La differenza tra Asacom e Oepac: cosa cambia?

alunno disabile insieme ad un Asacom

Nell’ambito dei processi di inclusione degli alunni con disabilità, i corsi di formazione per Asacom e Oepac rappresentano due percorsi essenziali nel sistema educativo italiano. E, sebbene le loro funzioni siano sostanzialmente affini (garantire un’assistenza mirata per favorire l’autonomia e la partecipazione attiva degli studenti), gli stessi presentano anche alcune differenze. 

alunna disabile nella biblioteca scolastica
L’Asacom e l’Oepac sono due figure professionali che lavorano a stretto contatto con studenti con disabilità,
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Asacom è Oepac sono professionisti differenti?

L’Asacom (Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione) e l’Oepac (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione) sono due figure professionali che lavorano a stretto contatto con studenti con disabilità, garantendo loro un supporto personalizzato. 

 

Entrambe le figure operano per facilitare l’inclusione scolastica, con interventi mirati a promuovere l’autonomia e la comunicazione. Pur avendo obiettivi simili, però, le modalità operative e le competenze specifiche di questi professionisti possono variare a seconda delle necessità individuali dell’alunno e del contesto scolastico in cui si trovano a lavorare. 

 

La definizione di Oepac e cosa significa

L’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione (Oepac), evoluzione dell’Assistente Educativo Culturale (AEC), è una figura professionale cruciale nel contesto scolastico, concepita per rispondere alle esigenze specifiche degli alunni con disabilità in materia di autonomia e comunicazione. Istituito in base all’articolo 13 della Legge 104/1992, l’Oepac viene assegnato a uno studente in modo personalizzato, con l’obiettivo di garantirne la piena inclusione nel percorso scolastico.

 

Il ruolo dell’Oepac consiste principalmente nel supportare lo studente nello sviluppo delle abilità comunicative, nell’acquisizione di autonomia personale e nella promozione dell’integrazione con i compagni di classe, in modo da partecipare attivamente alla vita scolastica e da favorire il loro percorso di crescita e la loro socializzazione.

 

La definizione di Asacom e cosa significa

L’Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione (Asacom) è una figura chiave nel settore socio-educativo, pensata per sostenere gli alunni con disabilità che presentano difficoltà nell’autonomia e nella comunicazione

 

Nello specifico, l’Asacom offre un supporto personalizzato, che si concretizza sia durante le attività scolastiche sia, in alcuni casi, in contesti extrascolastici, per garantire una continuità assistenziale.

 

Le sue mansioni coprono vari ambiti, tra cui l’assistenza nelle attività quotidiane volte a sviluppare l’autonomia personale, il supporto nella comunicazione attraverso tecnologie e strategie dedicate e la promozione dell’interazione sociale all’interno della classe. 

 

Le mansioni di Asacom e Oepac: ci sono differenze?

Le mansioni di Asacom e Oepac presentano indubbie somiglianze, ma vi sono anche alcune differenze sottili che ne caratterizzano l’approccio. Entrambe le figure mirano a promuovere l’autonomia e l’inclusione degli alunni con disabilità, ma lo fanno con strategie e compiti specifici. 

 

L’Asacom si focalizza maggiormente sull’assistenza pratica e sull’uso di tecnologie e metodologie specifiche per facilitare la comunicazione. Dall’altro lato, l’Oepac adotta un approccio più ampio, che include anche il potenziamento delle competenze relazionali e la partecipazione attiva nel gruppo-classe.

 

Tuttavia, una delle principali criticità di queste figure professionali è la mancanza di una regolamentazione uniforme a livello nazionale. Essendo servizi gestiti e finanziati dagli enti locali, le modalità operative e i criteri di applicazione variano notevolmente da regione a regione. 

 

Questa frammentazione ha determinato l’esistenza di diverse denominazioni e tipologie di professionisti, che svolgono funzioni simili, ma con titoli diversi, come l’assistente specialistico, l’AEC (Assistente Educativo Culturale), l’Asacom, l’Oepac, l’educatore scolastico e l’AES (Assistenza Educativa Scolastica). Questa varietà di figure riflette la mancanza di criteri omogenei sul territorio nazionale, creando una complessità nell’organizzazione del servizio.

 

Di cosa si occupa l’Asacom?

L’Asacom svolge il proprio lavoro all’interno di un contesto multidisciplinare, collaborando con figure professionali come terapisti e psicologi per elaborare interventi su misura che rispondano alle specifiche esigenze degli studenti. Il suo ruolo è principalmente orientato al supporto dell’autonomia personale, aiutando l’alunno nelle attività quotidiane come la mobilità, l’alimentazione e l’igiene personale, con l’obiettivo di favorirne l’indipendenza.

