Si prevede l’uscita del bando relativo al Concorso Straordinario ter 2023 entro la fine di settembre, con la pubblicazione potenzialmente fissata per la prossima settimana.
La procedura concorsuale in questione è stata comunicata dal MIM il 6 aprile scorso. E sarà la prima della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.
Né bisogna dimenticare che il Concorso Straordinario ter si inserisce nell’ambito delle misure pianificate dal MIM per raggiungere l’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 stabilito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Ad ogni modo, i posti disponibili saranno 40.561 e non 30.216. Quest’ultimo dato è stato ufficializzato con il decreto 3 agosto 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2023. Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già fatto sapere che le 10.345 cattedre avanzate dalle immissioni in ruolo saranno a loro volta destinate alla nuova procedura concorsuale.
Nel dettaglio, il decreto con il quale i Ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) hanno autorizzato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ad avviare le procedure relative al Concorso straordinario ter, prevedevano:
- 21.101 su posto comune;
- 9.115 su posto di sostegno.
Concorso straordinario ultime notizie: 40mila posti
La variazione relativa al numero di posti disponibili per i vincitori della procedura concorsuale è stata ufficializzata nei giorni scorsi dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Siamo pronti a partire entro fine mese, attendiamo solo il via libera della Commissione europea sul bando. I posti di questa tornata saranno 40mila: abbiamo recuperato i 10mila non coperti l’estate. E in sede di verifica finale per il superamento del periodo di prova ci sarà una novità: la lezione simulata per valutare la capacità didattica”.
Ma dove arrivano queste nuove cattedre?
Bisogna, anzitutto, evidenziare che delle 81.023 posizioni disponibili per l’anno accademico 2023/2024, 30.216 erano state precedentemente riservate al primo concorso PNRR.
Sommando i posti generali e quelli di sostegno, si registrano, tuttavia, 40.462 posizioni assegnate su un totale di 50.807. Pertanto, 10.345 posti sono rimasti non assegnati, principalmente a causa delle rinunce o delle risposte insufficienti nelle prime fasi di selezione.
Ecco, quindi, che tali posti serviranno per aumentare le posizioni disponibili per il primo concorso PNRR. Portando il totale a 40.561:
- 26.777 su posto comune;
- 13.784 su sostegno.
Concorso straordinario ultime notizie: requisiti
Lo scarno comunicato stampa con il quale il MIM ha annunciato l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 si limitava a pochi dettagli relativi ai requisiti. Nello specifico:
- “Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”.
Ulteriori dettagli sono poi arrivati nei mesi successivi. Quanto basta, tuttavia, per definire quelli che saranno i requisiti di accesso alla procedura concorsuale per la copertura di 40.404 posti:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Tuttavia, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Concorso straordinario ultime notizie: posti disponibili, scuole e classi di concorso interessate
Sebbene il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) abbia divulgato alcune linee guida sui requisiti di partecipazione al Concorso Straordinario ter, molte domande restano aperte. E richiedono conferme che solo la pubblicazione ufficiale del bando potrà offrire. Le uniche certezze fornite a suo tempo con il comunicato stampa del MIM riguardano, infatti, i requisiti di accesso.
A fare chiarezza in merito alla tipologia di posti ci ha pensato il decreto n. 211 del 9 settembre 2023. Nello stesso viene, infatti, chiarito che su 30.216 posti totali disponibili, 21.101 saranno su posto comune e 9.115 su posto di sostegno.
Abbiamo, però, già evidenziato come il numero delle cattedre destinate alla procedura concorsuale sia destinato a passare da 30.216 a 40.561. Il che comporterà, di conseguenza, anche una variazione nei posti previsti per il posto comune per il posto di sostegno.
Tuttavia, la copertura del concorso rispetto ai diversi gradi di istruzione rimane indeterminata. Non è stato specificato se la competizione includerà sia il settore dell’istruzione primaria e dell’infanzia che quello secondario. Tuttavia, le indicazioni correnti sembrano puntare prevalentemente verso una concentrazione sulle scuole secondarie.
Riguardo alle classi di concorso interessate, le informazioni finora filtrate indirizzano l’attenzione verso settori in cui esiste una carenza notevole di personale con le adeguate qualifiche.
Concorso straordinario ultime notizie: le prove d’esame
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Prova scritta
La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali:
- pedagogia;
- psicopedagogia;
- didattica;
- metodologie digitali;
- lingua inglese di livello B2.
Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:
- 10 quesiti di natura pedagogica;
- 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
- 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.
Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:
- 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
- 5 quesiti sulle competenze digitali.
Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.
Prova orale
La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.
Posti comuni:
Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta.
Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore.
Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.
Posti di sostegno:
Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità.
Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.
I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.
Concorso Straordinario ter 2023 cosa studiare?
Concorso Straordinario ter 2023: cosa studiare per non farsi trovare impreparati per le prove d’esame che prenderanno il via in autunno? É la domanda che si pongono migliaia di aspiranti docenti interessati alla procedura.
Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter sarà basato su due prove, una scritta e una orale.
Per conoscere i programmi ufficiali bisognerà, tuttavia, pazientare ancora un po’. Gli stessi verranno, infatti, inseriti come allegato nel bando che dovrebbe essere pubblicato entro fine settembre.
Intanto, però, abbiamo pensato di fare una cosa gradita ai nostri lettori proponendo in allegato i programmi degli ultimi concorsi a cattedra. Che difficilmente subiranno drastiche variazioni.
SCARICA: PROGRAMMA SCUOLE SECONDARIE
Sebbene il file in questione contenga i programmi di tutte le classi di concorso, è davvero molto improbabile che il Concorso Straordinario ter sia esteso a tutte le classi di concorso.
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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023
DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023
PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE