Il TFA Sostegno 2023 è ormai alle porte. Per tale ragione, quanti vogliano parteciparvi devono conoscere anche la preselettiva TFA Sostegno.
Infatti, il Tirocinio Formativo Attivo è una specializzazione in ambito universitario a numero chiuso. Questo comporta il dover superare determinati test preliminari per poter frequentare i corsi.
L’importanza di tale formazione risiede nella sua essenza. Infatti, essa è in grado di fornire l’abilitazione sul sostegno. Il titolo in questione è indispensabile per riuscire a partecipare al concorso nazionale per insegnanti di sostegno.
Chiunque voglia un giorno ottenere la cattedra a tempo indeterminato nel settore, quindi, deve seguire il TFA Sostegno.
Il percorso, dunque, si mostra come abbastanza articolato. La complessità in questione, però, è vitale. Infatti, la scuola necessita di professionisti volti a rendere concreta quella che è definita come inclusione scolastica.
TFA Sostegno VIII ciclo, procedura di selezione
Il TFA Sostegno VIII ciclo è sempre più vicino. Nei primi mesi dell’anno, il Ministero dell’Istruzione dovrebbe emanare il bando consono alla situazione. Una delle prime cose da conoscere è la procedura di selezione.
Infatti, non tutti possono prendere parte al Tirocinio Formativo Attivo. Ci sono dei requisiti essenziali che vanno a distinguersi per ordine e grado della scuola a cui si è interessati.
I criteri utili sono snocciolati nel Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, si deve avere uno dei seguenti titoli nel proprio curriculum vitae:
- l’abilitazione all’insegnamento. La stessa deve scaturire dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, i candidati possono presentare un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto sul territorio nazionale;
- il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione. È utile anche il diploma sperimentale a indirizzo linguistico. Può essere ritenuto valido anche un titolo analogo estero riconosciuto in seguito in Italia. Tutte queste qualifiche, però, sono legittime solo se raggiunte entro l’anno scolastico 2001/2002.
Non per tutti, però, possono ritenersi valide. Infatti, per affrontare la preselettiva TFA Sostegno nella scuola secondaria di I e II grado bisogna avere uno tra gli elementi riportati:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Appurati tali requisiti di accesso, si può intraprendere il percorso di selezione iniziale. Infatti, le verifiche preliminari sono diverse. Tra di loro ci sono:
- la prova preselettiva;
- la prova scritta;
- la prova orale.
La preselettiva TFA Sostegno, dunque, a cui i partecipanti sono chiamati a sottoporsi, ma non certo l’unica.
Come si svolge la prova preselettiva TFA Sostegno
La prova preselettiva TFA Sostegno, dunque, è il primo ostacolo da superare per poter frequentare l’anno di formazione. Infatti, il Tirocinio Formativo Attivo si svolge nell’arco di 8 mesi. Durante gli stessi è necessario raggiungere 60 CFU divisi tra diversi settori, ovvero:
- 36 CFU negli insegnamenti;
- 9 CFU di laboratori;
- 6 CFU di tirocinio diretto;
- 3 CFU di tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
- 3 CFU per la prova finale.
Per conoscere le disposizioni in merito bisogna rifarsi Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Quest’ultimo poggia le proprie basi negli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010.
Ivi si analizzano anche le modalità e i contenuti degli esami d’ingresso. La prima da snocciolare è, ovviamente, la preselettiva. Essa si basa su 60 quesiti a risposta multipla.
I candidati hanno la possibilità di scegliere quella che considerano la risposta esatta tra ben 5 opzioni. Inoltre, hanno a propria disposizione 2 ore di tempo per espletare la prova.
Anche il punteggio che viene assegnato è stato delineato in maniera precisa:
- 0,5 punti per le risposte esatte;
- 0 punti per le risposte non date;
- 0 punti per le risposte errate.
Le domande poste, ovviamente, si basano su degli argomenti essenziali per il mondo del sostegno scolastico.
Le prime 20 domande analizzano le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. Le restanti 40, invece, vertono su argomenti quali le competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche. Infine, trattano anche dell’empatia e dell’intelligenza emotiva.
La prova scritta e quella orale si fondano sugli stessi contenuti di quella appena sviscerata. La differenza sta nelle modalità.
La prova scritta, infatti, è strutturata su delle risposte aperte. In quella orale vengono richieste anche le motivazioni dei candidati che li hanno spinti a intraprendere il TFA.
Cosa studiare
Dopo quanto affermato fino a questo momento, è doveroso soffermarsi anche sulle materie di studio della preselettiva TFA Sostegno.
Per sapere quali tematiche sviscerare al meglio bisogna rifarsi al Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011. Ivi, nell’Allegato C, sono palesati gli aspetti organizzativi del corso. Pertanto, sono inseriti anche gli argomenti che sono previsti nelle prove di accesso.
Essi sono:
- le conoscenze in ambito socio-psico-pedagogico. Devono essere diversificate per ordine e grado della scuola per cui si concorre;
- le competenze sull’intelligenza emotiva. Ivi ci si sofferma in particolar modo sul riconoscimento e sulla comprensione degli stati d’animo dell’alunno. Il bambino preso in esame deve essere invogliato a identificarli e a esprimerli al meglio delle proprie potenzialità;
- le competenze su creatività e pensiero divergente. Si riferisce al saper generare strategie innovative in molteplici ambiti. Ciò implica sia il livello verbale linguistico sia quello logico matematico. Inoltre, bisogna adoperare anche i linguaggi visivi, motori e non verbali;
- le competenze organizzative riferite all’organizzazione scolastica. Anche gli aspetti giuridici degli istituti risultano essere sostanziali. Bisogna approfondire elementi quali il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia organizzativa e quella didattica. Si devono conoscere anche gli Organi collegiali, il Consiglio d’Istituto, il Collegio Docenti, il Consiglio di Classe. Inoltre, vengono messe al vaglio le forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse territoriali e di coinvolgimento delle famiglie di origine.
Per poter raggiungere le basi essenziali in tale ottica si può fare affidamento a un corso di preparazione TFA Sostegno. Tale formazione sarà in grado di preparare al meglio i candidati in vista dell’imminente preselettiva TFA Sostegno.
Naturalmente, bisogna rivolgersi unicamente a enti riconosciuti dal MIUR. L’attestato di validità viene fornito in base alla Direttiva Ministeriale n. 170 del 21 marzo 2016.
La formazione online permette di coniugare al meglio lo studio alla vita privata. Durante questi corsi è possibile, infine, avere degli ottimi alleati per raggiungere lo scopo prefissato.
Infatti, al suo interno è possibile trovare:
- il Corso di Preparazione al TFA Sostegno;
- la Piattaforma Esercitazioni online;
- il Corso di Preparazione di Logica e Comprensione del Testo;
- il Corso di Preparazione sulla Normativa Scolastica.
Tutti elementi indispensabili per poter affrontare con maggior sicurezza una prova tanto importante. Il successo nella stessa aprirà le porte dell’insegnamento ai suoi vincitori.