Meno vacanze, stipendi più alti, no mascherina, più formazione e basta concorsi. La ricetta di Salvini per la scuola è tutta qui. Il segretario della Lega è, anzitutto, intervenuto in merito al tema caldo delle ultime settimane, ovvero il nuovo contratto scuola e l’aumento degli stipendi dei docenti. “Cambiare la scuola è possibile – ha affermato – ma bisogna partire dagli insegnanti, che sono tra i peggio pagati in Europa. Siamo di fronte ad un contratto fermo da ormai troppi anni”. Lo stesso ha, quindi, insistito sulla necessità di procedere con la stabilizzazione dei precari che lavorano da anni nelle classi. “Bisogna stabilizzarli e basta – ha proposto – ma senza fare concorsi. Altrimenti non si finisce più. Del resto, chi fa questo mestiere non lo fa certo per arricchirsi, quanto piuttosto come una missione”.
La ricetta di Salvini per la scuola. Le vacanze estive
Nel mirino di Matteo Salvini, tuttavia, sono finiti anche i cicli scolastici e il ruolo della scuola media. “Sono obsoleti – ha chiosato – e andrebbero rivisti guardando ad altri paesi europei, dove il ciclo secondario superiore si chiude un anno prima”. Da riformare, secondo il leader della Lega, anche le lunghe vacanze estive. “I tre mesi di vacanze estive sono previsti solo in Italia – ha sottolineato – E rappresentano oggettivamente un problema, soprattutto per i genitori che lavorano. Senza i nonni o senza un oratorio estivo, questo blocco, questo buco, questa voragine diventa davvero un casino. Ed è da rivedere assolutamente”.
La ricetta di Salvini per la scuola. No alla mascherina per gli esami di Stato
Mascherina agli esami di Stato? Nessun dubbio per il segretario della Lega. “Non se ne parla proprio – le parole di Salvini – Lasciare la mascherina obbligatoria sarebbe un’enorme fesseria, tra l’altro non basata su alcun criterio scientifico”. Lo stesso ha poi tuonato: “Siamo uno degli ultimi paesi rimasti al mondo che continua a coprire ancora oggi la faccia a bambini ed insegnanti. Non ha nessun senso costringerli ad indossare per oltre 6 ore una mascherina con oltre trenta gradi in classe. Anzi, fa male!”. Il senatore della Lega ha poi rincarato la dose, annunciando un ricorso al Tar: “Ostinarsi a mantenere l’obbligo della mascherina è solo una perversione ideologica senza nessuna ragione scientifica”.
La ricetta di Salvini per la scuola. Formazione tecnica e professionale
Per quanto concerne, invece, l’istruzione e, in particolare, il potenziamento della formazione tecnica e professionale, Salvini si schiera dalla parte del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Si avverte uno straordinario bisogno di competenze tecniche e professionali – ha commentato – E, per quanto mi riguarda, introdurrei il numero chiuso nelle facoltà universitarie umanistiche. Mentre aprirei quelle scientifiche, come Medicina o Ingegneria”.