La didattica di sostegno

sostegno a scuola

didattica di sostegnoL’articolo 34 della Costituzione italiana afferma che «la scuola è aperta a tutti». In tale ottica si muove la didattica di sostegno. Essa, infatti, serve per poter consentire agli studenti con problematiche di varia natura di riuscire usufruire del proprio diritto alla studio.

L’integrazione scolastica è, quindi, indispensabile per poter concordare a tutti gli alunni il beneficio di svolgere le lezioni in tranquillità. Il tutto muovendosi con sicurezza verso il traguardo prefissato: la degna conclusione degli studi.

 

Cos’è la didattica di sostegno

Come si è potuto vedere, la didattica di sostegno è stata realizzata per includere la parte più delicata della classe. Ci sono, infatti, molteplici fattori che possono portare all’esclusione. Non solo problematiche di natura fisica e/o mentale.

Anche le difficoltà economiche e sociali, per esempio, possono divenire un fattore di pericolo che portano all’abbandono scolastico. Inoltre, il provenire da differenti culture e/o Paesi potrebbe cagionare complicazioni sul piano linguistico e non solo.

Di conseguenza, la didattica di sostegno si concentra sul superamento di tutti gli ostacoli elencati. Per farlo, però, c’è bisogno di una figura professionale: il docente di sostegno.

E per raggiungere questo traguardo si deve seguire un percorso di specializzazione a stampo universitario. Rappresentato dal TFA sostegno, che si analizza di seguito.

 

TFA Sostegno

Come si è visto, dunque, per diventare docente di sostegno e assolvere alla didattica di sostegno c’è un iter già tracciato da seguire. Esso non è altro che il TFA Sostegno.

Il Tirocinio Formativo Attivo rappresenta un anno preparatorio in tale settore. Per la precisione sono 8 mesi di lezioni, tirocini e laboratori all’interno dell’ambiente pedagogico.

Questo perché i futuri insegnanti di sostegno devono avere le competenze adeguate per lavorare con soggetti a rischio.

In particolare, bisogna studiare con attenzione alcuni ambiti disciplinari tra cui:

  • Didattica e Pedagogia Speciale;
  • Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell’Educazione;
  • Istituzioni di Diritto Pubblico;
  • Neuropsichiatria infantile.

Al termine di tutto ciò, i candidati sono chiamati a sostenere una prova finale. Questo è rivolto all’ottenimento dell’abilitazione sul sostegno.

Prima di poter frequentare le suddette lezioni, però, si devono affrontare alcuni test preliminari. Questi sono suddivisi nel seguente modo:

  • preselettivo;
  • scritto;
  • orale.

Il VII ciclo del TFA Sostegno è stato regolamentato dal Decreto Ministeriale n. 333 del 31 marzo 2022.

 

Il compito della didattica di sostegno

C’è un preciso compito affidato alla didattica di sostegno. L’argomento chiave di tutto ciò è, naturalmente, l’inclusione.

Si ricorda, infatti, che il docente di sostegno non è assegnato solo ed esclusivamente allo studente che ne richiede le competenze.

Egli è collocato all’interno di un gruppo classe per riuscire a coinvolgere anche il resto degli allievi e degli insegnanti.

Questo professionista facilita, in tal modo, l’integrazione dell’alunno a lui affidato. Inoltre, mobilita anche l’interazione con quanti lo circondano durante le sue giornate.

Il tutto serve a realizzare la vera scuola dell’inclusione anche tramite l’operato della famiglia di origine. Inoltre, il MIUR è tenuto a mettere in campo risorse e progetti volti a rendere tutto ciò una realtà concreta e affidabile.

Condividi L'articolo

Articoli Correlati

Ecco come
Vincere il concorso Docenti
Ultime ore

La Promo scade tra:

Ore
Minuti
Secondi