Abrogazione del concorso straordinario abilitante
È stato ufficialmente annunciato che il concorso abilitante del 2020 è stato abolito. Una mossa che non mancherà di suscitare dibattiti nel settore dell’istruzione.
La decisione è stata presa in seguito al Decreto Direttoriale 497 del 21 aprile 2020, il quale aveva istituito un concorso straordinario abilitante.
Tuttavia, nonostante l’emanazione del decreto, non sono emerse ulteriori informazioni riguardo al concorso. Una tale situazione ha nei fatti lasciato molti candidati nell’incertezza.
Il concorso era pensato per i docenti con almeno tre anni di esperienza, inclusi quelli provenienti da scuole paritarie. In tal modo potevano ottenere l’abilitazione all’insegnamento, ma non è mai stato effettivamente avviato.
Nonostante le numerose richieste di chiarimenti da parte dei potenziali partecipanti, l’iter selettivo non ha mai preso il via. Ciò ha portato alcuni candidati addirittura a chiedere il rimborso delle spese sostenute per le tasse di segreteria.
Concorso abilitante 2020: l’annullamento
Le istituzioni hanno deciso di eliminare il concorso abilitante del 2020. Questa decisione ha trovato terreno nelle istituzioni.
Infatti, è stata formalizzata durante la riunione del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio. Durante la stessa sono emerse disposizioni fondamentali all’interno della bozza del PNRR.
Tuttavia, è importante sottolineare come il documento in questione sia suscettibile a probabili modifiche. Ciò può avvenire prima della sua pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale e del suo successivo iter legislativo per diventare legge.
Qui si afferma che:
«L’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, è abrogato.»
Vi è un dettaglio aggiuntivo fondamentale che gli aspiranti insegnanti dovrebbero tenere presente riguardo a questa spiacevole situazione. Si tratta del pagamento della tassa effettuato in passato da parte dei candidati.
Il contributo richiesto durante la fase di candidatura, stabilito a € 15, non è ancora stato restituito. È importante notare che non vi è alcuna disposizione in merito al rimborso nella bozza del Decreto PNRR. Questa mancanza di azione non fa altro che accrescere il malcontento verso un contesto già di per sé problematico.
È plausibile che la bozza possa subire modifiche nel corso del tempo. Attualmente, però, non ci sono indicazioni che suggeriscano ripensamenti sulle decisioni per il concorso abilitante del 2020.