Diventare insegnante di sostegno

Diventare insegnante di sostegno

Insegnante di sostegnoPer diventare insegnanti di sostegno nella scuola italiana è necessario seguire un percorso formativo specifico. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha previsto, quindi, il TFA Sostegno. Lo stesso ha una durata di 8 mesi e permette di ottenere l’abilitazione nel settore.

Per partecipare al corso è necessario essere in possesso dei requisiti richiesti e superare le prove preliminari. Al termine del percorso, è previsto un test finale da superare con successo.

Per partecipare al TFA Sostegno 2023, è necessario verificare di avere i requisiti richiesti. Una volta che questi ultimi sono presenti nel proprio curriculum vitae, si possono affrontare le prove preliminari.

Ottenere l’abilitazione nel campo è una delle condizioni necessarie per partecipare al concorso nazionale sul sostegno. Quindi, è obbligatoria per conquistare la cattedra a tempo indeterminato e diventare insegnante di sostegno.

 

L’accesso ai corsi di specializzazione

Comprendere come diventare insegnante di sostegno è fondamentale per chi desidera intraprendere questa carriera. Per questo esistono una serie di normative a cui poter fare riferimento.

I criteri e le modalità per il conseguimento della specializzazione si basano Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Lo stesso è forgiato ai sensi degli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010.

In ogni caso, il TFA Sostegno è a numero chiuso. Gli esami iniziali sono sostanzialmente tre:

  • prova preselettiva;
  • prova scritta;
  • prova orale.

La prova preselettiva è formulata sulla base di 60 quesiti. Di questi, 20 sono relativi alle competenze linguistiche sia di comprensione sia di utilizzo della lingua italiana. 

Gli altri 40, invece, si soffermano sulle competenze socio-psico-pedagogiche, didattiche, empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente.

La durata del test è di 2 ore. Il punteggio, invece, si stabilisce in base a 0,5 punti per ogni risposta corretta, 0 punti per ogni risposta non data e 0 punti per ogni risposta errata.

La prova scritta si basa sulle medesime domande. Questa volta, però, le risposte non sono in modalità multipla, ma aperta. In questo modo i candidati possono dare nozioni molto più dettagliate.

Infine, nella prova orale vengono soppesate anche le motivazioni dei singoli candidati. Ciò è importantissimo vista la delicatezza del ruolo che i concorrenti dovranno ricoprire.

 

Chi può fare il corso per diventare insegnante di sostegno

Per diventare insegnate di sostegno, però, ci sono dei criteri specifici. Infatti, non tutti possono aderire alla fase selettiva analizzata in precedenza.

Gli aspiranti docenti del settore devono avere dei titoli ben delineati. Ne parla con dovizia di particolari il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.

Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere una delle seguenti qualifiche:

  • l’abilitazione conseguita con la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria;
  • il diploma magistrale con valore di abilitazione compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico. Inoltre, può essere impiegato anche il diploma sperimentale a indirizzo linguistico. Tali diplomi devono essere stati conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per le scuole secondarie di I e II grado servono altri titoli. Essi devono essere uno tra:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o laurea magistrale a ciclo unico unita ai 24 CFU per la docenza.


Per gli
ITP, infine, è necessario un diploma con accesso a una classe di concorso tecnico-professionale. Questo, però, sarà valido fino al dicembre 2024.

Dopo questa data, però, le cose cambieranno. A deciderlo ci ha pensato il Decreto-Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017.

Successivamente, sarà imprescindibile avere:

  • la laurea di primo livello, ovvero quella triennale, oppure titolo equipollente o equiparato;
  • i 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

 

Qual è lo stipendio di un insegnante di sostegno

Diventare insegnante di sostegno, dunque, richiede un percorso preciso stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Alle università, poi, spetta il compito di mettere in pratica quanto decretato dal governo.

Chiunque desideri partecipare al TFA Sostegno, però, deve essere consapevole di altri fattori. Infatti, lo stipendio di un insegnante di sostegno varia a seconda dell’ordine e grado della scuola in cui lavora.

La cifra media percepita è di € 1.400 al mese, ma può aumentare o diminuire in base agli anni di servizio alle spalle del singolo professore. Per la precisione, gli aumenti vengono elargiti secondo quanto segue:

  • da 0 a 8 anni;
  • da 9 a 14 anni;
  • da 15 a 20 anni;
  • da 21 a 27 anni;
  • da 28 a 34 anni;
  • da 35 in poi.


Si può vedere, inoltre, una certa differenza tra le somme riscosse. Per esempio, nella scuola primaria la mensilità si attesta a
€ 1.360.

In un istituto di scuola secondaria di I grado, invece, si avranno € 1.500 in busta paga. Infine, in una scuola secondaria di II grado, un docente di sostegno percepisce circa € 1.540 al mese. Tutte nozioni indispensabili per quanti vogliano intraprendere questa carriera lavorativa.

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