Importanti novità sono sorte all’interno del variegato mondo scolastico. Dal 21 marzo al 15 aprile, infatti, è prevista un’ottima possibilità per tutti i docenti di religione. In tale periodo è previsto l’inserimento della domanda di mobilità per l’anno scolastico 2022/23.
Una volta inserita la domanda, bisognerà attendere
i risultati di siffatta richiesta. Tali esiti sono previsti per la data del 30 maggio 2022.
Naturalmente, per poter presentare l’istanza in questione vi sono dei modelli prestabiliti da compilare e inviare. Inoltre, essi risultano essere suddivisi secondo il grado della scuola a cui si aspira, per esempio da primaria a secondaria di primo grado.
La nuova ordinanza
Come già detto, dunque, vi è una modulistica ben precisa da seguire. Senza di essa, infatti, la domanda di mobilità non verrà presa in considerazione.
La richiesta, inoltre, deve essere indirizzata all’Ufficio scolastico regionale della regione di titolarità. Questo passaggio risulta fondamentale per non incorrere in errori. Tale trasmissione avviene tramite una pec, ovvero la posta elettronica certificata.
Proprio per tale motivo, bisogna sempre ricordare che la domanda di trasferimento e la domanda di passaggio di ruolo sono distinte e separate. Altrettanto distinti e separati, dunque, risultano essere i modelli da compilare per poterli ottenere.
L’istanza selezionata, infine, deve essere trasmessa in maniera obbligatoria al dirigente scolastico dove si svolge la propria mansione.
A chi è rivolta la mobilità
Naturalmente, vi sono dei criteri ben precisi da seguire in ogni aspetto della presentazione di tale tipo di domanda. Non tutti, infatti, possono ambire a richiedere la mobilità in vista del nuovo anno.
La mobilità territoriale risulta valida per fare il passaggio da una diocesi all’altra all’interno della stessa regione. Altro requisito deve essere l’aver maturato due anni di anzianità giuridica proprio nel ruolo di insegnante di religione.
Si può, inoltre, presentare istanza per poter passare da un territorio regionale a un altro. Per realizzare tale progetto, però, il requisito è che entro l’anno scolastico 2020/21 si abbiano maturato ben tre anni in tale classe di concorso.
Naturalmente, qualora vi fosse un cambio di idea da parte del docente in questione, la domanda di mobilità può essere tranquillamente revocata.