Per diventare specializzati in sostegno, è necessario seguire l’iter stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale completare il TFA Sostegno. Si tratta di un percorso ben strutturato che deve essere seguito passo dopo passo.
Il Tirocinio Formativo Attivo è un’abilitazione universitaria che può essere intrapresa solo attraverso gli atenei. Per prepararsi al meglio alle prove iniziali, esistono dei corsi preparatori che possono essere di grande aiuto.
Coloro che desiderano conseguire l’abilitazione al sostegno sono attualmente in attesa del bando del TFA Sostegno VIII ciclo. Pertanto, è importante esaminare a fondo questo argomento.
Accesso TFA Sostegno
La normativa italiana è alla base del corso di specializzazione in materia di sostegno. La prima menzione di un insegnante con queste caratteristiche è stata contenuta nell’articolo n. 7 della Legge n. 517 del 4 agosto 1977.
Nel corso del tempo, però, le cose sono molto cambiate. Infatti, è stato creato il Tirocinio Formativo Attivo che serve a formare gli specializzati sostegno.
Il nome di questo programma di studi riassume perfettamente la sua essenza: un percorso preparatorio che si estende sia nell’ambito teorico che in quello pratico. Esso è offerto da università accreditate in tutta Italia.
Per poter accedere a questo programma, i candidati devono superare alcune prove di ammissione. A queste ultime, però, possono aderirvi solo quanti abbiano i giusti requisiti.
Anche qui, le regole del gioco sono riscontrabili nella normativa italiana. Infatti, i suddetti parametri sono menzionati nel Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Le differenze provengono dall’ordine e grado della scuola di riferimento.
Coloro che vogliono diventare specializzati sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria devono avere uno di questi titoli:
- l’abilitazione all’insegnamento. Questo può scaturire dalla laurea in Scienze della Formazione Primaria o da un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- il diploma magistrale o un analogo titolo preso all’estero e accreditato in Italia. Entrambi, però, devono essere stati conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per la scuola secondaria di I e II grado, invece, si devono avere una di queste qualifiche:
- la laurea magistrale o a ciclo unico che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso unita ai 24 CFU per l’insegnamento;
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso.
Accesso diretto
Alcuni soggetti possono associarsi all’anno formativo del TFA Sostegno senza dover affrontare le prove preselettive. In questo caso si parla di accesso diretto. Una situazione particolare che deve essere conosciuta dagli aspiranti specializzati sostegno.
A stabilirne le regole è il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Infatti, nell’articolo n. 4, comma n. 4 si parla di ammessi in soprannumero.
Con tale dicitura si intendono coloro che, nei precedenti cicli di specializzazione sul sostegno:
- abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
Prove preselettive per diventare specializzati sostegno
Chiariti i requisiti d’ingresso, gli aspiranti specializzati sostegno devono sostenere le prove preliminari al TFA.
Le nozioni in merito sono fornite dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Quest’ultimo si configura ai sensi degli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. I candidati devono affrontare:
- una prova preselettiva;
- una prova scritta;
- una prova orale.
Questi esami si soffermano su:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Coloro che riusciranno a superare questa fase selettiva potranno finalmente intraprendere il vero e proprio Tirocinio Formativo Attivo. Un anno formativo della durata di 8 mesi in cui raggiungere 60 CFU.
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