche, psicologiche e didattiche.

Si trattava di un percorso aperto a tutti coloro che aspiravano a entrare nel mondo della scuola, indipendentemente dall’esperienza pregressa.

30 CFU, invece, rappresentano un percorso più avanzato e specifico, pensato per chi ha già una certa esperienza o un’abilitazione.

A differenza dei 24 CFU, i 30 CFU includono moduli di approfondimento mirati, incentrati, ad esempio, sulla gestione della classe, sulle strategie didattiche avanzate e sull’uso delle tecnologie nella didattica.

Ma non solo: i 30 CFU prevedono anche 180 ore di attività pratiche o telematiche; ciò li rende particolarmente adatti a coloro che desiderano perfezionare le proprie competenze per ottenere una seconda abilitazione o migliorare il proprio profilo professionale.

Quali sono i requisiti per accedere ai 30 CFU? Chi può partecipare?

Poiché il DPCM del 4 agosto 2023 individua differenti tipologie di percorsi formativi, le condizioni per ottenere l’accesso ai 30 CFU possono variare a seconda del percorso in questione. Ecco le diverse opzioni disponibili.

  • 30 CFU/CFA (All. 2 DPCM): può svolgerlo chi ha svolto almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 (di cui almeno 1 dev’essere nella specifica classe di concorso) e anche chi ha svolto il concorso relativo alla procedura straordinaria di cui all’art.59, c.9-bis.
  • 30 CFU/CFA (All. 3 DPCM): può svolgerlo chi ha accesso a una classe di concorso presente nella scuola secondaria e desidera partecipare al prossimo concorso.
  • 30 CFU art. 13 comma 2 personalizzato: può svolgerlo chi è già abilitato su un’altra classe di concorso (ma anche un altro grado di scuola, oppure chi è in possesso del TFA sostegno).

Il percorso, in sostanza, è progettato per docenti che possiedono già abilità ed esperienze pregresse, al fine di integrarle e migliorarne il profilo professionale.

Chi ha 3 anni di servizio può fare i 30 CFU?

Sì, i docenti con almeno 3 anni di servizio scolastico possono accedere al percorso dei 30 CFU. Il servizio può essere stato svolto sia nelle scuole pubbliche che in quelle paritarie e non deve necessariamente essere stato continuativo.

È un requisito pensato per valorizzare l’esperienza accumulata sul campo, in modo tale da rendere il percorso dei 30 CFU un’opportunità concreta per i docenti già in possesso di esperienza pratica.

Chi ha il TFA deve fare i 30 CFU?

I docenti che hanno già completato il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) non sempre sono tenuti a frequentare i 30 CFU.

Ma ci sono alcuni casi in cui il completamento di tale percorso può essere necessario per ottenere una seconda abilitazione o per ampliare le proprie competenze in un’altra classe di concorso; la situazione, insomma, varia a seconda delle specifiche normative e dei bandi regionali, quindi si ribadisce l’importanza di consultare le disposizioni ufficiali.

Le classi di concorso 60 CFU eCampus

Il DPCM del 4 agosto 2023 individua differenti tipologie di percorsi formativi da 30 CFU.

Come ottenere i 30 CFU?

Per ottenerli è necessario iscriversi a uno dei percorsi abilitanti riconosciuti dalle università o dagli enti accreditati dal Ministero. Gli interessati svolgeranno sia lezioni teoriche che attività pratiche, per un totale di 180 ore di formazione.

È utile sapere che spesso le lezioni sono disponibili in modalità telematica, in modo da permettere una maggiore flessibilità ai docenti che già lavorano.

Ecco quali sono le principali fasi per ottenere i 30 CFU:

  1. verifica dei requisiti di accesso e consultazione dei bandi disponibili;
  2. iscrizione al percorso presso un’università o un ente accreditato;
  3. frequenza delle lezioni e completamento delle attività pratiche previste;
  4. superamento delle prove finali.

Perché conviene ottenere una seconda abilitazione?

Ottenere una seconda abilitazione tramite il percorso dei 30 CFU rappresenta un investimento significativo per la carriera di un docente. Non permette semplicemente di accedere a nuove classi di concorso (ampliando le opportunità lavorative), ma anche di migliorare il proprio profilo professionale.

Con una seconda abilitazione, infatti, si può aumentare la propria competitività nei bandi pubblici e nelle assegnazioni dei posti, senza contare il fatto che acquisire nuove competenze rappresenta un valore aggiunto per gli insegnanti che desiderano migliorare la qualità del proprio lavoro: un’ottima opportunità di crescita personale e professionale.

Un ultimo ma significativo vantaggio dell’ottenere i 30 CFU è la possibilità di rispondere meglio alle esigenze del sistema scolastico, che oggi, più che in passato, è improntato ad una maggiore flessibilità e richiede docenti abilitati in differenti ambiti disciplinari.

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