Concorso straordinario ter 2023 ITP: ecco i requisiti

Concorso straordinario ter 2023 ITP ecco i requisiti

Concorso straordinario ter 2023 ITP ecco i requisiti_Il Concorso Straordinario ter 2023 costituisce una significativa chance per gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) che hanno come unico titolo di studio il diploma. Dopo il 1° gennaio 2025 sarà, infatti, indispensabile anche per loro aver conseguito una laurea triennale coerente con le classi di concorso vigenti per partecipare ai concorsi a cattedra. 

Tuttavia, fino a quella data, per iscriversi alle classi di concorso ITP, sarà sufficiente:

  • diploma tecnico pratico (riportato nella tabella B del DM 259/17);
  • oppure abilitazione specifica ad una delle classi di concorso ITP.

È da notare che per il Concorso Straordinario ter 2023 non sarà necessario disporre dei 24 CFU

Mentre per gli ITP interessati ai ruoli di sostegno, oltre ai criteri sopraelencati, sarà essenziale acquisire la specializzazione attraverso il TFA Sostegno.

Concorso straordinario ter 2023 ITP: quanti sono i posti disponibili?

I posti disponibili saranno 40.561 e non 30.216. Quest’ultimo dato è stato ufficializzato con il decreto 3 agosto 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2023. Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già fatto sapere che le 10.345 cattedre avanzate dalle immissioni in ruolo saranno a loro volta destinate alla nuova procedura concorsuale. 

Nel dettaglio, il decreto con il quale i Ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) hanno autorizzato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ad avviare le procedure relative al Concorso straordinario ter 2023, prevedevano:

  • 21.101 su posto comune;
  • 9.115 su posto di sostegno.

Ma, come abbiamo già rilevato, il MIM è intenzionato ad aumentare le posizioni disponibili per il primo concorso PNRR, portando il totale a 40.561:

  • 26.777 su posto comune; 


  • 13.784 su sostegno.

Concorso straordinario ter 2023 ITP: ecco i requisiti 

La pubblicazione del bando per il Concorso Straordinario ter 2023 arriverà entro settembre, con prove d’esame programmate per il periodo autunnale. 

E non bisogna dimenticare che lo stesso si inserisce nell’ambito delle misure pianificate dal MIM per raggiungere l’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 stabilito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Per quanto riguarda i requisiti di accesso richiesti agli aspiranti docenti, gli stessi sono: 

  • 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
  • oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Come già anticipato, agli ITP non è richiesto il possesso dei 24 CFU. Mentre, per quanto riguarda i 3 anni di servizio, è fondamentale che almeno un’annualità sia stata svolta nella classe di concorso ITP per la quale si partecipa. 

Da tenere presente che una annualità corrisponde al servizio (anche non continuativo) prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico. O, in alternativa, ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio o al termine delle attività educative per la scuola dell’infanzia.

Concorso straordinario ter 2023 ITP: le prove d’esame

Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.

Prova scritta

La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati, compresi gli ITP. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali: 

  • pedagogia; 
  • psicopedagogia;
  • didattica;
  • metodologie digitali;
  • lingua inglese di livello B2.

Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:

  • 10 quesiti di natura pedagogica;
  • 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
  • 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.

Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:

  • 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
  • 5 quesiti sulle competenze digitali.

Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.

Prova orale

La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.

Posti comuni:

Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta. 

Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore. 

Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.

Posti di sostegno:

Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. 

Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.

I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.

Concorso Straordinario ter 2023 cosa studiare?

Concorso Straordinario ter 2023: cosa studiare per non farsi trovare impreparati per le prove d’esame che prenderanno il via in autunno? É la domanda che si pongono migliaia di aspiranti docenti interessati alla procedura.

Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter sarà basato su due prove, una scritta e una orale.

Per conoscere i programmi ufficiali bisognerà, tuttavia, pazientare ancora un po’. Gli stessi verranno, infatti, inseriti come allegato nel bando che dovrebbe essere pubblicato entro fine settembre.

Intanto, però, abbiamo pensato di fare una cosa gradita ai nostri lettori proponendo in allegato i programmi degli ultimi concorsi a cattedra. Che difficilmente subiranno drastiche variazioni.  

SCARICA: PROGRAMMA SCUOLE SECONDARIE

Sebbene il file in questione contenga i programmi di tutte le classi di concorso, è davvero molto improbabile che il Concorso Straordinario ter sia esteso a tutte le classi di concorso.  

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CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023

DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 211 del 09.09.2023

PROGRAMMA CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 – SCUOLE SECONDARIE


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