È stata approvata la conversione in legge relativa al Decreto PA bis, che porta importanti novità per il sistema scolastico. All’interno di questa legge è stata prevista l’assegnazione di 50 milioni di euro per l’organico aggiuntivo ATA.
La notizia è positiva poiché conferma quanto già stabilito in precedenza per il miglioramento delle scuole. Grazie a questi fondi, si potranno aggiungere nuove risorse al personale già presenti nei vari istituti distribuiti in tutta Italia.
Ciò rappresenta un’opportunità molto vantaggiosa per coloro che aspirano a entrare nella terza fascia ATA. È importante sottolineare che, affinché siano disponibili tali risorse, saranno apportate delle modifiche alla destinazione di alcuni fondi.
In particolare, i fondi previsti per i percorsi abilitanti docenti subiranno una riduzione per consentire l’implementazione del potenziamento del personale ATA.
Le novità sull’organico aggiunti ATA
Le novità riguardanti l’organico aggiuntivo ATA hanno un’origine precisa. Scaturiscono dall’approvazione del testo di conversione in legge del Decreto-Legge n. 75 del 22 giugno 2023 da parte della Camera.
Queste disposizioni vanno ad aggiungersi alle misure per la scuola contenute nel Decreto PA bis. Al fine di realizzare i progetti del PNRR, gli istituti scolastici sono stati autorizzati ad assumere personale ATA.
Tali reclutamenti sono a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023. A supporto di questa iniziativa, è stato stanziato un fondo di 50 milioni di euro, che verrà suddiviso tra gli Uffici Scolastici Regionali.
Va sottolineato che tali risorse prese da un’altra fonte. Esse, infatti, sono state sottratte dai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale degli insegnanti.
Gli stessi erano originariamente destinati all’abilitazione all’insegnamento, che era parte della riforma del reclutamento dei docenti. Comunque, le supplenze ATA riguarderanno ogni profilo professionale appartenente a questa categoria.
Le scuole si avvarranno delle graduatorie di terza fascia per selezionare i profili necessari in base alle loro esigenze. I contratti per il personale ATA saranno considerati come supplenze temporanee, coprendo situazioni di assenza, malattia, permessi e aspettative.
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