L’Italia è in subbuglio a causa dell’ordinanza che il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, sta per pubblicare per permettere l’assunzione degli aspiranti docenti con titoli di abilitazione e specializzazione conseguiti all’estero.
La notizia ha già suscitato proteste da parte di oltre 2.000 docenti italiani abilitati o specializzati su sostegno che temono di essere scavalcati dal decreto che riconoscerebbe i titoli conseguiti all’estero.
La bozza del testo è già pronta e sarà presentata oggi pomeriggio ai sindacati. L’apertura del Ministero dell’Istruzione coinvolge migliaia di precari che – entro una data da definire – abbiano conseguito un titolo estero GPS e siano tuttora in attesa dell’esito della domanda di riconoscimento in Italia.
Abilitati estero, in arrivo l’ordinanza per le assunzioni da GPS
La decisione del Ministero Valditara va in contrasto rispetto a quanto stabilito dall’ordinanza ministeriale n. 112/2022, che ha disciplinato l’ultimo aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).
La stessa prevedeva che l’inserimento con riserva non avrebbe potuto dare in nessun caso titolo all’individuazione di avente titolo alla stipula del contratto.
L’annuncio dell’imminente provvedimento ha colto di sorpresa anche le organizzazioni sindacali. Alcune delle quali non hanno tardato a manifestare le proprie perplessità e la propria contrarietà. Altre, tuttavia, si sono dette favorevoli. Mentre altre ancora hanno preferito non esporsi prima di conoscere tutti i dettagli dell’ordinanza.
Titolo estero GPS. La posizione di FLC CGIL
La posizione della FLC CGIL è contraria alla decisione del Ministero Valditara, sottolineando come il costo del processo di abilitazione all’insegnamento o specializzazione all’estero sia spesso intorno agli 8-9 mila euro.
Inoltre, l’associazione ha avanzato dei dubbi sulle competenze dei docenti che hanno acquisito un titolo di abilitazione o specializzazione nel sostegno all’estero, in Paesi in cui, parlando di inclusione e sostegno, esistono ancora le classi differenziali.
Il segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, ha sottolineato che la modifica dell’ordinanza arriva dopo che diverse sentenze del TAR avevano confermato la correttezza delle previsioni dell’OM 112, in quanto la giustizia amministrativa aveva considerato che mancando il presupposto del riconoscimento del titolo di accesso non vi fossero le condizioni per la stipula del rapporto di lavoro.
“Nonostante ciò – ha rimarcato – il Ministero ha deciso di modificare proprio la parte dell’ordinanza che aveva ricevuto queste conferme, aprendo di fatto a un nuovo conflitto tra precari”.
Abilitati estero. La posizione di Anief
L’Anief, l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, considera invece l’ordinanza una buona notizia. Secondo l’associazione, la soluzione non consiste nel continuare a punire coloro che hanno conseguito il titolo all’estero, ma piuttosto nello sbloccare in Italia i corsi abilitanti e superare i limiti all’accesso ai corsi di specializzazione al TFA sostegno, finora del tutto inadeguati alle esigenze del settore.
Abilitati estero. Le proteste dei docenti abilitati e specializzati in Italia
Il Comitato Nazionale Specializzato sul Sostegno ha espresso la propria preoccupazione in merito alla possibilità di permettere ai docenti inseriti con riserva nelle graduatorie provinciali per il sostegno di fare domanda per l’assegnazione degli incarichi annuali.
Secondo i rappresentanti del Comitato, questa decisione significherebbe anche consentire ai docenti di partecipare all’assegnazione di posti di ruolo. Con la conseguenza che ci sarebbero centinaia di docenti stabilizzati il cui titolo non è mai stato ufficialmente e legalmente riconosciuto in Italia.
Il Comitato Nazionale Specializzato sul Sostegno ha anche inviato una lettera alla Premier Giorgia Meloni e al Ministro Giuseppe Valditara, chiedendo che l’ordinanza 112 del 6 maggio 2022 non venga modificata e che il Ministero dell’Istruzione e del Merito proceda alle opportune verifiche e ai controlli necessari per la valutazione e l’eventuale riconoscimento di tutti i titoli conseguiti all’estero che continuano a proliferare negli anni.
Resta da vedere se l’appello del Comitato avrà effetto sulla decisione finale del Ministero dell’Istruzione. Oggi pomeriggio alle ore 19 l’ordine del giorno verrà discusso con i sindacati, convocati d’urgenza con un preavviso di un solo giorno.
Abilitati estero. Cosa prevede l’ordinanza?
L’ordinanza sta facendo molto discutere ancora prima di essere stata emanata. E tutto lascia supporre che le polemiche andranno avanti per molto.
Del resto, l’inserimento con riserva nelle graduatorie di istituto, oltre a permettere di accettare le supplenze annuali, potrebbe riguardare anche le immissioni in ruolo.
Si tratta, però, di un’ipotesi che riguarderebbe solo i candidati inseriti nella prima fascia di sostegno.
Tuttavia, in attesa di sapere quale sarà la decisione finale del Ministero dell’Istruzione, i docenti italiani rimangono in ansiosa attesa del destino dei loro titoli e delle conseguenze che ci saranno sull’intero sistema scolastico.