La formazione degli insegnanti di sostegno è una parte fondamentale dell’educazione speciale. Questo perché gli insegnanti di sostegno sono responsabili dell’istruzione degli studenti con disabilità.
Pertanto, la loro preparazione è essenziale per assicurare che gli alunni ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno. La formazione degli insegnanti di sostegno può essere un processo complesso, ma è indispensabile nella scuola oggi.
Gli insegnanti di sostegno devono essere in grado di riconoscere i segnali di allarme provenienti dalle situazioni in cui operano. Questi segnali indicano se uno studente potrebbe avere urgenza di un intervento mirato.
Inoltre, devono essere in grado di lavorare con altri membri dello staff scolastico. In tale scompartimento ci sono i consulenti speciali, i medici e gli psicologi utili a garantire che gli studenti ricevano un trattamento adeguato.
Inoltre, i professori di sostegno devono essere in grado di creare programmi di apprendimento individualizzati e di creare un ambiente inclusivo. La formazione degli insegnanti di sostegno è, quindi, un elemento essenziale.
La loro presenza permette agli studenti con disabilità ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno anche tra i banchi di scuola.
I docenti di sostegno
Per questo motivo, è fondamentale che i docenti di sostegno abbiano una erudizione adeguata. In questo modo possono fornire un servizio di qualità ai loro studenti.
È evidente che la formazione insegnanti di sostegno sia un elemento vitale per garantire un’istruzione di qualità ai bambini con disabilità. Quindi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha creato un corso specifico per questi professionisti.
Tale formazione mira a fornire loro le competenze necessarie per identificare le esigenze degli studenti. Inoltre, vuole adattare l’educazione in base alle loro abilità.
Ciò avviene anche fornendo loro le risorse e le tecnologie assistenziali necessarie per il loro apprendimento.
I docenti di sostegno devono essere in grado di dotare agli studenti strategie di gestione comportamentale.
Oltre a ciò, devono aiutarli a sviluppare le loro competenze sociali. Il tutto collaborando attivamente con il resto del corpo docente e con la famiglia di origine.
Il Piano Educativo Individualizzato, per esempio, è uno dei progetti che i docenti di sostegno devono implementare. In questo modo possono assicurare un’istruzione di qualità ai loro studenti.
Qual è la formazione insegnanti di sostegno
La formazione degli insegnanti di sostegno è decisa tramite la normativa italiana. In questo caso, viene adoperato il Tirocinio Formativo Attivo Sostegno.
Quest’ultimo è un percorso post-laurea a numero chiuso che ha l’obiettivo di formare gli insegnanti di sostegno. A tracciarne i confini sono stati il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 e il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.
Il TFA Sostegno dura 8 mesi e prevede 60 CFU da conseguire attraverso una parte pratica e una teorica. I crediti formativi sono suddivisi così:
- 36 CFU negli insegnamenti;
- 9 CFU di laboratori;
- 6 CFU di tirocinio diretto;
- 3 CFU di tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
- 3 CFU per la prova finale.
Prima di poter accedervi, però, il partecipante deve superare una fase concorrenziale divisa in due parti. La prima è controllare di possedere i titoli adeguati, mentre le seconda è quella di svolgere delle prove preselettive.
Come accedere al TFA
Per accedere alla formazione insegnanti di sostegno, quindi, i candidati devono avere i giusti titoli. Anche in questo caso bisogna che gli addetti ai lavori volgano il proprio sguardo alla normativa italiana.
I suddetti criteri sono riscontrabili all’interno del Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere uno di questi elementi:
- l’abilitazione all’insegnamento. La stessa deve provenire dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, i candidati possono presentare un analogo titolo estero riconosciuto in Italia;
- il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, ovviamente con valore abilitante. Anche il diploma sperimentale a indirizzo linguistico è adeguato. Infine, è legittimo un analogo titolo preso all’estero e riconosciuto in Italia. Devono, però, tutti essere stati conseguiti entro e non oltre una data precisa, ovvero il 2002.
Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola secondaria di I e II grado, invece, gli aspiranti docenti devono possedere una delle seguenti qualifiche:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
La laurea magistrale e la laurea magistrale a ciclo unico, però, devono avere necessariamente accesso a una specifica classe di concorso.
Infine, quanti detengono questi titoli possono ambire ad aderire alla prove preselettive del TFA Sostegno. Solo il loro superamento porterà i candidati alla partecipazione all’abilitazione sul campo.