Il 2022 è ufficialmente un anno ricco di eventi importanti per i docenti. Dopo il concorso ordinario, quello straordinario e la riapertura delle GPS, si attendono nuovi progressi. Per chi non lo sapesse, infatti, arrivano le pubblicazioni delle GAE.
La Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 605, lettera c, ha istituito le Graduatorie ad Esaurimento. Le pubblicazioni delle stesse erano ormai attese da un po’ di tempo.
Cosa sono le GAE
Cosa sono le GAE è un quesito che si pongono coloro che si affacciano per la prima volta sul mondo scolastico. Le graduatorie riservate ai docenti, infatti, sono molteplici e può nascere un po’ di confusione a riguardo.
Le GAE raggruppano al proprio interno gli insegnanti abilitati che si sono inseriti prima del 2006. In questo anno le stesse sono state rese a numero chiuso. Di conseguenza, è divenuto impossibile per altri docenti inserirsi nelle stesse.
In ogni caso, prima della chiusura delle nuove immissioni nelle GAE, si riusciva a intraprendere la carriera di insegnante attraverso le Graduatorie Permanenti. Il punteggio accumulato, poi, portava all’ottenimento del ruolo.
Le Graduatorie ad Esaurimento hanno, dunque, preso il posto delle Graduatorie Permanenti. Lo scopo delle prime, naturalmente, è quello di dare una cattedra a tempo indeterminato a tutti coloro che sono ancora iscritti in tali elenchi.
L’arrivo delle nuove pubblicazioni GAE
Il mondo di queste particolari graduatorie diviene sempre più ristretto. L’arrivo delle nuove pubblicazioni GAE, infatti, è atteso da quanti aspirano a ricevere il ruolo in maniera definitiva.
Gli Uffici Scolastici Provinciali, infatti, sono incaricati di pubblicarne le prime avvisaglie. Le GAE definitive riguarderanno gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024. Proprio per il primo anno scolastico elencato, si farà uso delle Graduatorie ad Esaurimento per immettere in ruolo il 50% dei candidati ivi presente.
Non solo, poiché sempre da questo tipo di cataloghi si attinge per procurare alle scuole il corpo docenti necessario per le supplenze. Si attendono, dunque, notizie maggiori in questi giorni come, per esempio, quelle riguardanti le pubblicazioni definitive. Si ricorda, infatti, che in alcune regioni queste ultime sono già state emanate, mentre in altre no.