Il Senato approva il Decreto PA2: Cosa cambia per la Scuola

Il Senato approva il Decreto PA2-Cosa cambia per la Scuola

Il Senato approva il Decreto PA2. Cosa cambia per la ScuolaIl Senato ha dato il suo via libera al voto di fiducia sul DDL n. 747, che riguarda la conversione in legge, con alcune modifiche, del decreto-legge n. 44 del 22 aprile 2023. Questo decreto, noto come Decreto PA2 o PA-bis, mira ad adottare misure urgenti per potenziare la capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.

 

La votazione ha visto 103 voti favorevoli e 72 contrari, con una sola astensione. Il testo non ha subito alcuna modifica rispetto alla versione approvata la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri.

 

Tra le innovazioni introdotte nel settore dell’istruzione (art. 17), spiccano misure significative volte a migliorare l’efficienza e la qualità del sistema scolastico italiano.

 

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Decreto Legge PA2: ecco le novità per i concorsi scuola

Il Decreto legge PA2 introduce importanti modifiche alla struttura dei concorsi per l’assunzione dei docenti. Durante l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tali concorsi subiranno semplificazioni attraverso l’adozione di prove scritte informatizzate.

 

In particolare, verrà introdotta una prova scritta a risposte multiple comune a tutte le classi di concorso. Questa prova avrà il compito di valutare le conoscenze e le competenze dei candidati nei settori pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, nonché informatico e linguistico (inglese).

 

Dopo la fase di attuazione del PNRR, si potrà invece passare a una prova scritta a risposta aperta.

 

La prova orale subirà significative modifiche e mirerà a valutare in modo approfondito le competenze e le conoscenze specifiche del candidato. Sarà focalizzata sulla materia della classe di concorso o sulla tipologia di posto per cui si concorre. Saranno presi in considerazione anche le abilità didattiche e l’eccellenza nell’arte dell’insegnamento, tramite l’utilizzo di un apposito test di valutazione.

 

Decreto PA2: le Graduatorie del Concorso ordinario 2020 diventano ad esaurimento

Il Decreto Pubblica Amministrazione bis porta con sé significativi cambiamenti per le Graduatorie del Concorso ordinario 2020. Queste graduatorie saranno trasformate in Graduatorie ad esaurimento, come previsto dal comma 2 dell’articolo 17 del decreto PA.

 

Secondo il provvedimento, tali graduatorie saranno prorogate fino a quando tutte le posizioni non saranno state coperte. A partire dall’anno scolastico 2024/2025, saranno utilizzate esclusivamente per coprire le posizioni rimanenti rispetto agli obiettivi stabiliti dal PNRR.

 

Tuttavia, è importante sottolineare che questa disposizione non si applica ai concorsi indetti successivamente all’entrata in vigore del provvedimento.

 

Vincitori dei concorsi: pari opportunità

Il Decreto legge PA2 apporta modifiche anche a una disposizione che riguarda i docenti vincitori del concorso ordinario senza abilitazione. In base alla precedente disposizione, essi venivano inseriti in coda alla graduatoria rispetto ai candidati abilitati, i quali avevano priorità nelle assunzioni.

 

Tuttavia, con l’entrata in vigore del nuovo decreto, tale disposizione viene eliminata, garantendo pari opportunità a tutti i vincitori del concorso ordinario.

 

Decreto PA2: 60 CFU

Il decreto PA bis interverrà, inoltre, anche sul percorso di formazione iniziale degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, sarà consentito svolgere i corsi universitari e accademici di formazione iniziale in modalità telematica sincrona. Questa modalità potrà coprire fino al 50% della durata totale del percorso, rispetto al 20% attualmente previsto.

 

Tuttavia, è importante evidenziare che questa disposizione non si applica alle attività di tirocinio e di laboratorio, le quali dovranno essere necessariamente svolte in presenza.

 

Docenti ingabbiati

Importanti novità si profilano per i docenti comunemente noti come “ingabbiati”. Il decreto PA2 prevede l’eliminazione del comma 3, che faceva riferimento al decreto legislativo del 13 aprile 2017 e stabiliva un limite numerico per i docenti abilitati.

 

Questa modifica comporta la scomparsa del legame tra il fabbisogno di insegnanti e il numero di cattedre disponibili, consentendo una maggiore flessibilità senza limitazioni quantitative.

 

Seconda abilitazione

Un’altra innovazione prevista dal decreto PA2 riguarda i docenti che già possiedono un’abilitazione per una determinata classe di concorso o grado di istruzione. Nonché coloro che sono specializzati nel sostegno.

 

Questi insegnanti avranno la possibilità di ottenere un’abilitazione in altre classi di concorso o gradi di istruzione attraverso l’acquisizione di 30 CFU/CFA nel percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Di questi, 20 CFU/CFA saranno dedicati alle metodologie e alle tecnologie didattiche applicate alla disciplina di riferimento.

 

Inoltre, è stata eliminata ogni menzione all’obbligo di conseguire almeno 10 CFU/CFA tramite tirocinio diretto.

 

Naturalmente, tali percorsi potranno essere seguiti anche in modalità telematica sincrona.

 

Decreto PA2, percorso di abilitazione e prova finale

Il Decreto legge PA2 introduce una disposizione secondo cui la prova finale del percorso universitario e accademico di abilitazione può essere affrontata al massimo due volte

 

Nel caso in cui un candidato non superi la prova per la seconda volta, sarà cancellato dalla graduatoria del concorso corrispondente. Questa misura è finalizzata ad assicurare che i docenti che completano il percorso di abilitazione dimostrino un adeguato livello di competenza professionale.

 

Il Decreto PA2: gli ITP 

Il Decreto legge PA2 apporta chiarimenti in merito alle disposizioni riguardanti i requisiti per i concorsi destinati agli Insegnanti tecnico pratici (ITP).

 

In particolare, per i concorsi indetti fino al 31 dicembre 2024 rimangono validi i titoli di accesso attualmente in vigore, ossia i diplomi individuati dal DPR 19/2016. Ciò significa che i candidati che possiedono tali diplomi possono partecipare ai concorsi senza dover soddisfare i nuovi requisiti introdotti successivamente.

 

A partire dal 31 dicembre 2024, invece, i nuovi requisiti stabiliti dall’articolo 5, comma 2 del D.lgs 59/2017 saranno applicati anche ai concorsi per gli ITP. Questa disposizione implica che i candidati che intendono partecipare ai concorsi banditi dopo tale data dovranno soddisfare i requisiti stabiliti nel nuovo decreto legislativo.

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