La riserva dei posti nel Concorso docenti è una questione fondamentale che desta l’attenzione degli aspiranti insegnanti, in riferimento alla prossima procedura concorsuale.
Si tratta della riserva del 30%, riservata ai candidati che hanno svolto un servizio presso le istituzioni scolastiche statali per almeno tre anni scolastici nei dieci anni precedenti.
Tale riserva si applica a patto che il numero di posti banditi per regione, classe di concorso o tipologia di posto sia pari o superiore a quattro.
I posti del Concorso straordinario ter
In seguito alla chiusura delle domande di partecipazione, avvenuta il 9 gennaio scorso, il MIM ha compiuto un passo significativo, aggiornando il numero dei posti disponibili. Inizialmente, erano stati autorizzati 30.216 posti.
Con il DPCM del 15 dicembre 2023, invece, si sono aggiunti ulteriori 14.438 posti. Portando il totale a 44.654 posti per il Concorsi straordinario ter, inerente la scuola dell’Infanzia e Primaria e la Secondaria di primo e secondo grado.
Suddetto aumento dei posti disponibili ha naturalmente comportato un incremento di quelli destinati alla riserva del 30%, una mossa che avrà ripercussioni importanti.
Le conseguenze della riserva del 30%
L’implementazione della riserva dei posti nel Concorso docenti implica tutta una serie di conseguenze importanti. Per prima cosa, comporta la pubblicazione completa dei candidati che superano le prove, inclusi i loro punteggi. Un passo fondamentale per garantire la trasparenza del processo.
In secondo luogo, i candidati che soddisfano i criteri per la riserva del 30% vengono individuati all’interno di questa vasta lista di vincitori. E hanno il diritto di accedere alla graduatoria di merito finale.
Questa graduatoria sarà composta da un numero di aspiranti al ruolo corrispondente al numero di posti per la singola classe nella regione di riferimento.
Può accadere una situazione particolare per i candidati che, nella somma dei punteggi delle prove, non hanno titolo a comparire nella graduatoria di merito a causa della limitatezza dei posti. Gli stessi possono entrare a far parte della graduatoria grazie alla riserva attribuita per il servizio svolto.
Questo meccanismo crea un’opportunità aggiuntiva per i docenti che hanno dimostrato impegno e dedizione nel loro servizio presso le istituzioni scolastiche statali.
Verso la prova scritta
Appurata la questione della riserva dei posti nel Concorso docenti, non resta che attendere la pubblicazione del calendario d’esame per la prova scritta. Presumibilmente, la stessa si svolgerà alla fine di questo mese, o all’inizio del prossimo.
Ricordiamo che la convocazione dei candidati può avvenire in diversi modi:
- Tramite sito internet dell’USR di riferimento: gli aspiranti docenti possono consultare il sito internet dell’USR di riferimento per trovare le informazioni relative alla loro convocazione;
- Oppure, con avviso pubblicato sul Portale Unico del Reclutamento: gli avvisi relativi alle convocazioni saranno pubblicati sul Portale Unico del Reclutamento, fornendo accesso diretto ai candidati.
L’avviso di convocazione ha valore di notifica ufficiale a tutti gli effetti, quindi è fondamentale una consultazione attenta.
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