Proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA 2024

Proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA 2024

Proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA 2024

Con la firma definitiva del CCNL 2019-2021, si è dato il via ad una serie di importanti innovazioni per tutto il personale scolastico. In particolar modo, è stato proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA.

Suddetta richiesta arriva perché il riordino dei profili ATA è stato uno dei punti più discussi e dibattuti, per la firma del Contratto collettivo nazionale del lavoro. Questo ha implicato una serie di cambiamenti e aggiornamenti nei requisiti e nelle responsabilità dei lavoratori ATA. 

In ultimo, e non per importanza, il CCNL ha confermato l’obbligo di acquisire la Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale per entrare nelle graduatorie di tutti i profili ATA. Ad eccezione del Collaboratore scolastico.

Questo cambiamento solleva importanti domande: quali certificazioni sono valide? Chi le può rilasciare? Quali competenze digitali sono richieste? Questi sono solo alcuni dei dubbi sorti, e la comunità scolastica sta cercando risposte chiare e definitive.

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La proposta di Fratelli d’Italia per il rinvio dell’aggiornamento triennale

In un momento di profonda incertezza normativa, la Senatrice Ella Bucalo, Fratelli d’Italia, ha proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA. Al fine di ritardare di un anno l’aggiornamento triennale delle graduatorie. Che slitterebbe, così, al 2025.

Questo emendamento ha lo scopo di fornire maggiore chiarezza sulle modifiche apportate ai vari profili ATA. E di evitare esclusioni dovute a mancanza di titoli o certificazioni

La Senatrice ha dichiarato che è fondamentale capire quale Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale sia valida e quale ente la possa rilasciare. 

Pertanto, l’aver proposto un nuovo emendamento per la terza fascia ATA tiene conto delle disposizioni del CCNL 2019-2021. Che stabiliscono criteri rigorosi per la permanenza nelle graduatorie. 

I dipendenti che non soddisfano i requisiti richiesti o che non hanno svolto neanche un giorno di supplenza rischiano di perdere il loro posto nelle liste. 

Dunque, risulta necessario concedere un periodo adeguato per ottenere la Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Nonché verificare la validità di quelle esistenti per evitare la decadenza.

Alla radice dell’emendamento

La principale motivazione che ha spinto alla proposta dell’emendamento, presentato da Fratelli d’Italia, è legata all’articolo 59, comma 10 del CCNL 2019-2021. E alla dichiarazione congiunta che lo accompagna. 

Il comma 10 stabilisce chiaramente che i dipendenti inseriti nelle graduatorie di terza fascia ATA devono possedere i requisiti di base richiesti per l’accesso. E, se previsto dal nuovo ordinamento, la Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. In caso contrario, essi decadono dalle graduatorie.

La dichiarazione congiunta specifica che suddetta Certificazione debba essere rilasciata da un ente accreditato. Dimostrando la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità alle normative europee. 

Questa Attestazione deve essere registrata presso l’ente di accreditamento nazionale. Essere in corso di validità al momento dell’iscrizione in graduatoria e dimostrare il superamento di un test finale sulle competenze informatiche richieste.

Prospettive e azioni future

L’emendamento presentato da Fratelli d’Italia per ritardare l’aggiornamento triennale delle graduatorie di terza fascia ATA è un passo importante. Che mira a garantire che i dipendenti abbiano il tempo necessario per adeguarsi alle nuove normative e ottenere gli attestati richiesti. 

È fondamentale che il processo di implementazione di queste nuove regole avvenga in modo chiaro e trasparente, evitando confusione e incertezza.

Se la richiesta di proroga venisse accolta, il personale docente avrebbe il tempo necessario per acquisire la certificazione informatica richiesta. Evitando così la decadenza. Sono circa 3 milioni gli insegnanti, o aspiranti tali, coinvolti.

In un contesto di questo tipo, è importante che tutti gli attori appartenenti al settore scolastico si impegnino per assicurare una transizione senza intoppi. E per fornire il supporto necessario al personale ATA. 

La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze digitali diventano essenziali per il futuro della scuola.

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