Personale ATA: come si calcola il servizio

Il personale ATA risulta essere uno dei pilastri della scuola italiana. Al suo interno, infatti, si possono riscontrare figure quali collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici. Ma anche cuochi e molte altre.

Non deve stupire, dunque, che siano in tanti ad aspirare a ricoprire determinati ruoli. Diversi

soggetti, però, si chiedono come possano riuscire a calcolare le proprie ore di servizio.

 

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Il punteggio iniziale del personale ATA

Come in ogni campo della Pubblica Amministrazione, anche il mondo scolastico è stato rivoluzionato dall’avvento del digitale. Le procedure per poter accedere alle diverse graduatorie, infatti, sono ormai da svolgere solo ed esclusivamente in maniera telematica.

Ciò avviene tramite il servizio ministeriale Istanze OnLine. Per potervi accedere è obbligatorio possedere lo SPID, ovvero l’identità digitale personalizzata. Per comprendere come venga calcolato il proprio punteggio basta dare un’occhiata alle tabelle di valutazione messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.

Per quanto riguarda l’assistente amministrativo, per esempio, si conteggiano come prima cosa i titoli del candidato. Ciò comprende sia il diploma che la laurea con i loro relativi voti. La laurea vale ben 2 punti in graduatoria.

L’attestato di qualifica professionale rilasciato ai sensi dell’articolo 14 della legge 845 del 1978, che sarebbe la qualifica proveniente dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, ha un valore di 1,5 punti.

Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, invece, si possono prendere in esame i titoli ottenuti al termine di corsi socio-assistenziali e socio-sanitari rilasciati dalle Regioni. Questi ultimi, infatti, valgono 1 punto in graduatoria.

 

Come si calcola il servizio del personale ATA

Sempre prendendo come esempio gli assistenti amministrativi, a tali figure vengono riconosciuti 0,5 punti al mese o per una frazione di giorni che vada oltre i 15 giorni consecutivi di servizio. Per l’intero anno scolastico, invece, i punti assegnati a questi professionisti risultano essere 6.

Se il servizio prestato, però, è stato svolto in una scuola paritaria e non statale le cose cambiano. In tal caso, infatti, il punteggio viene dimezzato. Di conseguenza, per l’intero anno scolastico verranno riconosciuti 3 punti in più e 0,25 punti per ogni mese.

Per il servizio di insegnamento nei corsi C.R.A.C.I.S., infine, il punteggio assegnato è di 1,2 punti annuali, pari a 0,10 punti mensili.

Un modo per scalare le graduatorie, però, può essere rappresentato dai percorsi formativi riconosciuti dal MIUR. Il corso di Dattilografia, per esempio, permette di acquisire 1 punto ulteriore rispetto a quelli già posseduti. Le certificazioni informatiche, quindi, rappresentano un ottimo modo per avere maggiori possibilità di essere chiamati per una supplenza annuale.

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