Il Concorso straordinario ter, riservato ai precari, è atteso nei prossimi mesi, alimentando l’attesa e la speranza tra gli aspiranti insegnanti. Ogni giorno potrebbe rappresentare l’occasione propizia per la tanto attesa pubblicazione del bando. Inizialmente, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva pianificato di avviare le prove durante il periodo estivo. Con l’obiettivo di completare le immissioni in ruolo dei vincitori entro settembre, in vista del nuovo anno scolastico 2023-2024.
Tuttavia, la situazione si fa più complessa a causa dei ritardi accumulati nel corso degli ultimi mesi. È molto probabile che le tempistiche originariamente previste non saranno rispettate. E che ci si dovrà orientare verso un rinvio, con l’autunno che appare come il momento più verosimile per lo svolgimento delle selezioni.
Tale slittamento avrà inevitabilmente ripercussioni anche sulle 35.000 nuove assunzioni di docenti, che dovranno essere adeguatamente riorganizzate per l’anno scolastico 2024-2025.
Nonostante questi rallentamenti, una prima buona notizia arriva dall’approvazione del Decreto PA bis, che fornisce indicazioni chiare sulle modalità di selezione per i candidati docenti.
Tale provvedimento offre elementi sufficienti per consentire ai potenziali partecipanti di iniziare a prepararsi in modo adeguato, puntando sulla qualità della preparazione e sulla conoscenza dei requisiti richiesti.
Concorso straordinario 2023 cosa studiare. Le prove e gli ambiti dei quiz della prova scritta
Il concorso prevede la partecipazione dei docenti precari con almeno 36 mesi di servizio e degli aspiranti docenti in possesso di 24 CFU:
Requisiti | Descrizione |
Esperienza lavorativa | 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni nelle scuole statali, di cui almeno 1 anno nella specifica classe di concorso per cui si partecipa. |
Crediti Formativi Universitari (CFU) | 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2023. |
Concorso straordinario 2023 cosa studiare? I candidati al concorso dovranno prepararsi per affrontare due diverse prove, ciascuna volta a valutare le competenze e le conoscenze degli aspiranti insegnanti.
La prima prova sarà una verifica scritta a risposta multipla, comune a tutte le classi di concorso. Questa prova mirerà a valutare le conoscenze dei candidati in diversi ambiti, tra cui:
– Pedagogia;
– Psicopedagogia
– Metodologia didattica
– Informatica
– Lingua straniera (inglese, con un livello di competenza almeno B2)
La seconda prova da superare sarà di natura orale. Una commissione di valutatori sarà incaricata di valutare le competenze e le conoscenze dell’aspirante insegnante nella disciplina specifica della classe di concorso e nella tipologia di posto richiesto.
Oltre a valutare le competenze didattiche, l’obiettivo di questa prova sarà quello di valutare l’abilità di insegnamento degli aspiranti. Non è esclusa la possibilità che possa essere previsto anche un ulteriore test specifico per completare l’assessment dei candidati.