L’inclusione scolastica ha dalla propria parte molteplici alleati. Tra di essi compaiono la didattica personalizzata e individualizzata.
Infatti, nella scuola sono presenti svariati tipi di studenti. Tra di essi non si possono non citare gli alunni con BES. Questa sigla indica i Bisogni Educativi Speciali.
Una categoria molto ampia che include non solo i ragazzi e le ragazze con disabilità. Qui si possono inserire anche quanti affrontano quotidianamente problemi sociali, economici e culturali. Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche i detentori dei disturbi evolutivi specifici.
Dunque, la didattica personalizzata e quella individualizzata vanno in soccorso di tutti questi studenti. Ecco perché devono essere comprese da tutti coloro che aspirano a partecipare al TFA Sostegno 2023.
Cosa si intende per didattica personalizzata
La didattica personalizzata e quella individualizzata giocano un ruolo di primo piano in quella che è definita come inclusione scolastica. Quest’ultima ha come obiettivo principale quello di assicurare a tutti gli studenti il diritto all’istruzione.
Tuttavia, ci sono delle differenze tra i due termini. Tali diversità devono essere comprese e messe in pratica da quanti vogliono ambire a diventare docenti di sostegno.
Comunque, la didattica personalizzata e quella individualizzata sono quanto mai necessarie per affrontare le varietà di situazioni che potrebbero venirsi a creare. Per esempio, devono essere adoperate nei confronti degli allievi con DSA, ovvero Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
I due termini, quindi, non vanno in alcun modo confusi tra di loro. La didattica personalizzata, per esempio, ha delle specifiche basi giuridiche. In particolare, essa poggia sulla Legge n. 53 del 28 marzo 2003 e sul Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004.
La sua peculiarità consiste nel adattare l’offerta formativa a un singolo studente. Il docente, pertanto, non deve perdere di vista i divari qualitativi individuali. Così potrà adattare le lezioni a un preciso soggetto.
In questo modo si cerca di esaltare i punti di forza dell’allievo e, allo stesso tempo, di limitarne le lacune culturali. Nella didattica personalizzata, inoltre, l’insegnante può fare largo uso delle metodologie e degli strumenti didattici che ritiene più utili.
Cos’è la didattica individualizzata
La didattica personalizzata e individualizzata sono due aspetti complementari dell’istruzione. Entrambi devono essere impiegati con equilibrio per garantire il miglior apprendimento degli studenti.
La didattica individualizzata mira a migliorare o potenziare le abilità specifiche di ciascun alunno. In questo modo, le attività possono essere svolte durante le fasi di lavoro individuale in classe.
Inoltre, gli allievi possono ingegnarsi per colmare le proprie lacune e migliorare le loro capacità. Ciò è fattibile sia da soli che insieme ai compagni di classe.
In alternativa, gli studenti possono svolgere queste attività in momenti specifici dedicati esclusivamente a loro. In entrambi i casi, l’obiettivo è di fornire un’istruzione specifica che tenga conto delle esigenze esclusive degli studenti.
Le differenze
Con la didattica personalizzata e individualizzata, è importante distinguere le differenze tra le due. Entrambe hanno lo scopo di favorire l’apprendimento degli studenti, ma in modi diversi.
Per assimilare meglio queste difformità, possiamo fare riferimento alle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito, contenute nel Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011.
Secondo queste linee guida, l’intervento individualizzato è calibrato sul singolo studente, anziché sull’intera classe o su un piccolo gruppo. L’intervento diventa personalizzato quando è rivolto ad un particolare discente.
In altre parole, la didattica individualizzata ha obiettivi comuni per l’intera classe. Allo stesso tempo, però, adatta le metodologie in base alle esigenze e alle caratteristiche individuali dei discenti.
La didattica personalizzata, invece, mira a far crescere il potenziale di ogni singolo studente nel modo migliore possibile. Ciò lo si mette in pratica grazie a un approccio che considera strettamente le specificità dell’allievo.
È importante notare come la didattica personalizzata e quella individualizzata siano saldamente legate l’una all’altra. Solo combinando questi due aspetti si può offrire un supporto scolastico completo e adeguato.
In sintesi, l’obiettivo della didattica personalizzata e individualizzata è quello sostenere gli studenti.
Tale obiettivo si raggiunge con gli strumenti per apprendere nel modo più efficace possibile. Bisogna, inoltre, tenere conto delle loro esigenze e delle caratteristiche esclusive.