Una cosa è certa: l’attenzione degli aspiranti docenti è tutta focalizzata sull’imminente Concorso docenti ter 2023. Che si tratti di ottenere una cattedra o di “acciuffare” finalmente la tanto agognata stabilizzazione, cambia poco.
La procedura concorsuale in questione è stata comunicata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito il 6 aprile scorso. E sarà la prima della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.
Né bisogna dimenticare che il Concorso Straordinario ter si inserisce nell’ambito delle misure pianificate dal MIM per raggiungere l’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 stabilito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Dalle prime dichiarazioni del Ministro Valditara era, in realtà, emersa l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 entro giugno. Per poi procedere con le assunzioni dei vincitori entro settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.
Tuttavia, così non è stato. E il bando è tutt’oggi in attesa di pubblicazione. Così come restano da chiarire numerosi aspetti relativi a questa importante procedura concorsuale. In questo articolo cercheremo, appunto, di rispondere ai principali dubbi degli aspiranti docenti.
A cosa serve il Concorso docenti ter 2023?
Il Concorso straordinario ter 2023 fa parte delle misure promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito dell’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 fissato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Oltre a questo, tuttavia, il MIM punta a:
- arginare la carenza di insegnanti di ruolo;
- stabilizzare i docenti precari;
- diminuire il ricorso alle supplenze;
- abbassare l’età media dell’organico docenti;
- favorire la continuità didattica.
Chi può fare il Concorso docenti ter 2023?
Lo scarno comunicato stampa con il quale il MIM ha annunciato l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 si limitava a pochi dettagli relativi ai requisiti. Nello specifico:
- “Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”.
Ulteriori dettagli sono poi arrivati nei mesi successivi. Quanto basta, tuttavia, per definire quelli che saranno i requisiti di accesso alla procedura concorsuale:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Tuttavia, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Cosa si intende per 3 anni di servizio?
Per 3 anni di servizio si intende il servizio prestato (anche non in maniera continuativa) per almeno 180 giorni. O, in alternativa, quello prestato ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio o al termine delle attività educative per la scuola dell’infanzia.
Ad ogni modo è considerato valido solo il servizio prestato presso le scuole statali nel corso degli ultimi 5 anni.
I 3 anni di servizio saranno equiparati ai 24 CFU?
Per partecipare al Concorso straordinario ter 2023 occorre aver svolto 3 anni di servizio o aver conseguito i 24 CFU. Questo è l’unico aspetto che accomuna i due requisiti.
Per tutto il resto, invece, restano nettamente diversi e separati. E, soprattutto, non è prevista alcuna equiparazione. Tant’è che in sede di valutazione dei titoli avranno un peso specifico notevolmente differente.
Il Concorso straordinario ter riguarderà tutte le scuole e tutte le classi di concorso?
La copertura del concorso rispetto ai diversi gradi di istruzione rimane a tutt’oggi indeterminata. Non è, infatti, stato specificato se la procedura concorsuale includerà sia il settore dell’istruzione primaria e dell’infanzia che quello secondario. Tuttavia, le indicazioni correnti sembrano puntare prevalentemente verso una concentrazione sulle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Riguardo alle classi di concorso interessate, invece, le informazioni finora filtrate indirizzano l’attenzione verso settori in cui esiste una carenza notevole di personale con le adeguate qualifiche. Anche se bisogna tener conto che questo aspetto sarà determinato su base regionale.
Quando esce il bando del Concorso straordinario ter 2023?
Le ultime indiscrezioni – confermate finanche dal Ministro Valditara – suggeriscono che il bando verrà pubblicato entro fine settembre. Ovvero, entro il prossimo fine settimana.
Va, però, detto che dall’annuncio del Concorso straordinario ter 2023 il bando in questione è stato più volte annunciato ed altrettante rinviato. Inizialmente era, infatti, previsto per giugno. Poi per agosto. Adesso a settembre.
Ad ogni modo, stavolta dovrebbe però essere la volta buona. O, almeno, questo è quello che sostengono i soliti ben informati. Mentre lo stesso capo del dicastero di viale Trastevere, appena pochi giorni fa, ha ribadito: “Siamo pronti a partire entro fine mese, attendiamo solo il via libera della Commissione europea sul bando”.
E allora non manca chi si chiede se il parere di Bruxelles sia davvero così scontato e, soprattutto, se arriverà nei prossimi giorni.
Ma ad alimentare dei dubbi sull’uscita del bando entro fine settembre è anche – come vedremo in seguito – il dibattito relativo al numero dei posti disponibili. Quest’ultimo potrebbe, infatti, far ulteriormente slittare sia la pubblicazione del bando che lo svolgimento delle prove d’esame.
Quanto tempo passa tra la pubblicazione del bando e il concorso?
