Concorsi docenti 2023, due bandi per la Secondaria

Concorsi docenti 2023-due bandi per la Secondaria

Concorsi docenti 2023, due bandi per la SecondariaNella mattinata odierna è stata presentata ai sindacati la bozza delle disposizioni riguardanti i concorsi docenti 2023 per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado. Tanto per i posti comuni, quanto per quelli di sostegno. La bozza fornisce un’esaustiva descrizione delle norme che saranno applicate nei futuri concorsi, delineando le modalità di partecipazione e i requisiti necessari per accedervi.

 

I concorsi saranno indetti annualmente su base regionale, coinvolgendo i posti vacanti e disponibili nell’anno scolastico successivo. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito informazioni di fondamentale importanza riguardanti i decreti ministeriali che costituiranno il regolamento per i prossimi concorsi

 

Questi testi sono ora in attesa di approvazione da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). L’organo competente per la valutazione e l’approvazione delle disposizioni riguardanti il settore dell’istruzione.

 

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Concorsi docenti 2023: i requisiti di accesso

Per poter partecipare al concorso, i candidati dovranno soddisfare i requisiti di accesso entro la data di scadenza per la presentazione della domanda.

 

Fino al 31 dicembre 2024, gli insegnanti tecnico-pratici (ITP) avranno la possibilità di partecipare ai concorsi presentando unicamente il diploma di scuola secondaria di secondo grado.

 

Inoltre, fino alla medesima data, potranno partecipare al concorso anche coloro che abbiano completato almeno 30 CFU/CFA (Crediti Formativi Universitari/Articolazioni) del percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Saranno, altresì, ammessi coloro che abbiano conseguito i 24 CFU/CFA entro il 31 ottobre 2022, secondo quanto stabilito dal DM 616/2017.

 

Saranno considerati idonei anche i docenti che abbiano prestato servizio nella scuola statale per almeno 3 anni negli ultimi 5 anni. Di cui almeno uno specifico nella classe di concorso a cui si intende partecipare.

 

Requisiti posti di sostegno 

Per quanto riguarda i posti di sostegno, sarà necessario possedere il titolo di specializzazione specifico. Oppure un analogo titolo di specializzazione sul sostegno ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia in conformità alla normativa vigente.

 

Saranno ammessi con riserva anche coloro che abbiano conseguito all’estero i titoli richiesti, ma abbiano comunque presentato la domanda di riconoscimento corrispondente entro il termine stabilito per la partecipazione al concorso. Tale disposizione permette di considerare l’idoneità dei candidati in attesa della definizione del riconoscimento del titolo secondo le disposizioni normative vigenti.

 

Concorsi docenti 2023: in arrivo due concorsi

I primi due concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado saranno presto banditi. E saranno definiti requisiti specifici sia per i posti comuni che per i posti di sostegno. Al fine di garantire una selezione adeguata e coerente con le esigenze del sistema scolastico.

 

Primo concorso: requisiti di accesso

Per partecipare ai concorsi docenti, i requisiti di accesso per i posti comuni includono:

 

  • Laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;

 

  • Diploma per gli ITP;

 

  • 3 anni di servizio nella scuola statale negli ultimi 5 anni, di cui almeno uno specifico per la classe di concorso;

 

  • Laurea e conseguimento di almeno 24 CFU/CFA.

 

Invece, per i posti di sostegno è richiesto:

 

  • il possesso del titolo di specializzazione specifico o di un analogo titolo riconosciuto in Italia, anche in attesa di riconoscimento.

 

È, tuttavia, importante sottolineare che i candidati che superano le prove del concorso dovranno successivamente conseguire i CFU/CFA mancanti per ottenere l’abilitazione. Sarà, pertanto, previsto un percorso di formazione integrativa per completare la preparazione dei vincitori del concorso.

 

Secondo concorso

Una volta attivati i percorsi universitari che prevedono l’acquisizione di 30/60 CFU (Crediti Formativi Universitari), il Ministero dell’Istruzione e del Merito potrà procedere con l’indizione di un secondo concorso nella fase straordinaria.

 

I candidati avranno la possibilità di partecipare al concorso anche con la riserva di conseguire il titolo di accesso richiesto. L’importante sarà essere iscritti al percorso universitario e accademico finalizzato all’acquisizione dei 30 CFU/CFA entro il termine previsto per la presentazione delle istanze di partecipazione alla procedura concorsuale.

 

Il concorso ordinario a regime

Una volta che la situazione dei concorsi straordinari sarà stata stabilizzata, verrà avviato il concorso ordinario a regime. Per partecipare a questo concorso, i candidati dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

 

  • possesso di una laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, un diploma AFAM di II livello o un titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso attualmente in vigore, oppure un titolo analogo ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia;

 

  • abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso per la quale si intende partecipare.

 

Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare al concorso per titoli ed esami anche per coloro che abbiano svolto un servizio di almeno 3 anni scolastici, anche non continuativi, presso istituzioni scolastiche statali nei 5 anni precedenti al termine per la presentazione delle domande. È, però, necessario che almeno uno di questi anni di servizio sia stato svolto nella specifica classe di concorso per la quale si concorre.

 

Concorsi docenti 2023: le prove scritte e orali

Il concorso prevede una serie di prove che includono una fase scritta, una fase orale e la valutazione dei titoli presentati dai candidati.

 

La prova scritta sarà effettuata su supporto informatico (computer based) e avrà una durata complessiva di 100 minuti. Consisterà in un totale di 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati in diverse aree, tra cui pedagogia, psicopedagogia, didattica, metodologia, lingua inglese (livello B2) e competenze digitali.

 

Nel dettaglio, per i posti comuni saranno proposti 40 quesiti suddivisi come segue:

 

  • 10 quesiti di pedagogia;

 

  • 10 quesiti di psicopedagogia, compresi gli aspetti legati all’inclusione;

 

  • 20 quesiti di metodologia didattica, compresi gli aspetti relativi alla valutazione.

 

Per i posti di sostegno, invece, saranno presenti 40 quesiti che riguarderanno le metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità. Al fine di valutare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione degli alunni con disabilità nell’ambiente scolastico.

 

Sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno anche 5 quesiti in ambito linguistico (inglese livello B2) e 5 quesiti sulle competenze digitali.

 

La prova orale, invece, sarà finalizzata a valutare le conoscenze specifiche del candidato nella disciplina della classe di concorso, le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Inoltre, durante la prova orale sarà previsto anche un test didattico specifico, consistente in una simulazione di lezione.

 

Graduatoria di merito

La valutazione delle prove del concorso avverrà mediante l’attribuzione di un punteggio, con il requisito minimo per superare ciascuna prova fissato a 70 punti su un massimo di 100. Nel complesso, sarà possibile ottenere un punteggio massimo di 250 punti, suddivisi in 100 punti per la prova scritta, 100 punti per la prova orale e 50 punti per la valutazione dei titoli presentati dai candidati.

 

La graduatoria di merito sarà compilata considerando la somma dei punteggi ottenuti nelle diverse prove e nella valutazione dei titoli. Saranno inclusi nella graduatoria solo i vincitori, ossia coloro che hanno superato tutte le prove e si collocano nel numero dei posti messi a concorso.

 

In caso di rinunce da parte dei vincitori, la graduatoria potrà essere integrata per coprire i posti rimasti disponibili. È prevista anche una riserva del 30% dei posti per i docenti che, entro la data di presentazione della domanda, possono vantare almeno 3 anni di servizio negli ultimi 10 anni, anche non continuativi, svolti nella scuola statale, di cui almeno uno specifico nella classe di concorso di riferimento.

 

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