Votazione emendamenti aggiornamento Graduatorie ATA

Votazione emendamenti aggiornamento Graduatorie ATA

Votazione emendamenti aggiornamento Graduatorie ATA_Il voto sugli emendamenti al decreto Milleproroghe per l’aggiornamento delle Graduatorie ATA e la mobilità 2024 è stato rimandato alla prossima settimana. Il decreto legge n. 215 del 30 dicembre 2023, che stabilisce termini normativi urgenti, è attualmente in revisione presso le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e Tesoro. 

 

Le modifiche proposte da Fratelli d’Italia e Lega, volte a posticipare al 2025 l’aggiornamento delle Graduatorie del Personale ATA, non saranno votate prima del 5 febbraio. 

 

Inoltre, si attendono decisioni sulla deroga dei vincoli di mobilità.

 

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Votazione emendamenti aggiornamento Graduatorie ATA

La proposta di posticipare al 2025 l’aggiornamento delle Graduatorie ATA di terza fascia, originariamente previsto per il 2024, sta suscitando un ampio dibattito. Tale iniziativa è sostenuta da emendamenti presentati da Fratelli d’Italia e dalla Lega.

 

Questa eventuale dilazione offrirebbe ai candidati un lasso di tempo maggiore per conformarsi alle nuove disposizioni stabilite dal CCNL Istruzione e Ricerca per gli anni 2019-21. Queste includono, tra gli altri, il requisito dell’acquisizione della Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Tale certificazione, secondo le recenti normative contrattuali, è diventata un requisito d’accesso imprescindibile. Per tutte le figure professionali, ad eccezione del Collaboratore scolastico. 

 

La decisione potrebbe influenzare circa 3 milioni di individui. Mentre alcuni ritengono che il posticipo al 2025 permetterebbe a numerosi lavoratori di ottenere la qualificazione digitale richiesta, altri esprimono preoccupazione per le potenziali conseguenze di tale ritardo. Queste includono il possibile rinvio dei piani professionali e personali per coloro che sono già presenti nelle graduatorie, difficoltà nel cambio di provincia e un impatto negativo sui nuovi aspiranti.

 

Organizzazioni sindacali come Uil Scuola Rua e Anief hanno manifestato la loro opposizione a questa proposta. Sottolineando un sentimento di insoddisfazione nel settore dell’istruzione.

 

Vincoli di mobilità: in arrivo una deroga?

Nel quadro delle modifiche al decreto Milleproroghe (DL 215/2023), un emendamento avanzato da Fratelli d’Italia e dalla Lega propone di posticipare l’introduzione dell’obbligo che impone ai docenti di permanere per tre anni nella stessa scuola dopo il loro periodo di prova. Inizialmente, questo obbligo era previsto a partire dall’anno accademico 2023/2024. Ma con la nuova proposta l’entrata in vigore sarebbe rimandata all’anno scolastico 2024/2025.

 

L’obiettivo della modifica è garantire una transizione ordinata all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, in concomitanza con il completamento delle nuove procedure di reclutamento, introdotte dal DL n. 36/2022. È importante notare che questa modifica non prevede cambiamenti per i docenti di sostegno che sono stati assunti in modo straordinario, secondo le disposizioni del decreto-legge n. 44/2023.

 

 

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