Novità CCNL Scuola
Il 18 gennaio 2024 segna un punto di svolta nel panorama dell’istruzione e della ricerca con la firma del tanto atteso Contratto Scuola 2019-21.
Dopo alcuni ritardi, finalmente è stato raggiunto un accordo che porta con sé una serie di cambiamenti significativi nel settore educativo.
Questo contratto rappresenta un passo importante verso il miglioramento delle condizioni di lavoro per insegnanti e personale scolastico.
Tra le principali innovazioni introdotte dal Contratto Scuola 2019-21 vi sono nuove disposizioni riguardanti la retribuzione e l’orario di lavoro. Oltre a iniziative volte alla formazione e alla progressione professionale.
Tutto ciò segna in maniera inevitabile l’avvio di una nuova fase per potenziare e consolidare il sistema educativo italiano.
Permessi retribuiti
Il Contratto Scuola 2019-21 porta con sé una serie di aggiornamenti significativi. Tra cui quelli riguardanti i permessi retribuiti per motivi familiari o personali.
Gli stessi risultano particolarmente vantaggiosi per il personale scolastico impiegato a tempo determinato. Tali novità sono dettagliate nell’articolo n. 35 del suddetto contratto.
Prima di tutto, va sottolineato che le ferie per il personale a tempo determinato sono proporzionali al periodo lavorato.
Se, per qualche motivo, non è possibile usufruire delle ferie accumulate, queste verranno compensate alla fine dell’anno scolastico o alla scadenza del contratto.
Il personale docente e ATA a tempo determinato che lavora per l’intero anno o fino al termine delle attività didattiche ha diritto a mantenere il proprio posto. Il tutto per un massimo di 9 mesi in un triennio scolastico in caso di assenza per malattia.
Durante questo periodo, la retribuzione è garantita per il primo mese interamente e per il secondo e il terzo al 50%. Mentre per il resto del periodo di assenza è prevista la conservazione del posto senza retribuzione.
Anche i docenti di religione cattolica godono della conservazione del posto per un massimo di 9 mesi in un triennio scolastico.
Il tutto con la retribuzione calcolata secondo le modalità sopra descritte, a meno che non siano presenti condizioni specifiche che lo escludano.
Le assenze per malattia sono regolate dall’articolo 5 del D.L. 463/1983. Esso prevede un limite di 30 giorni retribuiti al 50% all’anno per il personale a tempo determinato.
Tuttavia, è importante notare che le assenze parzialmente retribuite per malattia non influenzano l’anzianità di servizio. Per quanto riguarda i permessi per lutto, il personale in questione ha diritto a tre giorni di permesso retribuito.
Nel caso del personale ATA, questi 3 giorni possono essere goduti anche sotto forma di 18 ore complessive, senza influire sulle ferie accumulate.
È da tenere presente che tali permessi non possono essere frazionati in periodi inferiori all’ora. Inoltre, sono considerati nell’anzianità di servizio.
La formazione docenti
Il Contratto Scuola 2019-21, nell’articolo n. 36, pone l’accento sulla formazione dei docenti italiani, una tematica di rilevanza cruciale.
Ora, la formazione dei docenti è ufficialmente inclusa tra le attività fondamentali per l’insegnamento, segnando un importante passo avanti.
È stato stabilito che le ore di formazione aggiuntive rispetto al monte ore standard (40+40) devono essere compensate economicamente. Così da garantire un riconoscimento adeguato al lavoro svolto.
Questa compensazione può avvenire tramite pagamenti forfettari concordati durante la contrattazione integrativa dell’istituto. Ciò usando anche risorse provenienti dal fondo destinato al miglioramento dell’offerta formativa.
Inoltre, per la formazione che avviene al di fuori della sede, è previsto il rimborso delle spese di viaggio per il personale interessato. Dando un’equa copertura dei costi sostenuti.
Le novità del personale ATA
Le modifiche apportate dal recente Contratto Scuola 2019-21 riguardano anche il personale ATA. Rappresentano una svolta significativa nella distribuzione dei dipendenti di questa categoria attraverso nuove aree di competenza.
L’Allegato B del CCNL analizzato fornisce dettagli specifici su questa transizione.
Attuale sistema di classificazione | Nuovo sistema di classificazione |
Area | Area |
A | Collaboratori |
AS | Operatori |
B | Assistenti |
C | Funzionari ed elevata qualificazione |
D | Funzionari ed elevata qualificazione |
Un’utile fonte di illuminazione riguardo a questo procedimento è fornita dalla tabella inclusa nell’Allegato D del CCNL. Tale tabella offre una visione chiara e dettagliata della situazione in questione.
Progressione di Area | Requisiti |
da Area dei Collaboratori ad Area degli Operatori | a)attestato di qualifica professionale richiesto per l’accesso dall’esterno – ed almeno 5 anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione oppure b) diploma di scuola secondaria di primo grado ed almeno 10 anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione |
da Area degli Operatori ad Area degli Assistenti | a)diploma di scuola secondaria di secondo grado o diverso titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno e almeno 5 anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori esperti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione oppure b) attestato di qualifica professionale che consente l’accesso all’area dei Collaboratori esperti ed almeno 10 anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori esperti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione |
da Area degli Assistenti ad Area dei Funzionari e dell’Elevata qualificazione | a)laurea magistrale e almeno 5 anni di esperienza maturata nell’Area degli Assistenti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione oppure b) diploma di scuola secondaria di secondo grado ed almeno 10 anni di esperienza maturata nell’Area degli Assistenti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione |
Personale ATA: nuove aree profilo
Per essere considerati per le Graduatorie ATA di terza fascia, è essenziale comprendere appieno i nuovi profili professionali richiesti.
Essi saranno fondamentali per definire il ruolo del personale ATA nei prossimi anni.
Area profilo | Ruolo |
Collaboratori | Collaboratore scolastico |
Operatori | Operatore scolastico Operatore dei servizi agrari |
Assistenti | Assistente Amministrativo Assistente tecnico Cuoco Guardarobiere Infermiere |
Funzionari ed elevata qualificazione | Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) |
L’operatore scolastico e l’alfabetizzazione digitale
Il ruolo dell’operatore scolastico emerge come un elemento significativo nell’attuale struttura del personale ATA. Questi esperti sono responsabili dell’esecuzione di una vasta gamma di compiti legati ai servizi generali, quali:
- accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni – nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, nel cambio dell’ora o nell’uscita dalla classe per l’utilizzo dei servizi e durante la ricreazione – e del pubblico;
- pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e delle pertinenze;
- vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi e nella cura dell’igiene personale;
- custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;
- collaborazione con i docenti.
- attività qualificata non specialistica di assistenza e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie agli alunni con disabilità;
- supporto ai servizi amministrativi e tecnici.
Una delle ultime novità di rilievo per il personale ATA riguarda l’introduzione della certificazione di alfabetizzazione digitale ATA. Essa conferma che il personale ATA ha acquisito le competenze fondamentali nel campo digitale.
Per quanto riguarda le graduatorie del settore, ci sono informazioni aggiuntive di vitale importanza. È cruciale notare che l’alfabetizzazione digitale ATA diventerà un requisito obbligatorio a partire dal 2024, a eccezione dei collaboratori scolastici.
Di conseguenza, questa certificazione informatica rappresenta una vera e propria chiave di accesso al mondo digitale. Riconosciuta a livello internazionale come segno di competenza effettiva nel campo tecnologico.