 

Un altro compito centrale dell’Asacom è la facilitazione della comunicazione. Attraverso l’utilizzo di tecnologie assistive o tecniche di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), aiuta gli studenti a superare eventuali difficoltà espressive

 

Infine, l’Asacom gioca un ruolo importante nell’ambito dell’interazione sociale, dal momento che opera per promuovere l’inclusione dell’alunno nelle attività di gruppo e per favorire una stretta collaborazione con insegnanti e compagni di classe.

 

Cosa fa un Oepac? 

L’obiettivo principale dell’Oepac è quello di garantire l’inclusione degli alunni con disabilità o difficoltà nel raggiungimento dell’autonomia. Per questa ragione, il suo intervento è orientato a favorire l’indipendenza personale dello studente e a svilupparne le competenze comunicative e relazionali.

 

L’Oepac lavora in stretta collaborazione con i docenti curricolari, gli insegnanti di sostegno e il personale scolastico, integrando il proprio supporto con quello delle figure già presenti nell’ambiente educativo. Il suo compito è, infatti, quello di creare un ambiente di apprendimento inclusivo e adatto alle necessità individuali, in modo da creare le condizioni ideali affinché lo studente sia coinvolto nelle attività quotidiane, tanto in quelle didattiche quanto in quelle sociali.

 

Oltre a promuovere l’autonomia dello studente nelle attività scolastiche e quotidiane, l’Oepac deve, inoltre, implementare delle strategie per facilitare lo sviluppo delle capacità comunicative, in modo da favorire l’interazione dello studente con i compagni e gli adulti.

 

Cosa fanno Asacom e Oepac nelle scuole

L’Asacom e l’Oepac ricoprono un ruolo chiave nel garantire l’autonomia e l’inclusione degli studenti con disabilità, concentrandosi principalmente sull’assistenza quotidiana e pratica. Il loro intervento si traduce in un aiuto concreto per gli alunni per sviluppare abilità utili a promuovere l’indipendenza, come l’uso di tecnologie assistive, la gestione del materiale scolastico e la partecipazione attiva nelle attività di gruppo.

 

Allo stesso tempo, entrambi sono impegnati nella facilitazione della comunicazione e nell’integrazione sociale, collaborando a stretto contatto con insegnanti e figure di riferimento per elaborare il Piano Educativo Individualizzato (PEI). 

 

I requisiti per diventare Oepac e Asacom: cosa cambia?

Per avviare una carriera come Oepac o Asacom, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali, simili per entrambe le figure. In primo luogo, occorre avere almeno 18 anni e aver ottenuto un diploma di scuola superiore. Per i cittadini stranieri, è richiesta la conoscenza della lingua italiana almeno di livello B2 e un titolo di studio equipollente.

 

Le principali differenze tra Oepac e Asacom riguardano la formazione specifica richiesta

 

Per diventare Oepac, è necessario completare un corso di formazione che prevede 322 ore complessive, suddivise in 202 ore di teoria – di cui 147 ore di didattica frontale e 55 a distanza – e 120 ore di tirocinio pratico. 

 

Invece, per la qualifica di Asacom, il percorso formativo è più esteso: il corso richiede 500 ore totali, di cui 140 ore di formazione teorica in modalità FAD (formazione a distanza), 210 ore di teoria in DAD (didattica a distanza) e 150 ore di laboratorio, anch’esse svolte a distanza. 

 

I requisiti di un Oepac

Per ottenere la qualifica di Oepac (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione), è necessario avere almeno 18 anni e possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Per i cittadini stranieri, oltre al diploma equipollente, è richiesta anche la conoscenza della lingua italiana, che deve essere attestata a un livello minimo di B2, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).

 

I requisiti di un Asacom

Per poter accedere al corso Asacom (Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione) riconosciuto dal Miur e poter esercitare questa professione, occorre avere almeno 18 anni e aver conseguito almeno uno dei seguenti titoli: 

 

  • Diploma di scuola secondaria di I grado e una qualifica EQF di livello 3;

 

  • Diploma di scuola secondaria di II grado;

 

  • Certificazione di qualifica professionale come Operatore Socio Assistenziale (OSA), che dimostri il raggiungimento di un livello di apprendimento pari a EQF 3. 

 

Stipendio a confronto: la differenza tra Asacom e Oepac

La retribuzione degli Asacom e degli Oepac non è regolata da un contratto nazionale unificato come avviene per il personale docente, e questo comporta una notevole variabilità a livello regionale e comunale, influenzata anche dalla durata del contratto. 

In generale, i compensi annui lordi per queste figure si collocano tra i 15.000 e i 25.000 euro, corrispondenti a stipendi mensili netti che vanno dai 1.000 ai 1.400 euro. Tuttavia, in contesti dove l’esperienza e le competenze vengono maggiormente valorizzate, o in specifiche aree geografiche, la retribuzione può raggiungere i 1.700 euro al mese.

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