Concorso docenti precari, incontro tra Anief e MIM

Concorso docenti precari, incontro tra Anief e MIM

Concorso docenti precariIl sistema di reclutamento dei docenti in Italia sta per subire una grande svolta nell’ambito degli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di ben tre bandi di concorso docenti entro il 2024, al fine di raggiungere almeno in parte l’obiettivo di 70mila immissioni di docenti in ruolo. Cosa che potrebbe, tuttavia, slittare al 2025.

 

Il primo concorso sarà riservato ai docenti precari con almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni. Tale concorso dovrebbe svolgersi in una forma veloce e semplificata. Gli altri due saranno, invece, ordinari nel rispetto dell’ultima riforma scolastica che punta a concorsi docenti con cadenza annuale. Anche in questi due importanti appuntamenti, tuttavia, ci sarà grande attenzione per i docenti precari nell’ottica di una necessaria stabilizzazione.

 

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A chi è destinato il Concorso?

Il concorso docenti precari è riservato agli aspiranti insegnanti che abbiano maturato 3 anni di servizio, di cui almeno uno specifico, oppure 24 CFU. Il concorso riguarderà esclusivamente i posti comuni, mentre per i posti di sostegno si attingerà dalle GPS I fascia. 

 

Seppure lo stesso sarà bandito nei prossimi mesi, tuttavia, considerati gli inevitabili tempi di svolgimento, sarà verosimilmente utilizzato per le assunzioni dell’anno scolastico 2024/2025.

 

Concorso docenti precari, incontro tra Anief e MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha incontrato una delegazione del sindacato ANIEF per discutere delle novità relative al reclutamento. Secondo quanto emerso, i requisiti per partecipare al concorso sarebbero alternativi, ossia 24 CFU oppure almeno 3 anni di servizio.

 

Per le immissioni in ruolo, si attingerà inoltre dalle graduatorie dei concorsi ordinari vigenti, potendo assumere anche gli idonei (anche oltre i posti messi a bando). Per quanto riguarda le graduatorie del concorso straordinario BIS, da queste si attingerà solo nei limiti degli eventuali posti messi a bando, potendo esserci scorrimenti solo nel caso di eventuali rinunce.

 

Il decreto Milleproroghe ha previsto la possibilità di scorrimento della graduatoria nel caso di eventuali rinunce, ma sempre entro i limiti dei posti messi a bando e solo se ciò avviene prima della pubblicazione delle graduatorie relative al concorso pubblico previsto nell’ambito della nuova riforma del reclutamento (Decreto Legge 36/2022 convertito nella Legge 79/2022).

 

Il nuovo sistema di reclutamento dei docenti, con i suoi tre bandi di concorso, rappresenta un importante passo avanti per il miglioramento della qualità dell’insegnamento e per una maggiore stabilità ai docenti precari. 

 

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