Decise oltre 62 mila assunzioni a tempo indeterminato nella scuola

62 mila assunzioni

62 mila assunzioni a tempo indeterminato Nel mondo dell’istruzione, si stanno verificando importanti cambiamenti. Uno di questi è da riscontrarsi nell’approvazione del Consiglio dei ministeri per oltre 62 mila assunzioni a tempo indeterminato.

Questa notizia è motivo di gioia per tutti gli aspiranti lavoratori nel settore della scuola italiana. Ora, si è in attesa del Decreto del Presidente della Repubblica per ratificare definitivamente questa decisione.

Le assunzioni riguarderanno non solo i candidati alla docenza, ma coinvolgeranno anche gli altri operatori del settore. Si parla, dunque, di dirigenti scolastici, personale ATA, personale educativo e insegnanti di religione.

Tale azione mira a migliorare gli istituti di istruzione di varia natura. Per garantire una distribuzione equa delle nuove posizioni, è previsto un preciso schema che sarà reso noto a breve.

 

Oltre 62 mila assunzioni a tempo indeterminato per la scuola

Giuseppe Valditara, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha annunciato una notizia di rilievo attraverso una nota ufficiale. Egli ha comunicato che sono state decise più di 62 mila assunzioni a tempo indeterminato nel settore scolastico.

Secondo quanto riportato da ANSA, i posti disponibili sono stati suddivisi nel seguente modo:

  • 52 unità di personale educativo-PED;
  • 50.807 unità di personale docente, di cui 32.784 per i posti comuni e 18.023 per i posti di sostegno;
  • 419 unità di insegnanti di religione cattolica;
  • 10.913 unità di personale assistenti tecnico ausiliari-ATA;
  • 280 unità di dirigenti scolastici.

 

Questi numeri indicano un’importante opportunità. La stessa è rivolta a coloro che desiderano intraprendere una carriera nel mondo dell’istruzione. 

Infatti, li incoraggiano a prepararsi al meglio per ottenere un posto a tempo indeterminato.

Inoltre, il Ministro Valditara ha precisato, tramite le proprie parole, ha precisato anche un’ulteriore elemento della questione trattata:

«Si tratta di un significativo passaggio per il sistema nazionale d’istruzione e formazione, importante per la funzionalità della scuola italiana e per la riduzione del precariato. Al numero di 50.807 si aggiungeranno 30.000 posti per il prossimo concorso PNRR, programmato per settembre, al fine di realizzare nei prossimi anni il target finale di 70.000».

 

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