TFA Sostegno: chi salta la prova preselettiva

Il fatidico momento è ormai giunto. Il TFA Sostegno sta per partire e, prima di potervi accedere, i numerosi candidati dovranno essere capaci di oltrepassare le prove organizzate dal MIUR. La prima è rappresentata dal test preselettivo.

Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado e di II grado saranno al centro delle verifiche

che partiranno dal 24 maggio. Non tutti gli aspiranti docenti di sostegno, però, sono tenuti ad affrontare questa tipologia di prova.

 

Chi è escluso dalla prova preselettiva

I concorsi pubblici, in tal caso, si rifanno al Dispositivo dell’art. 20 Legge 104. Qui si parla dei diritti appartenenti alle persone con varie forme di disabilità che devono aderire alle selezione in ambito nazionale.

Questa categoria, quindi, partecipa ai concorsi pubblici usufruendo dei tempi aggiuntivi e degli ausili necessari in relazione alla propria specifica invalidità. Proprio per tale motivo, nella domanda di partecipazione deve essere specificato l’ausilio di cui si ha bisogno e l’eventuale tempo aggiuntivo.

Infine, la persona affetta da un’infermità uguale o superiore all’80% è esentata dal dover svolgere la prova preselettiva. Altra categoria esonerata da questo tipo di verifica è rappresentata da coloro che abbiano alle proprie spalle il servizio su sostegno.

In tal caso ci si rifà alla Legge 6 giugno 2020, n. 41, art. 2, comma 8. Quest’ultima, a propria volta, è la conversione in legge del Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22.

Qui si legge che avviene il riconoscimento dell’esperienza specifica maturata. Proprio per tale motivo, coloro che negli ultimi 10 anni abbiano svolto almeno 3 annualità di servizio su sostegno sono sollevati dalla prova preselettiva. Di conseguenza, hanno libero accesso alla verifica scritta.

 

In cosa consiste la prova preselettiva

Resta dunque da chiarire in che cosa consista questa prova preselettiva. I vari candidati sono già stati informati del fatto che sarà un test a risposta multipla da svolgere al computer. Le domande saranno 60 e verteranno su diversi argomenti.

Tra i quesiti proposti si dovranno dimostrare le proprie competenze linguistiche e di comprensione della lingua italiana. Inoltre, verranno verificate le conoscenze dei candidati in ambito socio-psico-pedagogico.

Ogni risposta corretta avrà l’assegnazione di un punteggio pari a 0,5. Mentre le risposte errate o mancanti verranno valutate 0 punti.

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