Il 16 ottobre si è tenuta una riunione informativa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le organizzazioni sindacali del settore dell’istruzione e della ricerca. Durante l’incontro, il MIM ha informato i rappresentanti sindacali di aver richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) l’autorizzazione a bandire i prossimi concorsi ordinari PNRR per 14.438 posti aggiuntivi.
È opportuno ricordare che il 9 settembre scorso è stato pubblicato il decreto 3 agosto 2023 sulla Gazzetta Ufficiale n. 211. Questo decreto, firmato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha autorizzato il MIM ad avviare il processo relativo al Concorso Straordinario ter 2023.
Con l’autorizzazione già concessa per 30.216 posti tramite questo decreto, il numero totale di posti disponibili per i futuri candidati docenti che parteciperanno alla procedura concorsuale ammonta ora a 44.654 posti.
Tuttavia, nonostante le promesse del Ministro Valditara riguardo alla pubblicazione del bando entro l’estate al fine di consentire lo svolgimento delle relative prove d’esame in autunno, non ci sono ancora certezze sulla data di pubblicazione del suddetto bando.
Il Concorso Straordinario ter e il PNRR
Il Concorso Straordinario ter riveste un’importanza strategica nell’ambito delle misure delineate dal MIM per realizzare l’ambizioso obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Ciò non toglie che, rispetto alle intenzioni originarie del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), la procedura ha già fatto registrare considerevoli ritardi.
E questi ritardi potrebbe influenzare la conformità ai termini del PNRR. Non a caso, infatti, nonostante le circa 45mila immissioni in ruolo che arriveranno dal Concorso straordinario ter 2023, il governo ha già avviato le procedure per richiedere una proroga alle autorità europee.
Concorso straordinario ter 2023: requisiti
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha annunciato la sua intenzione di organizzare il Concorso Straordinario ter il 6 aprile scorso. Dal discorso del Ministro Valditara, era emersa la volontà di avviare una procedura semplificata e veloce. Con l’obiettivo di completare le assunzioni dei vincitori entro settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.
Tuttavia, le aspettative iniziali non sono state soddisfatte: il bando non è ancora stato pubblicato e le assunzioni legate al concorso sono state rinviate all’anno accademico 2024-2025.
Uno dei pochi elementi certi riguardanti il Concorso Straordinario ter sono i requisiti richiesti per partecipare:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ad ogni modo, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Per ulteriori approfondimenti è, tuttavia, possibile consultare le FAQ presenti in questo articolo.
Concorso Straordinario ter ultime notizie: quanti sono i posti disponibili?
Come precedentemente indicato, con il decreto del 3 agosto 2023 sono stati assegnati un totale di 30.216 posti per il Concorso Straordinario ter, suddivisi come segue:
- 21.101 posti nel settore comune;
- 9.115 posti nel settore di sostegno.
È importante notare che tali posti sono ora soggetti a un ulteriore incremento di 14.438 unità. Per comprendere meglio questa dinamica, occorre analizzarla dettagliatamente.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha identificato un totale di 81.023 posti vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2023-2024. Di questi, i 30.216 posti menzionati rappresentano le disponibilità riservate al primo concorso PNRR.
I 14.438 nuovi posti che il MIM intende aggiungere al Concorso Straordinario derivano, invece, dalle cattedre che sono rimaste vacanti a causa della mancanza di candidati durante le recenti operazioni di assunzione.
Tuttavia, è importante sottolineare che questa riallocazione dei posti disponibili avrà un impatto sui tempi di attuazione della procedura concorsuale. Ciò costringerà il MIM a ritardare ulteriormente la pubblicazione del bando e, di conseguenza, lo svolgimento delle prove d’esame. Che potrebbe ora svolgersi verso la fine di novembre o anche successivamente.
Concorso straordinario ter: struttura delle prove d’esame
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Prova scritta
Per la prova scritta (computer based) è prevista una durata complessiva di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti nelle seguenti aree:
- pedagogia;
- psicopedagogia;
- didattica;
- metodologie digitali;
- lingua inglese di livello B2.
Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:
- 10 quesiti di natura pedagogica;
- 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
- 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.
Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:
- 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
- 5 quesiti sulle competenze digitali.
Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.
Prova orale
La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.
Posti comuni:
Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta.
Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore.
Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.
Posti di sostegno:
Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità.
Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.
I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.
Concorso straordinario 2023: ecco cosa studiare
L’aspetto cruciale in vista del Concorso straordinario ter 2023 è essere preparati per non perdere l’opportunità di ottenere una cattedra di ruolo.
Sebbene i dettagli dei programmi ufficiali verranno comunicati solo con la pubblicazione del bando, è importante notare che, per iniziare a prepararsi, è possibile utilizzare quelli dei concorsi precedenti. Tanto per le posizioni comuni che per quelle di sostegno. Non sono, infatti, previste modifiche sostanziali nei contenuti.
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Sebbene il file in questione contenga i programmi di tutte le classi di concorso, è davvero molto improbabile che il Concorso Straordinario ter sia esteso a tutte le classi di concorso.
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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023
DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023
PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE