Giovannini (Gilda): nuove assunzioni docenti 2023. Il Concorso straordinario ter

nuove assunzioni docenti-2023

nuove assunzioni docenti 2023Le prospettive per le nuove assunzioni docenti 2023 stanno attirando l’attenzione di tutto il mondo dell’istruzione. Le decisioni riguardanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti avranno un impatto significativo sul futuro lavorativo di numerosi aspiranti insegnanti.

 

Al momento, però, l’attenzione è focalizzata sul tanto discusso Concorso Straordinario ter 2023, annunciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Secondo quanto dichiarato dal Ministro Giuseppe Valditara, il bando dovrebbe essere pubblicato prima dell’estate. Mentre i requisiti richiesti saranno: 

 

  • 36 mesi di servizio; 

 

  • o il possesso dei 24 CFU. 

 

Al riguardo è intervenuta anche la responsabile nazionale dei precari della Gilda-Unams, Patrizia Giovannini, che ha condiviso le sue opinioni e riflessioni su questo argomento di grande rilevanza.

 

Nuove assunzioni docenti 2023 e Concorso straordinario ter. Giovannini: “Assunzioni insufficienti” 

Riguardo al Concorso Straordinario ter e alle sue implicazioni, Giovannini ha sottolineato l’importanza di qualsiasi forma di reclutamento che rappresenti un passo avanti per la categoria dei precari. Tuttavia, ha evidenziato come le previste 35.000 assunzioni siano ancora insufficienti per soddisfare le reali esigenze del mondo scolastico.

 

Inoltre, Giovannini ha sollevato il problema dei pensionamenti e della diminuzione delle nascite. Richiamando l’attenzione sulla necessità di dati precisi da parte del Ministero riguardo al numero di posti vacanti a seguito dei pensionamenti e delle iscrizioni. Nonché sul calo delle classi a livello nazionale.

 

La responsabile nazionale dei precari della Gilda-Unams ha altresì rilevato la complessità della situazione attuale, evidenziando che i concorsi precedenti, sia ordinari che straordinari, non sono ancora stati conclusi. Ha fatto notare come il concorso straordinario bis abbia assorbito i posti originariamente previsti per l’edizione straordinaria del 2020, creando una serie di complicazioni e ritardi nel processo di reclutamento.

 

Il disappunto della Gilda-Unams

“Il concorso straordinario bis – ha evidenziato Giovannini (Gilda-Unams) – si sarebbe dovuto concludere entro agosto. Ma la maggior parte delle assunzioni è stata effettuata solo tra dicembre e gennaio, mettendo a rischio il rispetto dei 120 giorni utili per l’anno di prova. Questa situazione ha avuto conseguenze negative sulla continuità didattica e sugli studenti coinvolti. Mi chiedo, quindi, che senso abbia organizzare un nuovo concorso in tale contesto”.

 

La responsabile dei precari ha anche sottolineato la necessità di una valutazione accurata delle classi di concorso nelle GaE (Graduatorie ad Esaurimento) e nelle GM (Graduatorie di Merito) per determinare quali sono effettivamente esauste. Ed ha, inoltre, proposto di utilizzare le graduatorie già disponibili, assumendo insegnanti per l’anno corrente non solo per le posizioni di sostegno, ma anche per quelle del posto comune.

 

Nuove assunzioni docenti 2023: immissioni in ruolo a settembre?

Quanto alle prospettive di assunzione a settembre tramite il Concorso Straordinario ter del 2023, Giovannini ha espresso scetticismo. Ed ha sottolineato come nemmeno il concorso straordinario bis sia riuscito a effettuare le immissioni in ruolo entro il mese di settembre. 

 

La stessa ha, inoltre, evidenziato come i candidati hanno pagato una tassa d’iscrizione di 128 euro, che avrebbe dovuto coprire le spese delle commissioni, evitando così le loro dimissioni. 

 

Tuttavia, ha rivelato che le commissioni non sono state retribuite adeguatamente e che i docenti che ne fanno parte non sono stati esentati dal servizio, il che ha portato molti membri delle commissioni a dimettersi durante il processo di selezione. “Questo – ha polemizzato – ha causato ritardi significativi nei concorsi e ha compromesso la qualità e l’efficacia del processo di valutazione”.

 

Giovannini: “Ok all’abolizione dei test a risposta multipla”

Per quanto riguarda la modalità di valutazione, Giovannini ha confermato la bontà dell’abolizione dei test a risposta multipla, dopo l’esperienza negativa durante l’ultimo concorso ordinario. 

 

In particolare, ha osservato: “Con le risposte aperte la valutazione diventerebbe discrezionale. Ecco perché ritengo che le commissioni debbano essere composte da docenti qualificati, selezionati, retribuiti e con un’esenzione dal servizio. Senza un controllo adeguato sulle commissioni e sul loro lavoro, i concorsi non possono funzionare correttamente”. 

 

Nuove assunzioni docenti 2023. Giovannini e i posti in deroga su Sostegno 

Patrizia Giovannini (Gilda-Unams) ha affrontato anche il tema del sostegno, evidenziando la carenza di insegnanti specializzati in questa area. 

 

“Attualmente – ha affermato – due terzi dei posti nel sostegno sono coperti da deroga. Gli studenti con disabilità hanno bisogno di continuità, ancor più degli altri. È giusto continuare ad assumere insegnanti dalle prime fasce delle GPS, soprattutto considerando che questi docenti specializzati hanno già superato una selezione attraverso il TFA”.

 

La stessa ha, infine, concluso: “Abbiamo anche pensato a una possibile apertura generale del TFA. Ma se ciò non fosse fattibile per le università, almeno si potrebbe cercare di aumentare il numero dei posti disponibili e rendere le selezioni di ingresso più accessibili. In tal modo, sarebbe possibile integrare nel ruolo un maggior numero di insegnanti specializzati”.

 

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