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La didattica CLIL e i suoi fondamenti: un breve percorso storico

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La didattica e i vari metodi d’insegnamento nel tempo si sono evoluti in modo rivoluzionario. 

Le nuove tecnologie hanno da subito avuto impatto sulla scuola, rendendo possibile l’uso di nuovi metodi. 

Nel 2010, Coyle, Hood e Marsh hanno suggerito

l’idea che anche l’insegnamento del CLIL debba essere riorganizzato basandosi su una triplice declinazione. Infatti, la lingua straniera, nel caso del CLIL, si trova ed essere allo stesso tempo lingua di apprendimento, lingua per l’apprendimento e lingua attraverso l’apprendimento.

Mediante la metodologia CLIL vengono appresi allo stesso tempo i contenuti della disciplina scolastica in questione, che vengono trattati in lingua straniera, e la lingua straniera stessa. Studiare un’altro tipo di disciplina in lingua straniera permette l’uso di un linguaggio diverso da quello che viene utilizzato nello studio della lingua straniera intesa come disciplina scolastica, che di solito è incentrato su nozioni grammaticali e culturali.

La metodologia CLIL è basata sul metodo di apprendimento delle conoscenze e competenze linguistiche che è stato da sempre utilizzato nel corso della storia. Il metodo CLIL è il metodo naturale, non solo per apprendere una nuova lingua, ma anche per apprendere idee, comportamenti, stili di vita e culture nuove.

L’importanza della questione culturale è anche sottolineata da Coyle, quando afferma che la metodologia CLIL nasce dalla correlazione fra le quattro C: contenuto, cognizione, comunicazione e cultura.

 

Come la metodologia CLIL facilita l’apprendimento

È possibile un apprendimento consapevole attraverso una maturazione nella conoscenza, nelle abilità e nella comprensione dei contenuti, grazie al coinvolgimento in un processo cognitivo integrato. L’utilizzo della lingua straniera ha uno scopo ben preciso: aiuta il discente nella comprensione dell’argomento centrale della disciplina, aumentando la consapevolezza e la qualità dell’apprendimento.

Inoltre, presentare dei contenuti disciplinari in una lingua straniera porta ad una riflessione più accurata sugli stessi.

In tale maniera l’obiettivo della lezione CLIL non sarà solo quello dell’apprendimento in lingua straniera dei concetti facente parte una data area disciplinare, ma anche quello di stimolare i processi di riflessione, elaborazione e confronto tra svariate possibilità di interpretazione dei contenuti proposti. Tra cui quella relativa alla propria cultura e nella propria lingua madre.

Il metodo CLIL non solo è capace di mettere in contatto, ma anche di elaborare punti di vista diversi tramite un approccio basato sull’obiettivo e non solo sul contenuto, attento al processo e non solo al risultato. L’obiettivo non diventa soltanto quello di descrivere i fatti ed esprimere concetti, ma anche di elaborarli e comprenderli al fine di renderli propri, attraverso l’agire linguistico.

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