Il punteggio supplenze GPS

punteggio supplenze GPS

Il punteggio supplenze GPSL’ingresso nel mondo dell’insegnamento sembra un labirinto per i neolaureati e non solo. Una delle sfide più intricate? Decifrare il misterioso punteggio delle supplenze GPS.

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono la chiave d’accesso per chi mira alla carriera scolastica in Italia. I partecipanti si dividono in due gruppi: la prima e la seconda fascia.

La prima fascia accoglie insegnanti con corsi abilitanti completati. Nell’altra, la seconda fascia, troviamo coloro con titoli accademici come la laurea magistrale o a ciclo unico, ma con 24 CFU, senza l’abilitazione specifica.

Queste regole, attualmente in vigore, sono definite dall’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022. Ciò conferisce una validità biennale alle GPS.

Il punteggio delle supplenze GPS è un tema cruciale da esplorare nel dettaglio, un crocevia determinante per chi sogna di insegnare.

 

Supplenze GPS

Prima di addentrarci nei dettagli del punteggio supplenze GPS, è fondamentale esaminare attentamente diversi aspetti. 

Le supplenze GPS indicano le assegnazioni temporanee delle posizioni disponibili all’interno delle istituzioni educative. Queste assegnazioni sono integrate con un sistema digitalizzato progettato per snellire e migliorare il processo di selezione. 

Inoltre, le GPS presentano una vasta gamma di possibilità, adattandosi alle molteplici scelte offerte dalle scuole dell’infanzia e primaria.

Le graduatorie sono organizzate in due fasce distinte, chiarificando le opportunità aperte per coloro che desiderano candidarsi. Per le scuole dell’infanzia e primaria, la classificazione avviene in questo modo:

  • prima fascia, possessori del titolo abilitante;
  • seconda fascia, studenti iscritti al 3°, al 4° o al 5° anno di Scienze della Formazione Primaria. Devono avere rispettivamente 150, 200 e 250 CFU entro il termine della presentazione dell’istanza.

 

Per le scuole secondarie di I e II grado, invece, la suddivisione avviene così:

  • prima fascia, possessori dell’abilitazione all’insegnamento;
  • seconda fascia, chi detiene l’accesso alla classe di concorso a cui aspira. Inoltre, come titolo di accesso ci sono anche i 24 CFU.

 

L’obiettivo principale è di assegnare ruoli temporanei agli insegnanti all’interno delle istituzioni scolastiche pubbliche. In aggiunta, si fa una distinzione tra posizioni regolari e posizioni dedicate al supporto educativo.

 

Punteggio supplenze GPS

È fondamentale per i prossimi insegnanti comprendere il modo in cui funziona il sistema di valutazione del punteggio supplenze GPS. Accumulare più punti significa avere maggiori possibilità di essere scelti per coprire incarichi di supplenza.

I 24 CFU sono un prerequisito, ma non incidono sulla valutazione dei punteggi. Al contrario, il possesso di una laurea magistrale o a ciclo unico assume un ruolo determinante.

Questi titoli garantiscono 12 punti di base, ai quali si aggiungono 0,5 punti per ogni voto uguale o superiore a 77/110. Inoltre, chi ottiene la lode riceve ulteriori 4 punti.

La valutazione cambia quando si considera l’esperienza lavorativa accumulata, la quale viene calcolata in base ai giorni effettivi di servizio.

Di conseguenza si avranno i punteggi elencati di seguito:

  • 2 punti da 16 a 45 giorni;
  • 4 punti da 46 a 75 giorni;
  • 6 punti da 76 a 105 giorni;
  • 8 punti da 106 a 135 giorni;
  • 10 punti da 136 a 165 giorni;
  • 12 punti da 166 giorni in poi.

 

Le tipologie di supplenze GPS

Ci sono diverse sfaccettature da considerare riguardo al sistema di punteggio supplenze GPS. Ciò rappresenta il fulcro nell’assegnazione dei compiti ai docenti.

Le supplenze GPS offrono una vasta gamma di opportunità, ciascuna delle quali è essenziale per garantire il corretto funzionamento delle attività scolastiche.

Tra le molteplici tipologie di servizi, si possono individuare:

  • supplenze annuali. Il loro scopo è coprire le cattedre vuote o disponibili entro il 31 dicembre e che si presume rimarranno tali fino al termine dell’anno;
  • supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche. Devono fare fronte a quelle cattedre non vacanti, ma di fatto disponibili. Queste ultime devono essere tali entro il 31 dicembre e devono rimanerlo fino alla fine dell’anno scolastico. Inoltre, devono esserlo per le ore di insegnamento che non costituiscono cattedre o posti orario;
  • supplenze temporanee per altre necessità.

 

Bisogna solo aspettare le prossime direttive dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questo perché le Graduatorie Provinciali per le Supplenze mantengono la loro validità per due anni.

Ciò significa che chiunque desideri entrarvi di nuovo o farlo per la prima volta dovrà pazientare fino al 2024. Inoltre, è possibile che siano introdotte nuove normative in merito, quindi è bene tenerlo in considerazione.

 

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