Dal 19 aprile al 9 maggio. E’ questa la finestra temporale riservata dal Miur alle istanze per l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). E che con ogni probabilità verrà confermata, nonostante le proteste dei sindacati. Del resto, il direttore generale del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione,
Filippo Serra, lo aveva già anticipato nel corso del vertice del 5 aprile. Un eventuale slittamento al 26 aprile potrebbe, tuttavia, non essere da escludere. Ma sarebbe esclusivamente legato ai tempi tecnici necessari alla pubblicazione della relativa ordinanza ministeriale. Nonché al doveroso passaggio del documento in seno al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Per quanto riguarda i contenuti, invece, al di là delle proposte già accolte, il Miur non sembrerebbe intenzionato a fare ulteriori concessioni ai sindacati. E se ai sindacati la bozza non è piaciuta, poco importa.
Le richieste dei sindacati
Anzitutto, i sindacati – profondamente insoddisfatti – hanno proposto uno slittamento rispetto alla data del 19 aprile indicata dal Ministero. Gli stessi vorrebbero, infatti, avere il tempo di incontrare il gestore del sistema informatico per verificare il conferimento telematico delle supplenze. Allo stesso tempo hanno chiesto anche di allungare i termini per la presentazione della domanda da 20 a 30 giorni. I sindacati contestano, inoltre, l’eccessiva durezza delle sanzioni previste per chi non prende servizio dopo aver ricevuto una nomina e per coloro che abbandonano il servizio. I primi non potranno più accedere, per l’intero anno scolastico, ad incarichi al 30 giugno o al 31 agosto. Per i secondi, invece, tale punizione sarà estesa a tutto il biennio di vigenza delle GPS. Provvedimenti che, in particolare l’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori), ritiene eccessive e inaccettabili. Gli stessi insistono, piuttosto, sulla necessità di “favorire la possibilità per tutti i lavoratori di accedere agli incarichi annuali e fino al termine delle attività didattiche senza comprimere i loro diritti o imporre scelte di sede o di incarichi non modificabili a posteriori”. A margine del vertice il presidente dell’Anief Marcello Pacifico ha commentato: “Come sindacato non possiamo accettare in alcun modo che siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze“. Quindi ha chiarito: “Ogni anno i docenti precari si trovano di fronte alla scelta di accettare o meno determinate supplenze. E la bozza che il Miur ci ha presentato contiene previsioni e sanzioni fin troppo rigide che inaspriscono, senza nessun motivo o necessità, le sanzioni già previste dalla precedente Ordinanza n. 60/2020”.
La posizione del Miur
Da parte sua, intanto, il Miur non sembra intenzionato a fare ulteriori passi indietro, dopo la concessione dell’iscrizione con riserva di coloro che conseguiranno il titolo di accesso entro il 20 luglio. Si tratta, ad ogni modo, di una grande opportunità per gli specializzandi del VI ciclo TFA sostegno e per i laureandi/abilitandi del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Qualora, tuttavia, il titolo non venga conseguito entro il 20 luglio, la riserva si riterrà sciolta negativamente. E gli stessi verranno inseriti nella fascia corrispondente sulla base dei titoli effettivamente in loro possesso. L’obiettivo è portare avanti le linee tracciate nella bozza di decreto già sottoposta ai sindacati il 5 aprile. E, soprattutto, farsi trovare pronti a settembre per l’assegnazione delle supplenze per il nuovo anno scolastico. Secondo quanto riferito dalla Uil Scuola, inoltre, il Ministero dell’Istruzione avrebbe accettato anche altre richieste in merito alle supplenze in corso. I docenti avranno, infatti, la possibilità di inserire nella domanda il punteggio relativo non al servizio effettivamente prestato fino alla data di presentazione dell’istanza, bensì quello in riferimento alla durata del relativo contratto. In un secondo momento, tuttavia, il docente avrà l’obbligo di conferma del servizio effettivamente prestato. Questo vale tanto in termini di punteggio che di requisito per l’inserimento nella seconda fascia del sostegno.
Per il resto la volontà del Miur è quella di chiudere la procedura dell’aggiornamento delle GPS entro le prime settimane di maggio. Nessuna modifica nemmeno per le tabelle di valutazione. Resteranno, quindi, valide quelle del biennio precedente. Fatte salve alcune piccole precisazioni, resta tutto invariato anche per quanto riguarda lo strumento musicale.