I supplenti di Sostegno potranno essere confermati dalle famiglie. In merito a questa possibilità, i sindacati si oppongono, ritenendo che ciò non risolva i problemi di continuità didattica e di precariato. Ma vediamo cosa prevede il Disegno di Legge appena approvato.
Il Disegno di Legge
All’unanimità, tutte le organizzazioni sindacali si sono pronunciate contro la proposta del Ministro Valditara. La stessa è contenuta nel disegno di legge sulle semplificazioni, approvato il 26 marzo dal Consiglio dei Ministri.
La proposta in questione implica la possibilità per le famiglie di confermare il supplente di sostegno anche senza specializzazione, occupante lo stesso posto dell’anno precedente.
Il disegno di legge approvato prevede:
- La priorità assoluta nella conferma, su richiesta delle famiglie, dei docenti specializzati in sostegno che hanno svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno.
- L’introduzione di un sistema di tutoraggio personalizzato per gli studenti con disabilità.
Secondo il Ministro Valditara questa misura è in grado di garantire una maggiore continuità didattica per gli studenti con disabilità, spesso penalizzati da un sistema che ogni anno assegna loro un nuovo insegnante.
Tramite questa proposta, si cercherebbe di confermare, su richiesta delle famiglie, il docente di sostegno che ha lavorato nell’anno scolastico precedente, mantenendo il suo posto. Ciò purché il posto sia disponibile e siano rispettate le procedure relative al personale con contratto a tempo indeterminato.
Il duro NO dei Sindacati
I sindacati criticano duramente questa proposta. Tutte le organizzazioni sindacali, infatti, sono unite nel ritenere che essa, in primis, non risolverà il problema della continuità didattica. In secondo luogo, contribuirà a mantenere un livello inaccettabile di precariato nel settore del sostegno.
La FLC CGIL ritiene questa norma “incostituzionale, ingiusta ed inefficace”. I rappresentanti del sindacato affermano che semplificare non significa compromettere la trasparenza delle procedure, limitare la libertà di insegnamento e svilire il sistema educativo e didattico. Secondo FLC CGIL, la continuità si ottiene attraverso la stabilizzazione del personale, non prolungando la precarietà.
Anche Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, critica la proposta definendola “estemporanea e ingovernabile”. A suo avviso, per garantire la continuità sono necessari interventi strutturali riguardanti l’organico, la formazione del personale e la durata dei contratti a tempo determinato.
Il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, esprime preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze di questa proposta sul sistema scolastico. Afferma che permettere alle famiglie di scegliere gli insegnanti dei propri figli senza criteri di trasparenza è in netto contrasto con i principi costituzionali di laicità, trasparenza e pluralismo.
Il Presidente Anief, Marcello Pacifico, sostiene che la continuità didattica e il diritto allo studio non si ottengono rendendo precario il lavoro dei docenti, ma stabilizzandoli e permettendo loro di specializzarsi.
I numeri
Secondo l’ultimo rapporto Istat ci sono molte lacune nel settore del sostegno agli alunni con disabilità. Difatti, da un lato il rapporto alunno-insegnante è migliore rispetto a quanto raccomandato dalla legge 244/2007. Dall’altro oltre il 30% degli insegnanti sono selezionati senza specializzazione. Questo evidenzia la necessità di interventi mirati nel settore.
Ricordiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, MEF, ha autorizzato 90 mila posti per il triennio 2021-2024. I posti occupati dagli idonei nel ciclo precedente, l’VIII, sono stati 29.061. I 90.000 posti sono stati suddivisi nel seguente modo:
- VI CICLO: 22.000 posti;
- VII CICLO: 25.874 posti;
- VIII CICLO: 28.986 posti.
Dunque, sommando le cifre dei 3 precedenti cicli di TFA, arriviamo a 76.860 posti occupati, a fronte dei 90.000 previsti.
I 13.140 rimanenti, destinati per certo al TFA Sostegno 2024, saranno portati a oltre 35.000 distribuiti fra i vari gradi di scuola. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Dunque, diventa fondamentale prepararsi al meglio frequentando un Corso di preparazione TFA Sostegno online.