Entro fine settembre arriverà il bando del Concorso Straordinario ter 2023: cosa studiare per non farsi trovare impreparati per le prove d’esame che prenderanno il via in autunno?
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre è stato pubblicato il decreto 3 agosto 2023 con il quale i Ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) autorizzano il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) a dare il via alla procedura concorsuale.
Ma non solo. Il decreto fissa anche la disponibilità di 30.216 posizioni per docenti, suddivise in 21.101 per posti comuni e 9.115 destinati al sostegno. Il dato in questione è, nello specifico, il risultato della differenza tra i posti vacanti e disponibili dopo le operazioni di mobilità al netto degli esuberi (81.023) e il numero di immissioni in ruolo stimate per l’anno scolastico 2023/2024, pari a 50.807.
Ad oggi, tuttavia, sono state confermate solo 40.462 posizioni. Ecco, dunque, che le restanti 10.188 cattedre non coperte dovrebbero essere aggiunte ai 30.216 posti previsti per il Concorso Straordinario ter 2023. Portando, di conseguenza, il totale delle cattedre riservate ai vincitori a ben 40.561.
D’altro canto, proprio nei giorni scorsi il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva annunciato l’intenzione di riservare circa 40mila posti alla procedura concorsuale.
Nelle prossime settimane, quindi, oltre al bando dovrebbe arrivare anche la comunicazione relativa all’incremento dei posti disponibili. Che dagli attuali 30.216 passeranno a 40.561.
Il Concorso Straordinario ter 2023
Non bisogna dimenticare che il Concorso Straordinario ter si inserisce nell’ambito delle misure pianificate dal MIM per raggiungere l’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 stabilito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Ricordiamo, inoltre, che la procedura concorsuale è stata comunicata dal MIM il 6 aprile scorso. E sarà la prima della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.
Il Ministro Giuseppe Valditara aveva originariamente previsto che il bando sarebbe stato rilasciato entro giugno. Permettendo così l’esecuzione degli esami durante i mesi estivi e le assunzioni a partire da settembre, ovvero in tempo per l’anno scolastico 2023-2024.
Ciononostante, il calendario ha subito variazioni e ritardi, differendo così le assunzioni dei candidati selezionati all’anno scolastico 2024-2025.
E questo ritardo non programmato potrebbe influenzare la conformità ai termini del PNRR. Non a caso, infatti, nonostante le oltre 40mila immissioni in ruolo che arriveranno dal Concorso straordinario ter 2023, il governo ha già avviato le procedure per richiedere una proroga alle autorità europee.
Il Concorso Straordinario ter 2023: requisiti
Lo scarno comunicato stampa con il quale il MIM ha annunciato l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 si limitava a pochi dettagli relativi ai requisiti. Nello specifico:
- “Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”.
Ulteriori dettagli sono poi arrivati nei mesi successivi. Quanto basta, tuttavia, per definire quelli che saranno i requisiti di accesso alla procedura concorsuale per la copertura di 40.561 posti:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Tuttavia, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Concorso Straordinario ter 2023 cosa studiare?
Concorso Straordinario ter 2023: cosa studiare per non farsi trovare impreparati per le prove d’esame che prenderanno il via in autunno? É la domanda che si pongono migliaia di aspiranti docenti interessati alla procedura.
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Per conoscere i programmi ufficiali bisognerà, tuttavia, pazientare ancora un po’. Gli stessi verranno, infatti, inseriti come allegato nel bando che dovrebbe essere pubblicato entro fine settembre.
Intanto, però, abbiamo pensato di fare una cosa gradita ai nostri lettori proponendo in allegato i programmi degli ultimi concorsi a cattedra. Che difficilmente subiranno drastiche variazioni.
SCARICA: PROGRAMMA SCUOLE SECONDARIE
Sebbene il file in questione contenga i programmi di tutte le classi di concorso, è davvero molto improbabile che il Concorso Straordinario ter sia esteso a tutte le classi di concorso.
Prova scritta
La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali:
- pedagogia;
- psicopedagogia;
- didattica;
- metodologie digitali;
- lingua inglese di livello B2.
Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:
- 10 quesiti di natura pedagogica;
- 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
- 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.
Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:
- 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
- 5 quesiti sulle competenze digitali.
Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.
Prova orale
La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.
Posti comuni:
Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta.
Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore.
Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.
Posti di sostegno:
Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità.
Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.
I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.
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DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023