Importante rinnovo del personale scolastico
Dal prossimo mese di settembre, in pensione docenti, personale ATA ed educatori per un totale di 31.000 posti lasciati liberi ad altrettanti aspiranti docenti. Un numero notevole che permetterà molti nuovi ingressi nel mondo scuola.
I dati forniti dal Ministero
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito ai sindacati i dati che riguardano i pensionamenti. A lasciare il servizio saranno 21.322 docenti, 9.154 lavoratori appartenenti al personale ATA, 459 insegnanti di religione e 57 educatori.
Un discorso a parte è quello per i Dirigenti scolastici. Per loro, si attende la scadenza del termine per la presentazione delle domande, ovvero il 28 febbraio.
Il MIM, nel comunicare questi dati alle organizzazioni sindacali, ha specificato che tali numeri non includono le verifiche attualmente in corso da parte dell’INPS. Accertamenti volti a capire se gli interessati soddisfano i requisiti per accedere alla pensione.
La legge di bilancio per il 2024 ha introdotto numerose modifiche, che potrebbero portare ad ulteriori cessazioni dal servizio. Tali cambiamenti riguardano alcune modalità di pensionamento, ovvero l’opzione donna, la quota 103 e l’Ape sociale. Per queste ultime, è prevista a breve una riapertura dei termini al fine di presentare le domande.
Opzione donna
La pensione docenti prevista dall’opzione donna riguarda le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, hanno accumulato almeno 35 anni di anzianità contributiva. Le stesse devono avere un’età anagrafica di almeno 61 anni.
Tale età può essere ridotta di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Inoltre, quando sussiste una delle seguenti condizioni:
- assistenza secondo l’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- oppure, una riduzione della capacità lavorativa con un’invalidità civile pari o superiore al 74%.
Quota 103
Lavoratori del personale docente e non hanno la possibilità di presentare le dimissioni dal servizio per accedere alla pensione anticipata. Questo può avvenire quando i soggetti in questione raggiungono l’età anagrafica di 62 anni e hanno accumulato almeno 41 anni di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2024.
In base alla normativa, coloro che soddisfano i requisiti, nel corso del 2024 riceveranno un assegno pensionistico. Questo sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo.
Suddetto assegno non deve essere superiore a quattro volte il trattamento minimo, fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni per il biennio 2024/2025. L’intero importo della pensione sarà erogato solo una volta che tali requisiti saranno soddisfatti.
Nel momento in cui si presenta l’istanza, gli interessati possono dichiarare se desiderano interrompere o meno il rapporto di lavoro, nel caso in cui non soddisfino i requisiti necessari.
Ape sociale
Con riferimento all’Ape sociale, è stato previsto un aumento dell’età anagrafica minima a 63 anni e 5 mesi. Le condizioni per l’accesso a questo beneficio rimangono confermate per i lavoratori dipendenti che svolgono attività considerate gravose. È il caso dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria.
Coloro che soddisfano i requisiti entro il 31 dicembre 2023 possono presentare una richiesta cartacea di dimissioni entro il 31 agosto 2024.
La circolare fornisce dei dettagli per le lavoratrici che hanno già presentato una domanda di cessazione al servizio usando l’opzione donna. È possibile rinunciarvi per fare richiesta dell’Ape sociale, entro e non oltre il 31 marzo 2024.
Forme pensionistiche classiche
È stata confermata la pensione per docenti e non nelle sue vesti “classiche”, già previste lo scorso anno. Ovvero:
- pensione di vecchiaia che prevede come requisiti l’avere 67 anni al 31 agosto 2024 o a domanda o 67 anni al 31 dicembre 2024 e un’anzianità contributiva minima di 20 anni. È possibile ricevere la pensione di vecchiaia d’ufficio a 66 anni e 7 mesi al 31 agosto 2024, mentre a domanda a 66 anni e 7 mesi al 31 dicembre 2024. In tal caso, l’anzianità contributiva minima è di 30 anni al 31 agosto 2024;
- pensione anticipata: per le donne, anzianità contributiva minima di 41 anni e 10 mesi entro il 31 dicembre 2024. Per gli uomini, un’anzianità contributiva minima di 42 anni e 10 mesi entro il 31 dicembre 2024.
Modalità di presentazione delle domande
Le domande di cessazione dal servizio prima della pensione devono essere presentate secondo le modalità indicate nella Circolare n.16553 del 14 febbraio 2024.
I dirigenti scolastici e l’intero personale docente educativo ed ATA di ruolo utilizzano, esclusivamente, la procedura web istanze on line, disponibile al sito internet del Ministero.
Al personale in servizio all’estero è consentito presentare l’istanza all’ufficio territorialmente competente, in formato analogico o digitale, al di fuori della piattaforma POLIS.
Per il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta è possibile presentare le domande direttamente alla sede scolastica di servizio o titolarità. La stessa provvederà all’inoltro agli Uffici territoriali competenti.
Tipi di domande disponibili
La richiesta di cessazione dal servizio dovrà essere fatta in base ai diversi tipi di istanze. Le domande di cessazione ordinarie sono:
- Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2024;
- Richiesta di cessazione dal servizio in assenza delle condizioni per la maturazione del diritto a pensione;
- Domanda di cessazione dal servizio del personale già trattenuto in servizio negli anni precedenti.
Inoltre, le Cessazioni on line disponibili riguardano le seguenti categorie:
- Personale docente ed ATA – Pensione anticipata flessibile;
- Dirigenti Scolastici – Pensione anticipata flessibile;
- Personale docente ed ATA – Opzione donna -2024;
- Dirigenti Scolastici – Opzione donna – 2024.
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