L’insegnamento ha delle direttive ben precise. Queste ultime, inoltre, sono in grado di regolare anche l’inserimento di nuovi elementi al proprio interno. Questa massima vale anche per il TFA Sostegno, ovvero il Tirocinio Formativo Attivo, rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di diventare docenti di sostegno.
Un percorso di specializzazione a numero chiuso e organizzato dall’università che prevede una serie di test per potervi accedere. Il primo fra tutti è la prova preselettiva di cui sono state stabilite le date di esecuzione.
Il nuovo TFA Sostegno
Il VII ciclo del TFA Sostegno era atteso da tempo e con una certa ansia da molteplici aspiranti candidati. Il MIUR ha espletato il Decreto n. 333 del 31 marzo 2022 con il quale sancisce le procedure del nuovo TFA Sostegno.
Per l’anno accademico 2021/2022, infatti, è autorizzato il percorso di specializzazione per le attività di sostegno rivolte a tutti gli studenti con varie forme di disabilità. Esso, inoltre, è previsto per le scuole di ogni ordine e grado.
Le verifiche per poter essere inseriti nei posti disponibili nelle diverse università sono da suddividersi in una prova preselettiva a cui faranno seguito una scritta e, infine, una orale.
Le prove preselettive
Il primo test da affrontare, dunque, è quello preselettivo. Esso si svolgerà dal 24 al 27 maggio e sarà ripartito a seconda dell’ordine e del grado a cui si aspira accedere.
Il 24 maggio 2022, per esempio, vi sarà la prova preselettiva per la scuola d’infanzia. Seguiranno, nei giorni a essa successiva, la prova per la scuola primaria. Poi quella per la scuola secondaria di I grado. E, infine, quella della scuola secondaria di II grado.
I posti disponibili per poter accedere al TFA Sostegno si attestano a 25.874 suddivisi tra le diverse regioni italiane. Con più posti nel Meridione rispetto al Settentrione.
Il test preselettivo, in ogni caso, è organizzato come un esame computer based a risposta multipla di ben 60 domande. Le prime 40 riguardano elementi quali le competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche, l’empatia e l’intelligenza emotiva, la creatività e il pensiero divergente. Le restanti 20 vertono sulle competenze linguistiche e la comprensione dei testi.