Rimborso tassa Concorso docenti 2024

Rimborso tassa Concorso docenti 2024

Rimborso tassa Concorso docenti 2024

È da pochissimi giorni scaduto il termine per potersi iscrivere, e chi si trova costretto a rinunciare si chiede se sia possibile il rimborso tassa Concorso docenti. Stiamo parlando del Concorso straordinario ter.

Difatti, la domanda che si pongono molti aspiranti docenti  è se sia possibile ottenere un rimborso della tassa pagata, nel caso in cui la domanda non sia stata effettivamente inoltrata. 

Esiste la possibilità di ottenere un rimborso anche se la domanda non è stata presentata. Tuttavia, è fondamentale fare i conti e valutare se questa opzione risulti effettivamente conveniente. 

La richiesta di rimborso comporta una spesa aggiuntiva di 16 euro per poter apporre la marca da bollo. Dunque, la spesa potrebbe superare l’importo iniziale versato come tassa per l’iscrizione.

Il contributo, infatti, ammonta a 10 euro per ciascuna classe di concorso o posto di insegnamento richiesto. Quindi, se un candidato aspira a più classi di concorso, la somma da versare può variare da un minimo di 10 euro a un massimo di 40 euro.

È possibile ottenere il rimborso?

Chi, per i più svariati motivi, si trova a dover rinunciare alla procedura concorsuale,  si pone, dunque, la stessa domanda. Se sia possibile ottenere un rimborso tassa Concorso docenti nel momento in cui l’istanza non sia stata inoltrata. 

La risposta a questa domanda non è così semplice come si potrebbe pensare, e dipende da vari fattori. Alcuni candidati, per motivi personali, potrebbero aver deciso di non inoltrare la domanda dopo aver pagato la tassa. 

Questo può essere il caso di docenti già di ruolo, che desideravano tentare la fortuna, sperando di essere assegnati a una provincia più gradita. 

Tuttavia, molte altre persone potrebbero aver rinunciato per paura del vincolo triennale che si applica a partire dal 2024. Questo vincolo, che sarà anche inserito nel Contratto Nazionale, è uno dei motivi più comuni di rinuncia alla cattedra.

Ciò crea una sorta di paradosso: il desiderio di insegnare si scontra con la paura di restare legati a una posizione per un periodo troppo lungo.

Le FAQ del Ministero sull’eventuale rimborso della tassa

Tra le diverse FAQ pubblicate dal Ministero, due riguardano l’eventuale rimborso della tassa già pagata. Ecco cosa dicono:

Domanda di partecipazione per diversa CdC

Domanda: Ho presentato la domanda di partecipazione al concorso, allegando il relativo versamento; successivamente ho deciso di partecipare ad un numero di classi di concorso diverso. Cosa posso fare?
Risposta: In questo caso il candidato dovrà annullare l’inoltro della domanda sulla piattaforma e procedere successivamente all’inserimento di una nuova domanda di concorso con le classi desiderate – purché non sia scaduto il termine per la presentazione – e provvedere al versamento dell’importo corrispondente al bollettino generato in base alle classi di concorso richieste. Potrà eventualmente chiedere il rimborso del primo versamento effettuato. (vedi faq successiva).


Eventuale rimborso per versamento superiore di somma dovuta

Domanda: Ho effettuato un versamento dei diritti di segreteria superiore a quanto dovuto. Come posso procedere per chiedere il rimborso?
Risposta: Il candidato potrà richiedere il rimborso di quanto erroneamente versato, compilando il modello che si allega sul quale andrà apposta una marca da bollo di € 16,00. Tale istanza dovrà essere sottoscritta con firma autografa dall’interessato e alla stessa dovrà essere allegata la/le ricevuta/e di versamento e la copia di un valido documento di riconoscimento.
La suddetta istanza potrà essere inviata tramite posta elettronica certificata del soggetto interessato all’indirizzo [email protected] oppure per posta ordinaria o raccomandata, all’indirizzo: Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione Generale per il personale scolastico – Ufficio I – Viale Trastevere, 76/A – 00153 Roma.

Tuttavia, va notato che, nonostante queste FAQ, il caso specifico della “domanda non presentatanon è esplicitamente citato. Pertanto, la possibilità di ottenere un rimborso in questo caso può non essere immediatamente chiara.

Considerazioni sul rimborso

È importante considerare che il tema dei rimborso delle tasse pagate per il Concorso straordinario ter è un argomento che richiede una valutazione attenta da parte dei candidati. 

Mentre esistono procedure per ottenere un rimborso, è fondamentale considerare se il potenziale rimborso supererà, come in questo caso, le spese accessorie, ossia la marca da bollo.

Infine, questa situazione mette in evidenza l’importanza di essere informati e di consultare le risorse ufficiali, come le FAQ del Ministero, per ottenere chiarimenti in merito a domande e possibili rimborsi.

Preparati al meglio per il Concorso straordinario ter! Clicca ora sul link sottostante del Corso di preparazione e raggiungi il tuo obiettivo di diventare docente nella scuola italiana.

CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER

FAQ MINISTERO SECONDARIA

FAQ MINISTERO INFANZIA E PRIMARIA

Condividi L'articolo

Articoli Correlati

Personale ASACOM e bambini che guardano il tramonto
ATA

ASACOM: come lavorare nelle scuole

L’ASACOM è un professionista specializzato che svolge il suo lavoro a supporto degli alunni con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive, per aiutarli a sviluppare autonomia e a migliorare le loro

Leggi Tutto »
Ecco come
Vincere il concorso Docenti
Ultime ore

La Promo scade tra:

Ore
Minuti
Secondi