È stata apposta ieri la firma del nuovo contratto scuola CCNL 2019-21 Istruzione e Ricerca che prevede, fra le altre cose, un aumento stipendio docenti. Il testo definitivo del CCNL sarà reso pubblico in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.
Gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, ovvero da oggi. L’eccezione riguarda soltanto il personale ATA. Per quest’ultimo, infatti, lo stesso entra in vigore il giorno 1 del mese successivo ad un periodo dilatorio pari a 3 mesi dalla sottoscrizione definitiva del presente CCNL.
Il nuovo Contratto di cui parliamo riguarda un milione e 200mila dipendenti, fra cui più di un milione per scuola (850mila) e AFAM (inclusi gli 850mila insegnanti), e 70mila lavoratori di Università e Ricerca.
Novità retribuzioni
Il nuovo CCNL, dunque, ingloba gli incrementi delle retribuzioni previste dal CCNL del 6 dicembre 2022. Vengono poi distribuite a tutto il personale, sulla parte della retribuzione accessoria avente carattere fisso e ricorrente, le risorse, pari a 8,5 milioni di euro, stanziate dalla legge di bilancio 2022.
Questi gli incrementi mensili previsti a decorrere dal 1° gennaio 2022:
- Area prima (Compenso Individuale Accessorio): € 32,56;
- Area seconda /terza (Compenso Individuale Accessorio): € 35,66;
- EP/1 e EP/2 (Indennità di Amministrazione parte fissa): € 62,34;
- Docenti (Retribuzione Professionale Docenti)
In quest’ultimo caso:
- 0-14 anni: euro 49.64
- 14-27 anni: euro 61,08
- Da 28 anni: euro 75,61
L’aumento dello stipendio per i docenti previsto dal nuovo CCNL
La sottoscrizione del nuovo contratto ha previsto un aumento stipendio docenti. Nello specifico, è previsto un incremento medio mensile pari a 124 euro.
Allo stesso tempo, per i DSGA (Direttori dei servizi generali e amministrativi) ci sarà un rialzo di 190 euro mensili. Di euro 96 sarà l’aumento per il personale ATA.
Gli aumenti riguardanti la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e il Compenso Individuale Accessorio (CIA) saranno, complessivamente, così ripartiti:
- RPD: da 194,80 a 304,30 euro al mese;
- CIA: da 79,40 a 87,50 euro al mese.
Il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-21 prevede anche un incremento del 10% delle retribuzioni relative alle ore di lavoro aggiuntive, grazie al sostegno finanziario del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF).
Retribuzione prevista per i supplenti
Previsto un aumento stipendio docenti che prevede un pagamento “una tantum” per il personale docente (63,84 euro) e ATA (44,11 euro). Da notare che questo emolumento non è legato a specifiche mansioni svolte.
Tuttavia, per i lavoratori con contratto di lavoro a tempo parziale l’aumento in questione verrà corrisposto in proporzione alla percentuale di part-time.
L’erogazione di questa somma sarà destinata ai docenti con contratto in vigore fino al 31 agosto 2023 o al 30 giugno 2023. A condizione, però, che il rapporto di lavoro sia iniziato entro il 31 dicembre 2022 e non sia cessato in anticipo.
La data esatta per l’erogazione degli aumenti stipendiali specificati nel contratto non è ancora stata definita, ma si prevede che avvenga presumibilmente in autunno.