Sostegno, nuovi provvedimenti. Ma troppi docenti senza titolo

Negli ultimi giorni si sono concretizzati due importanti provvedimenti ministeriali nel campo della disabilità, un settore in continua espansione.

La prima disposizione riguarda l’organico. E’ previsto un aumento del 10% dei posti di sostegno per l’anno prossimo, portando l’organico complessivo ad una numero significativo di unità. A

questi ne saranno aggiunti altri di potenziamento. 

La crescita del numero di posti, potrà dare maggiore stabilità al sistema dove la maggioranza dei posti in deroga sono precari o provvisori.

Il secondo provvedimento riguarda, invece, il nuovo ciclo di Tirocini Formativi Attivi per la specializzazione dei docenti preposti al sostegno. Sembra che per il prossimo triennio siano previsti 90mila posti di specializzazione. Si tratta di uno sforzo considerevole  per evitare di continuare a sfruttare docenti non specializzati in questi particolari tipi di posti, a contatto diretto con studenti con disabilità.

 

Disparità sul territorio e docenti non specializzati

Purtroppo, ancora una volta, ci si ritrova ad avere a che fare con disparità negli accessi ai percorsi, che si riscontra a livello territoriale, con alcune differenze che non è possibile giustificare. La maggioranza dei posti riguarda atenei del centro sud. Per quanto riguarda il nord si tratta, invece, di un numero sicuramente minore di posti.

E, infatti, proprio al nord mancano insegnanti con titolo, malgrado gli atenei del nord non abbiano nulla da invidiare a quelli del sud. Si tratta di università ugualmente importanti e stimate, perciò questa disomogeneità lascia particolarmente confusi.

Proprio al nord rimangono vacanti circa il 40% dei posti destinati al ruolo di sostegno. 

Molti alunni con disabilità, quindi, si trovano ad avere in classe docenti che insegnano sul sostegno, benché siano privi di titolo. 

Sarebbe opportuno per loro ufficializzare la cosa, prevedendo l’accesso diretto e garantito ai percorsi di formazione.

Investire su un corso di formazione può essere utile agli insegnanti per raggiungere la specializzazione e poter essere assunti in ruolo.

In questo modo si garantisce una continuità didattica, sia all’insegnante in questione, ma soprattutto allo studente, che non vedrà cambiare di continuo la figura che lo affiancherà nel percorso scolastico.

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