La Culpa in Vigilando: cos’è? cosa fare per prevenire situazioni a rischio?

In diritto, la Culpa in Vigilando è il reato proveniente dalla mancata o insufficiente vigilanza dei minori da parte di un tutore. Se parliamo di Culpa in Vigilando a Scuola, il riferimento è al personale docente e ATA riconosciuto come responsabile degli alunni durante l’orario scolastico. 

La culpa in vigilando nella scuola: la definizione

La Culpa in Vigilando rappresenta una delle principali responsabilità giuridiche attribuite agli insegnanti per eventuali danni provocati dagli studenti durante l’orario scolastico. Ovvero, il momento in cui gli alunni sono sotto la supervisione dei docenti. 

Questo concetto si fonda sull’articolo 2048 del Codice Civile, il quale stabilisce che chi ha l’obbligo di vigilare su minori è responsabile dei danni causati dagli stessi, salvo che si dimostri di non aver potuto impedire l’evento.

Nel contesto scolastico, la culpa in vigilando è una forma di colpa presunta: si ritiene cioè che l’insegnante non abbia sufficientemente adempiuto al proprio dovere di sorveglianza, qualora uno studente arrechi danno a terzi. 

Per evitare di essere ritenuto responsabile, il docente deve fornire la cosiddetta prova liberatoria, dimostrando che ha adottato tutte le misure necessarie per prevenire comportamenti rischiosi e che l’evento dannoso è stato del tutto imprevedibile e inevitabile.

La Culpa in Vigilando a scuola riguarda tanto il personale docente quanto quello ATA.

Le responsabilità giuridiche degli insegnanti

La giurisprudenza italiana ha chiarito in numerose occasioni che l’obbligo di sorveglianza del personale scolastico non si limita all’aula, ma si estende a tutti gli spazi dove si svolge l’attività scolastica. Ivi compresi cortili e spazi comuni, anche durante la ricreazione o gli spostamenti interni. 

Il dovere di vigilanza riguarda quindi non solo la prevenzione di incidenti, ma anche il monitoraggio di comportamenti che potrebbero degenerare, come liti o atti di bullismo​ da parte degli studenti.

In caso di controversie legali, i giudici tendono a valutare non solo l’azione o l’omissione del docente, ma anche l’organizzazione della scuola nel suo complesso. 

Pertanto, le istituzioni scolastiche devono assicurarsi che le misure di sicurezza siano adeguate e che il personale sia preparato a gestire situazioni di emergenza o rischio, fornendo una sorveglianza attenta e continua.

L’insegnante, inoltre, può dimostrare di aver seguito correttamente i protocolli scolastici, come mantenere un rapporto adeguato di sorveglianza in base al numero di studenti, segnalare comportamenti potenzialmente pericolosi o intervenire tempestivamente per evitare incidenti. Se queste condizioni sono soddisfatte, il docente può essere esentato dalla responsabilità civile.

Anche i collaboratori scolastici possono essere ritenute responsabili 

Il docente non è l’unica figura professionale a dover vigilare sugli studenti: anche i collaboratori scolastici possono essere ritenuti responsabili nell’ambito della Culpa in Vigilando a scuola, con ruoli differenti rispetto agli insegnanti. 

La normativa, infatti, prevede che i collaboratori scolastici abbiano compiti di sorveglianza e custodia dei locali scolastici e, in casi specifici, degli alunni. Ad esempio, quando il docente deve assentarsi per qualche minuto, spetta al collaboratore sorvegliare gli alunni presenti in aula o nelle zone comuni, come i bagni o i corridoi.

Il coinvolgimento dei CS nella vigilanza è parte delle mansioni previste dal CCNL e questa responsabilità si estende anche alla segnalazione tempestiva di situazioni di pericolo, come atti di vandalismo o la presenza di oggetti pericolosi. 

La mancata sorveglianza o l’inadempimento di tali compiti può configurare per i collaboratori scolastici una responsabilità, qualora venga dimostrato che il danno era prevedibile e prevenibile attraverso una corretta vigilanza.

Cosa fare per evitare la culpa in vigilando per i docenti? 

Al fine di evitare di incorrere in conseguenze giuridiche, risulta utile per i docenti mettere in pratica degli accorgimenti semplici ma efficaci, quali:

  • Supervisione costante: mantenere sempre un occhio vigile sugli studenti, sia in classe che durante le attività all’aperto o le gite scolastiche. Evitare distrazioni come l’uso del telefono cellulare durante l’orario di sorveglianza.
  • Conoscenza dei regolamenti: familiarizzare approfonditamente con i regolamenti scolastici e le procedure di sicurezza. Assicurarsi di comprendere e applicare correttamente le norme relative alla sorveglianza degli studenti.
  • Puntualità e presenza: arrivare puntuali in classe e ai turni di sorveglianza e non lasciare mai gli studenti incustoditi, nemmeno per brevi periodi. Se è necessario allontanarsi, assicurarsi che un altro insegnante o personale autorizzato subentri nella sorveglianza.
  • Documentazione degli incidenti: in caso di incidenti o comportamenti problematici, documentare sempre l’accaduto in modo dettagliato e tempestivo. Informare immediatamente la dirigenza scolastica e seguire le procedure stabilite per la gestione di tali situazioni.
  • Valutazione dei rischi: essere proattivi nell’identificare potenziali rischi nell’ambiente scolastico o durante le attività. Segnalare tempestivamente eventuali situazioni pericolose alla dirigenza e adottare misure preventive, quando possibile.

 

Seguendo questi semplici consigli, gli insegnanti possono facilmente dimostrare di aver adempiuto diligentemente al loro dovere di vigilanza, riducendo drasticamente il rischio di incorrere in responsabilità per Culpa in Vigilando.

Perché il Corso di Gestione Efficace della Classe potrebbe aiutarti a prevenire dei rischi 

Il Corso di Gestione Efficace della Classe è un valido strumento per prevenire situazioni di rischio all’interno del contesto scolastico. In primo luogo, questo tipo di formazione aiuta gli insegnanti a creare un clima positivo in classe, fondamentale per favorire il rispetto reciproco sia tra alunni che tra alunni e docente. 

Difatti, un ambiente basato sul rispetto e la collaborazione riduce significativamente le probabilità di insorgenza di comportamenti problematici, poiché gli studenti si sentono valorizzati e ascoltati.

Inoltre, il corso fornisce tecniche per sviluppare una comunicazione efficace con gli studenti, essenziale per comprendere i loro bisogni, i loro disagi e intervenire tempestivamente. Una comunicazione chiara e aperta permette all’insegnante di identificare potenziali tensioni o conflitti prima che degenerino in situazioni più gravi, come atti di bullismo o comportamenti aggressivi.

Il corso offre, poi, strumenti utili per affrontare le dinamiche conflittuali che possono nascere all’interno della classe, sia tra studenti che nei confronti del docente. Avere competenze specifiche in gestione dei conflitti consente di prevenire l’escalation di situazioni potenzialmente pericolose, promuovendo soluzioni pacifiche e rafforzando il legame educativo.

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