Il professore di sostegno nella scuola

Il professore di sostegno nella scuola

Il professore di sostegnoIl professore di sostegno è una figura professionale di grande importanza nell’educazione dei bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES). Si tratta di un insegnante che fornisce supporto e assistenza ai bambini con disabilità, disturbi dell’apprendimento o altre difficoltà.

Il suo compito è quello di aiutare gli alunni a sviluppare al meglio le loro capacità e a raggiungere il loro massimo potenziale. Il professore di sostegno, infatti, promuove la didattica inclusiva.

Questa filosofia educativa mira a fornire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro situazioni di partenza. Lo svantaggio scolastico non è limitato alla disabilità, ma comprende anche problematiche sociali, culturali e/o economiche.

Il professore di sostegno, pertanto, assicura a tutti gli studenti l’accesso a un’istruzione di qualità. Quindi, il professore di sostegno deve essere preparato al meglio per svolgere al meglio le proprie funzioni.

Per questo motivo, chiunque desideri partecipare al TFA Sostegno dovrebbe conoscere bene questa figura professionale.

 

Il ruolo del professore di sostegno

Il professore di sostegno ha l’importante compito di aiutare gli alunni con disabilità a seguire le lezioni, fornendo loro un supporto individuale. Inoltre, deve collaborare con gli altri insegnanti per adattare i programmi didattici alle esigenze degli alunni.

Il suo ruolo è quello di mediare tra l’alunno e la scuola, in modo da facilitare l’integrazione. Inoltre, deve essere in grado di riconoscere i bisogni degli alunni e di assicurare loro un sostegno adeguato.

Per raggiungere questi importanti obiettivi, però, è evidente come sia necessaria la collaborazione di tutti gli attori messi in scena. Dunque, in soccorso del professore di sostegno devono correre anche il resto del corpo insegnanti. 

Anche i compagni di classe devono fare la propria parte per implementare l’integrazione scolastica.

Tra gli strumenti didattici più importanti del professore di sostegno c’è il Piano Educativo Individualizzato. Il PEI si basa su:

  • la dimensione della Socializzazione e dell’Interazione;
  • la dimensione della Comunicazione e del Linguaggio;
  • la dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento;
  • la dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento.


Esso specifica quali metodi, materiali, sussidi e tecnologie verranno utilizzati dall’insegnante di sostegno per soddisfare tali bisogni. Il PEI riguarda gli alunni con disabilità.

Nei BES, però, ci sono anche i disturbi evolutivi specifici, gli svantaggi socio-economici, linguistici, culturali e i deficit del linguaggio. In questi casi, tuttavia, è necessario adottare il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

 

Come diventare professore di sostegno

Per diventare un professore di sostegno, si deve completare un percorso di specializzazione attraverso il Tirocinio Formativo Attivo (TFA Sostegno). Questo è a numero chiuso e si accede per titoli ed esami.

Una volta completato il TFA Sostegno, è necessario partecipare a un concorso nazionale nel settore per ottenere una cattedra a tempo indeterminato. Comunque, il TFA ha la durata di 8 mesi.

In tale anno scolastico, inoltre, l’aspirante professore di sostegno deve conquistare 60 CFU divisi così:

  • 36 CFU negli insegnamenti;
  • 9 CFU di laboratori;
  • 6 CFU di tirocinio diretto;
  • 3 CFU di tirocinio indiretto;
  • 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
  • 3 CFU per la prova finale.

 

Come si è già annunciato in precedenza, però, coloro che vogliono aderire al TFA devono prima superare una fase eliminatoria. Alla stessa si accede solo degli specifici titoli culturali.

 

Requisiti di accesso TFA Sostegno

Il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019 ha stabilito i requisiti per l’ammissione al TFA Sostegno, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I criteri di ammissione variano in base all’ordine e grado dell’istituto per cui si concorre. Ciò succede perché il professore di sostegno deve avere una formazione adeguata.

Per esempio, per la scuola dell’infanzia e primaria l’aspirante professore di sostegno deve avere uno dei seguenti requisiti:

  • l’abilitazione all’insegnamento proveniente dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. Può essere valutato anche un analogo titolo estero e successivamente riconosciuto nei nostri confini nazionali;
  • il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione. È valido anche il diploma sperimentale a indirizzo linguistico. Infine, è legittimo un analogo titolo preso all’estero e riconosciuto in Italia. Tuttavia, devono essere stati conquistati entro l’anno scolastico 2001/2002.

 

Nella scuola secondaria di I e II grado, invece, deve avere una delle seguenti qualifiche:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

 

Chi non sostiene le prove di accesso

Per diventare professore di sostegno, quindi, bisogna affrontare il TFA Sostegno 2023. A quest’ultimo, però, si può aderire dopo aver affrontato le prove preselettive.

Non tutti, però, devono superare la fase selettiva. Per avere maggiori informazioni al riguardo bisogna rifarsi all’articolo 4, comma 4, del DM n. 92/2019.

L’articolo 4 di tale Decreto Ministeriale si intitola Disposizioni sulle prove di accesso e sulle graduatorie di merito. Nel comma 4 è riportato chi è ammesso in soprannumero ai relativi percorsi senza svolgere le prove di accesso. Essi sono coloro che:

  • abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al
  • percorso;
  • siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione
  • utile.

 

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