Concorso docenti straordinario ter 2023, Valditara: Pronti 40mila posti

Concorso docenti straordinario ter 2023, Valditara Pronti 40mila posti

Concorso docenti straordinario ter 2023, Valditara Pronti 40mila posti_Nei giorni scorsi, durante un’apparizione al Tg2 Post, Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, oltre a parlare del Concorso docenti straordinario ter 2023, ha fornito dettagli sulle assunzioni pianificate per l’anno accademico 2023/2024. Contrapponendosi alle previsioni sindacali di 200 mila supplenti, Valditara ha precisato che si tratta di un numero effettivo meno elevato.

 

Il Ministro ha anche rilevato che, quest’anno, la copertura posti ha toccato quasi l’80%, rispetto al 47% dell’anno precedente. 

 

Valditara ha, quindi, sottolineato l’efficacia delle recenti misure di semplificazione adottate e i progressi registrati, enfatizzando al contempo la necessità di ulteriori miglioramenti.

 

Infine, rispondendo alle attese degli ultimi giorni, il responsabile del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha condiviso un aggiornamento sul Concorso straordinario ter 2023, dichiarando: “Contiamo di reclutare altri 40mila nuovi docenti con il bando di concorso PNRR”.

 

Concorso docenti straordinario ter 2023, Valditara: Pronti 40mila posti

É importante ricordare che nei mesi scorsi il Ministro Valditara aveva sempre parlato di 30.000 cattedre riservate ai vincitori del Concorso straordinario ter 2023.

 

Dell’insieme totale di 81mila posti disponibili, era previsto che il saldo fosse colmato attraverso le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023-2024. Tuttavia, fino ad ora sono state confermate solo 40.619 cattedre su un preventivo di 50.807.

 

Anche se questi numeri potrebbero subire aggiustamenti, esiste una notevole differenza rispetto alle stime iniziali del MIM. Ed ecco che come da noi preannunciato nei giorni scorsi, le cattedre non ancora assegnate verranno incluse nell’imminente bando concorsuale. Tant’è che i posti riservati ai vincitori del Concorso straordinario saranno, come annunciato dal Ministro, circa 40mila

 

In questo modo si registrerà un impatto tutt’altro che indifferente sull’obiettivo stabilito dal PNRR di raggiungere 70mila immissioni in ruolo entro il 2024.

 

Il Concorso docenti straordinario ter 2023

Il lancio del Concorso docenti straordinario ter 2023 è stato comunicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) il 6 aprile scorso. Ed è bene sottolineare come questa iniziativa rappresenti la prima procedura concorsuale della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.

 

Il Ministro Giuseppe Valditara aveva originariamente previsto che il bando sarebbe stato rilasciato entro giugno. Permettendo così l’esecuzione degli esami durante i mesi estivi e le assunzioni a partire da settembre, ovvero in tempo per l’anno scolastico 2023-2024.

 

Ciononostante, il calendario ha subito variazioni e ritardi: il bando, infatti, non è stato ancora reso pubblico, differendo così le assunzioni dei candidati selezionati all’anno scolastico 2024-2025.

 

E questo ritardo non programmato potrebbe influenzare la conformità ai termini del PNRR. Non a caso, il governo ha già avviato le procedure per richiedere una proroga alle autorità europee.

 

Concorso docenti straordinario ter 2023 novità

Lo scarno comunicato stampa con il quale il MIM ha annunciato l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 si limitava a pochi dettagli relativi ai requisiti. Nello specifico:

 

  • “Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”.

 

Ulteriori dettagli sono poi arrivati nei mesi successivi. Quanto basta, tuttavia, per definire quelli che saranno i requisiti di accesso alla procedura concorsuale:

 

 

  • 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;

 

  • oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

 

Tuttavia, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:

 

  • laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;

 

  • oppure diploma per ITP;

 

  • oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno. 

 

Il bando del Concorso docenti straordinario ter 2023

La pubblicazione del bando per il Concorso Straordinario ter 2023 è prevista per settembre, con esami programmati per il periodo autunnale. L’ingresso in servizio dei candidati selezionati è, invece, fissato per l’anno accademico 2024-2025.

 

A seguito di una serie di posticipazioni e incertezze, corroborate da comunicazioni ambigue e frequentemente smentite, lo scenario sembra ora evolversi in maniera favorevole per gli aspiranti docenti in cerca di un’occupazione stabile.  

 

Nel corso di una recente intervista, infatti, il Ministro Valditara ha dichiarato: “La macchina dei concorsi è avviata in quanto abbiamo ottenuto l’autorizzazione a bandirli. E stiamo condividendo i regolamenti di concorso con Bruxelles. Contiamo di avviare le procedure di concorso in autunno”.

 

Il titolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha, inoltre, precisato che il bando verrà pubblicato “a cavallo dell’estate”.

 

Mentre solo pochi giorni fa, Valditara ha fornito ulteriori dettagli: “Quanto ai posti di ruolo, oltre 30 mila non sono andati ad assunzioni in questa fase perché li abbiamo riservati ai vincitori del concorso PNRR che stiamo per bandire”.

 

Quindi, è improbabile che il processo si estenda oltre settembre. La prolungata e stressante attesa per i potenziali partecipanti al Concorso Straordinario ter 2023 sembra destinata a giungere a termine. A meno di ulteriori sviluppi inaspettati.

 

Novità Concorso docenti straordinario ter 2023: scuole e classi di concorso interessate

Sebbene il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) abbia divulgato alcune linee guida sui requisiti di partecipazione al Concorso Straordinario ter, molte domande restano aperte. E richiedono conferme che solo la pubblicazione ufficiale del bando potrà offrire. Allo stato attuale, gli unici dettagli fermi riguardano appunto i requisiti di accesso.  

 

Per esempio, la copertura del concorso rispetto ai diversi gradi di istruzione rimane indeterminata. Non è stato specificato se la competizione includerà sia il settore dell’istruzione primaria e dell’infanzia che quello secondario. Tuttavia, le indicazioni correnti sembrano puntare prevalentemente verso una concentrazione sulle scuole secondarie.

 

Analogamente, la natura delle posizioni offerte attraverso il concorso non è stata definita con precisione. Tuttavia, è emersa recentemente la possibilità che la selezione possa estendersi sia ai posti comuni che a quelli specializzati per il sostegno.

 

Riguardo alle classi di concorso interessate, le informazioni finora filtrate indirizzano l’attenzione verso settori in cui esiste una carenza notevole di personale con le adeguate qualifiche.

 

Concorso docenti straordinario ter 2023: le prove d’esame

Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.

 

Prova scritta

La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali: 

 

  • pedagogia; 

 

  • psicopedagogia;

 

  • didattica;

 

  • metodologie digitali;

 

  • lingua inglese di livello B2.

 

Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:

 

  • 10 quesiti di natura pedagogica;

 

  • 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;

 

  • 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.

 

Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

 

Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:

 

  • 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);

 

  • 5 quesiti sulle competenze digitali.

 

Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.

 

Prova orale

La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.

 

Posti comuni:

Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta. 

 

Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore. 

 

Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.

 

Posti di sostegno:

Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. 

 

Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.

 

I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.

 

 

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