Titolo estero GPS: inseriti con riserva potranno stipulare contratto

il titolo estero GPS

Titolo estero GPSLa scuola italiana è ancora una volta al centro del dibattito politico e sindacale, con la notizia dell’arrivo di una nuova ordinanza che ribalterebbe la previsione dell’OM 112/2022. Tale ordinanza, come molti sapranno, aveva introdotto una novità sostanziale nella gestione delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), che aveva scatenato molte polemiche e malcontento tra i candidati.

 

In particolare, l’OM 112/2022 – che ha disciplinato l’ultimo aggiornamento delle GPS – stabiliva che l’inserimento con riserva nella GPS non dava automaticamente il titolo all’individuazione in qualità di avente diritto alla stipula di contratto

 

L’aspirante era inserito in graduatoria nella fascia eventualmente spettante sulla base dei titoli posseduti pleno iure, in attesa dello scioglimento della riserva. 

 

Ciò significava che i candidati che avevano ottenuto il titolo estero senza che fosse ancora riconosciuto non potevano concorrere al conferimento delle supplenze.

Tuttavia, la FLC CGIL ha denunciato l’arrivo di una nuova ordinanza che ribalterà la previsione dell’OM 112/2022. 

 

Titolo estero GPS: inseriti con riserva potranno stipulare contratto

Secondo il sindacato, la nuova ordinanza consentirà il conferimento degli incarichi anche in assenza del riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria. In altre parole, chi è inserito con riserva nella prima fascia delle GPS in quanto ha acquisito il titolo all’estero potrà stipulare i contratti, nonostante manchi il riconoscimento formale del titolo stesso.

 

Questa decisione ha già sollevato molte critiche da parte del sindacato FLC CGIL, che ha denunciato il rischio per gli abilitati e specializzati italiani di essere scavalcati da chi ha titoli ancora non riconosciuti. Il sindacato ha inoltre evidenziato come questa eventualità sia in netto contrasto con la volontà di garantire un’equa distribuzione dei posti, basata esclusivamente sulle competenze dei candidati.

 

La situazione resterà tesa e sarà sicuramente oggetto di accese discussioni e confronti politici e sindacali. Sarà fondamentale che le autorità competenti trovino una soluzione in grado di accontentare tutte le parti coinvolte e garantire un sistema di selezione e reclutamento del personale docente trasparente ed equo. 

 

Altrimenti, il rischio è quello di minare sempre di più la credibilità del nostro sistema scolastico e di compromettere la qualità dell’istruzione impartita ai nostri giovani studenti.

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