Le sfide nell’ambito scolastico possono presentarsi in diverse forme. Ciò include la presenza di studenti con disabilità e altri disturbi. Infatti, bisogna chiedersi: che cos’è l’ADHD?
Tale termine è l’acronimo di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Comprendere appieno cos’è l’ADHD è fondamentale per affrontarlo in modo adeguato.
L’ADHD è un disturbo neurobiologico che colpisce principalmente i bambini, ma può persistere anche in età adulta. Si caratterizza per l’incapacità di mantenere l’attenzione, l’iperattività e l’impulsività.
Queste difficoltà possono influire negativamente sul rendimento scolastico e sulla vita quotidiana degli individui affetti. Quindi, per garantire un’educazione inclusiva si fa ricorso alla figura del docente di sostegno.
Il suddetto insegnante specializzato si dedica all’assistenza degli alunni con disabilità e con svantaggio scolastico. Egli offre loro un supporto personalizzato e individualizzato.
Il ruolo del docente di sostegno è quello di favorire lo sviluppo delle capacità cognitive, sociali e motorie dei discenti con disabilità. Così possono partecipare pienamente alla vita scolastica.
Cos’è l’ADHD
Che cos’è l’ADHD? Per rispondere è importante esaminare i suoi sintomi e avere una chiara comprensione di questa condizione. L’ADHD è l’abbreviazione di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
Le avvisaglie dell’ADHD possono essere molteplici e si manifestano principalmente durante l’infanzia, ma possono persistere anche in età adulta. È fondamentale che i docenti di sostegno siano in grado di applicare le proprie competenze sin dall’inizio.
Nel contesto scolastico, è compito cruciale della scuola analizzare attentamente le diverse situazioni che si presentano. I professori hanno la capacità di distinguere i comportamenti dei loro alunni e individuare quelli che possono essere associati all’ADHD.
La presenza di difficoltà nell’attenzione, iperattività e impulsività può suggerire la presenza di questo disturbo. I bambini con ADHD possono avere complessità a concentrarsi sulle attività scolastiche, a seguire le istruzioni e a completare i compiti.
Inoltre, presentano ostacoli nel:
- selezionare le informazioni basilari per eseguire un determinato compito loro assegnato. Allo stesso modo non riescono a mantenere alta la concentrazione per il tempo necessario allo consegna del lavoro;
- resistere ai pensieri divaganti o, comunque, alle fonti di disattenzione dell’ambiente in cui si trovano;
- rispettare le regole loro imposte;
- controllare le azioni complesse e portarle al termine;
- regolare il proprio comportamento troppo irrequieto e iperattivo;
- memorizzare le informazioni a lungo termine.
Il compito dei docenti
Ci sono altri argomenti da snocciolare al riguardo di che cos’è l’ADHD. L’insegnante di sostegno riveste un ruolo fondamentale nell’assicurare il diritto allo studio, un principio sancito dalla Costituzione italiana.
Questo professionista si impegna a implementare strategie didattiche adeguate a ciascun caso specifico. Il tutto al fine di favorire l’inclusione e il successo educativo degli studenti con ADHD.
Secondo quanto stabilito dalla Nota Ministeriale prot. 1395 del 20 marzo 2012, per tali alunni bisogna adottare un Piano Didattico Personalizzato. Il PDP rappresenta uno strumento di supporto che consente di individuare le specifiche esigenze degli studenti con ADHD.
Al medesimo tempo permette di progettare interventi personalizzati per favorire il loro apprendimento e sviluppo. Il PDP prevede al proprio interno:
- i dati anagrafici dell’alunno;
- la tipologia di disturbo;
- le attività didattiche individualizzate;
- le attività didattiche personalizzate;
- gli strumenti compensativi utilizzati;
- le misure dispensative adottate;
- le forme di verifica e valutazione personalizzate.
In conclusione, il disturbo dell’ADHD rappresenta una sfida significativa. La scuola può svolgere un ruolo chiave nell’aiutare questi studenti a realizzare il loro pieno potenziale.
Grazie all’importante figura del docente di sostegno e all’adozione di strumenti come il PDP, è possibile garantire un’istruzione inclusiva e personalizzata.
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