Rimborsi 730 nella busta paga di luglio? Il modello 730 è un modello fiscale che viene presentato da gran parte dei contribuenti che hanno redditi di lavoro dipendente o di pensione. Di solito, entro il 23 luglio ogni contribuente deve controllare se gli spetta un rimborso Irpef nella dichiarazione dei redditi 730 oppure con un eventuale modello ex Unico. O, ancora, se deve pagare delle imposte. Il calcolo delle imposte sulla busta paga viene determinato dal Consulente del lavoro dell’azienda. Il tutto sulla base del calcolo della retribuzione presunta che il lavoratore percepirà sino alla fine del rapporto di lavoro, per i contratti a tempo determinato. Per i lavoratori a tempo indeterminato, invece, si farà riferimento al periodo che va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre. Nel caso in cui le ritenute fiscali siano maggiori rispetto all’imposta da pagare, il dichiarante recupera le sole imposte pagate e riceverà un rimborso sulla busta paga di Luglio
Rimborsi 730 nella busta paga di luglio, solo in pochi lo otterranno
Tuttavia, quest’anno è partita una vera e propria corsa contro il tempo per poter avere i rimborsi del modello 730 nella busta paga di luglio.
Infatti, i contribuenti hanno avuto a disposizione il modello 730 precompilato solo molto tardi.
Gli stessi hanno, pertanto, potuto prenderne visione solo dal 23 maggio. Mentre avranno la possibilità di apportare le eventuali modifiche e procedere con l’invio soltanto a partire dal 31 maggio.
Solo pochi riusciranno davvero a ottenere il rimborso nella busta paga di luglio, malgrado la determinazione di molti di fare tutto in fretta.
Come lo scorso anno, i termini sono fissati per:
- il 30 settembre per il modello 730;
- il 30 novembre per la dichiarazione dei redditi.
Rimborsi 730
Dipendenti e pensionati hanno molto interesse a consegnare e inviare la dichiarazione il prima possibile.
I tempi d’invio, ovviamente, avranno ripercussione sull’arrivo del rimborso.
Riuscire ad ottenerlo a luglio, significherebbe poterlo aggiungere al bonus da 200 euro stanziato dal governo, in risposta al caro bollette.
Eventualmente potrebbe essere sommato anche alla quattordicesima, qualora spetti a chi lo richiede.
Dichiarazione dei redditi e docenti
Per i lavoratori dipendenti con un reddito soltanto dell’abitazione principale non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, dal momento che hanno già provveduto al pagamento delle tasse dovute in busta paga. Questo discorso, ovviamente, vale anche per gli insegnanti. Sono molti, tuttavia, i docenti che decidono di presentare ugualmente il modello 730. Per chi, nel corso dell’anno, ha sostenuto visite mediche (anche veterinarie), spese di funerali o ha in corso un mutuo, infatti, si tratta semplicemente di una necessità finalizzata all’ottenimento del rimborso legato alle detrazioni spettanti.