L’inclusione è uno dei temi fondanti della scuola del nostro Paese. In vista di ciò, l’Associazione Italiana Dislessia (AID) e i docenti di sostegno hanno elaborato un sodalizio importante. I DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, possono rivelarsi, infatti, un ostacolo al corretto apprendimento. Non deve sorprendere, quindi, che le istituzioni scolastiche entrino in collaborazione con enti volti a salvaguardare i più fragili. AID e docenti di sostegno rappresentano, infatti, un connubio di straordinaria importanza.
AID e docenti di sostegno. Di cosa si occupa l’Associazione Italiana Dislessia?
Tra le fondazioni rivolte alle categorie sensibili risalta sicuramente l’Associazione Italiana Dislessia. Le attività di cui si occupa quest’ultima servono a rendere la società consapevole delle incertezze in cui possono incorrere determinati soggetti.
I DSA sono una condizione che genera problemi con la lettura, ma anche con la scrittura. In particolare, la dislessia porta a non riuscire a decodificare un testo. A causa di ciò, si comprende il motivo per cui gli studenti e le studentesse di questo genere abbiano difficoltà con l’istruzione.
Queste persone, comunque, non hanno alcuna malattia: semplicemente il loro cervello funziona in maniera differente. Oltre alla dislessia, nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento rientrano anche la disortografia, la discalculia e la disgrafia.
Come si legge all’interno del sito dell’Associazione Italiana Dislessia, «questi disturbi dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali».
Il connubio tra AID e docenti di sostegno
L’Associazione Italiana Dislessia ha deciso di creare un connubio con i docenti, in particolare con quelli di sostegno. Tale ente, infatti, propone diversi corsi di formazione che hanno come finalità quello di accrescere le competenze dei professionisti, ma anche dei genitori.
In particolare, i dirigenti scolastici possono richiedere corsi di specializzazione in suddetti ambiti per preparare al meglio il proprio corpo docenti. Tra i corsi di formazione in modalità e-learning di cui possono usufruire gli insegnanti si può riscontrare Competenze in gioco.
Quest’ultimo ha una durata di 25 ore ed è stato frazionato in 5 moduli differenti. Il suo scopo è quello di preparare i docenti su una nuova forma di didattica che interagisce con la sezione ludica. Il tutto, naturalmente, avendo come pilastri l’inclusione, il punto di vista motivazionale, ma anche le parti cognitive ed emozionali.
La piattaforma dell’associazione metterà a disposizione tale progetto dal 27 giugno al 30 ottobre 2022. Le domande di iscrizioni, invece, possono essere inviate fino a mercoledì 22 giugno 2022.