Il Concorso straordinario ter del 2023 continua a suscitare grande interesse e discussioni riguardo ai suoi requisiti e alle classi di concorso coinvolte. Mentre si attendono comunicazioni ufficiali da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), l’estate scolastica è caratterizzata da numerose speculazioni sul tema.
L’annuncio di questa procedura concorsuale è stato dato il 6 aprile attraverso una nota stampa del MIM. Generando un forte interesse sia tra coloro che aspirano a diventare docenti, sia tra le organizzazioni sindacali.
Secondo quanto dichiarato nella nota, si prevedeva che il bando del concorso fosse pubblicato entro la fine di giugno. E i vincitori, che avrebbero occupato circa 35.000 nuovi posti di insegnante, sarebbero stati immessi in ruolo entro settembre. Giusto in tempo per l’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.
Inoltre, la nota stampa ha specificato i requisiti di accesso al concorso, che richiedono:
- almeno 3 anni di servizio (con uno specifico nella classe di concorso per cui si presenta la candidatura) negli ultimi 5 anni;
- oppure il possesso di 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
Tuttavia, non è stata fornita alcuna informazione sulle classi di concorso coinvolte, sulle scuole interessate o sulla tipologia di posti disponibili. Resta quindi ancora da scoprire quali saranno le specifiche caratteristiche di questo concorso e quali classi di concorso saranno coinvolte nella procedura.
Concorso straordinario classi di concorso
Il Concorso straordinario ter del 2023 suscita interrogativi sul suo campo di applicazione: coinvolgerà tutte le classi di concorso o solamente quelle con posti esauriti e carenze di personale?
Le opinioni sulla questione sono state molteplici e contrastanti nelle settimane recenti. Tuttavia, Chiara Cozzetto, segretaria nazionale di Anief, sembra avere chiarezza in merito. Secondo le sue parole, “Lo straordinario ter prevede un decreto autorizzatorio con specifici numeri. Non sarà esteso a tutte le classi di concorso, ma si concentrerà su quelle in cui è evidente la mancanza di personale abilitato”.
La sindacalista ha aggiunto che molte classi di concorso saranno coinvolte, ma non necessariamente tutte.
Questa impostazione sembra corrispondere alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, che hanno sollecitato il MIM a evitare una distribuzione indiscriminata del concorso. Al contrario, si auspica che si tenga conto delle altre graduatorie capienti e della reale disponibilità di posti.
Questo approccio, se attuato, potrebbe garantire una gestione mirata del concorso, focalizzandosi sulle classi di concorso effettivamente in difficoltà. E utilizzando in modo oculato le risorse disponibili.
Requisiti del Concorso straordinario ter 2023
Analizziamo ora i requisiti del Concorso straordinario ter 2023, basandoci sulle scarse informazioni finora fornite dal Ministero dell’Istruzione e del Merito:
- almeno 3 anni nel servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni;
- possesso di 24 CFU (acquisiti entro il 31 ottobre 2022).
Inoltre, sarà richiesto il titolo di studio di accesso alla classe di concorso, che corrisponde a una laurea magistrale. Tuttavia, per gli Insegnanti tecnico pratici (ITP), sarà sufficiente il possesso del diploma.
È importante precisare che solo il servizio svolto presso le scuole statali sarà considerato valido. Nonostante il Ministro Valditara avesse manifestato l’intenzione di estenderlo anche al servizio svolto nelle scuole paritarie.
Riguardo alle classi di concorso coinvolte abbiamo già detto nel paragrafo precedente. Mentre è necessario chiarire che il Concorso straordinario ter riguarderà esclusivamente i posti comuni. Tuttavia, potrebbe essere esteso a tutte le tipologie di scuola, come l’Infanzia, la Primaria e la Secondaria di primo e secondo grado. Alcuni sostengono, però, che potrebbe essere limitato alla sola scuola Secondaria.
Tuttavia, per avere conferme e dettagli precisi, sarà necessario attendere la pubblicazione ufficiale del bando da parte del MIM, prevista entro l’estate.