Una volta pubblicato il bando, gli aspiranti docenti avranno 30 giorni di tempo per presentare la relativa istanza di partecipazione. Che, lo ricordiamo, dovrà essere compilata direttamente sulla piattaforma del MIM “Istanze on Line (POLIS)”.
E la prima prova d’esame del Concorso straordinario ter 2023 si svolgerà ad almeno un mese di distanza dalla pubblicazione del bando.
Inoltre, i candidati riceveranno la convocazione per la seconda prova almeno 20 giorni prima dello svolgimento della stessa.
Come è strutturato il Concorso docenti ter 2023?
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Prova scritta
La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali:
- pedagogia;
- psicopedagogia;
- didattica;
- metodologie digitali;
- lingua inglese di livello B2.
Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:
- 10 quesiti di natura pedagogica;
- 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
- 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.
Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:
- 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
- 5 quesiti sulle competenze digitali.
Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.
Prova orale
La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.
Posti comuni:
Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta.
Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore.
Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.
Posti di sostegno:
Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità.
Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.
I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.
Cosa è previsto per la partecipazione al Concorso Straordinario ter 2023 per i candidati in possesso di un titolo estero?
Gli aspiranti docenti che hanno conseguito un titolo estero potranno partecipare al concorso. Ma a condizione che il titolo sia stato riconosciuto entro la data di scadenza di presentazione della domanda.
È, tuttavia, prevista anche la possibilità di partecipare con riserva, purché entro la data di scadenza di presentazione della domanda sia stata inoltrata la relativa domanda di riconoscimento.
Si può partecipare per più di una classe di concorso?
Sarà possibile partecipare fino ad un massimo di quattro procedure concorsuali:
- una classe di concorso della scuola secondaria di primo grado posto comune;
- una classe di concorso della scuola secondaria di primo grado posto di sostegno;
- una classe di concorso della scuola secondaria di secondo grado posto comune;
- una classe di concorso della scuola secondaria di secondo grado posto di sostegno.
Si può partecipare Concorso docenti ter 2023 in due Regioni?
No, sarà possibile presentare la propria candidatura in una sola regione.
Ci sarà anche una graduatoria di idonei?
No. Per il Concorso Straordinario ter 2023 non è prevista nessuna graduatoria di idonei. I candidati che supereranno le prove d’esame senza, però, rientrare nel numero dei posti messi a bando, avranno infatti la possibilità di essere ripescati solo in caso di rinuncia di uno dei vincitori.
Il Concorso Straordinario ter 2023 permette di ottenere l’abilitazione?
No, il Concorso Straordinario ter 2023 non è abilitante. I vincitori del concorso, infatti, dopo aver superato le prove del concorso ed essere stati assunti, dovranno conseguire i CFU mancanti per arrivare ai 60 CFU previsti dalla nuova Riforma Bianchi.
Quanti sono i posti disponibili per il Concorso docenti ter 2023?
I posti disponibili saranno 40.561 e non 30.216. Quest’ultimo dato è stato ufficializzato con il decreto 3 agosto 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2023. Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già fatto sapere che le 10.345 cattedre avanzate dalle immissioni in ruolo saranno a loro volta destinate alla nuova procedura concorsuale.
Nel dettaglio, il decreto con il quale i Ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) hanno autorizzato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ad avviare le procedure relative al Concorso straordinario ter, prevedeva:
- 21.101 su posto comune;
- 9.115 su posto di sostegno.
Ma dove arrivano queste nuove cattedre?
Bisogna, anzitutto, evidenziare che delle 81.023 posizioni disponibili per l’anno accademico 2023/2024, 30.216 erano state precedentemente riservate al primo concorso PNRR.
Sommando i posti generali e quelli di sostegno, si registrano, tuttavia, 40.462 posizioni assegnate su un totale di 50.807. Pertanto, 10.345 posti sono rimasti non assegnati, principalmente a causa delle rinunce o delle risposte insufficienti nelle prime fasi di selezione.
Ecco, quindi, che tali posti serviranno per aumentare le posizioni disponibili per il primo concorso PNRR. Portando il totale a 40.561:
- 26.777 su posto comune;
- 13.784 su sostegno.
Cosa bisogna studiare per il Concorso docenti ter 2023?
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Per conoscere i programmi ufficiali bisognerà, tuttavia, pazientare ancora un po’. Gli stessi verranno, infatti, inseriti come allegato nel bando che dovrebbe essere pubblicato entro fine settembre.
Intanto, però, abbiamo pensato di fare una cosa gradita ai nostri lettori proponendo in allegato i programmi degli ultimi concorsi a cattedra. Che difficilmente subiranno drastiche variazioni.
SCARICA: PROGRAMMA SCUOLE SECONDARIE
Sebbene il file in questione contenga i programmi di tutte le classi di concorso, è davvero molto improbabile che il Concorso Straordinario ter sia esteso a tutte le classi di concorso.
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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023
DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023
PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE