Una delle novità degli ultimi anni per consentire l’ingresso nella scuola è rappresentato dalle GPS. Questa sigla sta a indicare le Graduatorie Provinciali per le Supplenze nate nel 2020 dalla volontà dell’allora Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Queste particolari graduatorie prevedono al loro
interno una lista di docenti su base provinciale. Tali insegnanti hanno dalla propria parte i titoli utili per poter accedere alla classe di concorso a cui ambiscono.
Chi fa parte delle GPS
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono state formulate su base biennale. Di conseguenza proprio quest’anno è previsto il loro rinnovo.
Le GPS sono divise in due fasce con le loro specifiche caratteristiche. Nella prima fascia sono inseriti i docenti abilitati. Tale abilitazione può provenire dal TFA Sostegno oppure dal conseguimento di una laurea abilitante quale Scienze della Formazione Primaria.
Diverso è il discorso per la seconda fascia. Qui si possono annoverare gli aspiranti insegnanti sprovvisti di qualsiasi forma di abilitazione, ma aventi dalla propria parte i giusti titoli di accesso.
In entrambi i casi, troviamo candidati che risultano essere precari e che ambiscono a essere assunti a tempo determinato su base provinciale.
Come fare l’aggiornamento per le GPS
Il primo biennio è passato, dunque, e ci si appresta a iscriversi al successivo che andrà dal 2022 al 2024. Come si può annoverare tale inclusione?
Il Ministero ha intenzione di consentire l’inserimento della domanda dal 19 aprile al 9 maggio. Su tali date, però, vi sono ancora dei dubbi. Tant’è che non sono state ancora ufficializzate.
Per fare domanda di accesso alle GPS o richiesta di rinnovo all’interno delle stesse bisogna agire in maniera telematica. Infatti, l’aggiornamento sarà possibile solo tramite il sito Istanze OnLine e, soprattutto, attraverso il proprio SPID. L’identità digitale, infatti, è divenuta essenziale e obbligatoria per gli atti della Pubblica Amministrazione.
Per poter presentare domanda per le secondarie, per esempio, oltre alla laurea magistrale o a ciclo unico è necessario possedere i 24 CFU. Le certificazioni informatiche e linguistiche, inoltre, saranno valutate come punteggio aggiuntivo.