Concorso straordinario ter, SNALS boccia i “quiz nozionistici” (SM)

Concorso straordinario ter

Concorso straordinario ter 2023Elvira Serafini, Segretario Generale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola (SNALS), non ha dubbi: “Siamo seriamente in ritardo” per quanto riguarda il Concorso straordinario ter. Tuttavia, durante una recente intervista, ha espresso l’auspicio che il Ministro Valditara mantenga gli impegni presi.

 

In particolare, il capo del dicastero di viale Trastevere aveva annunciato la pubblicazione del bando relativo al Concorso straordinario ter 2023 entro la fine di giugno, con l’obiettivo di assumere circa 35.000 nuovi docenti entro settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2023-2024.

 

“In ogni caso”, ha dichiarato il rappresentante della SNALS, “è necessario fare pressioni adeguate sulla Commissione europea affinché si tenga conto dei possibili ritardi, che possono essere attribuiti anche alle lentezze delle procedure burocratiche connesse all’attuazione delle misure. Valuteremo attentamente le informazioni che ci verranno fornite, ma non abbiamo motivo di ritenere che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) non stia facendo ogni sforzo possibile per garantire una selezione equilibrata“.

 

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Concorso straordinario ter, SNALS boccia i “quiz nozionistici” (SM)

Il panorama scolastico italiano è ancora alle prese con gli effetti residui dell’ultimo Concorso ordinario e del Concorso straordinario bis, e la recente procedura concorsuale annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) a aprile si inserisce in questo contesto. A riguardo, il Segretario generale della SNALS ha rilasciato un commento.

 

“Senza dubbio, le indicazioni provenienti dalla Commissione europea avranno un impatto sui contenuti e sulle modalità delle prove“, ha affermato. “Per noi, è fondamentale che le procedure di selezione si concentrino sugli aspetti metodologici dell’insegnamento, poiché sono questi che garantiscono la qualità effettiva del servizio. Nel frattempo, apprezziamo il prolungamento della validità delle graduatorie dei concorsi ordinari del 2020″.

 

Riguardo alla struttura del concorso straordinario ter, su cui non vi è ancora certezza, Elvira Serafini ha voluto specificare: “Abbiamo richiesto che le prove non si limitino a domande di conoscenza, ma che comprendano anche quesiti che permettano di valutare, oltre alle competenze disciplinari, soprattutto le competenze per l’applicazione pratica nella didattica“.

 

Concorso straordinario ter: quali classi di concorso e quali scuole?

Tra i numerosi interrogativi che il bando dovrà risolvere, vi è anche la questione delle classi di concorso e delle scuole coinvolte nella procedura concorsuale. La dirigente della SNALS ha commentato al riguardo: 

 

“Al momento, sembra probabile che il concorso sia destinato a coprire i posti di insegnamento nelle scuole secondarie. Non sappiamo ancora se la procedura includerà anche le classi di concorso esaurite. È certo che dopo l’assunzione sarà obbligatorio frequentare corsi per ottenere i 30 CFU“.

 

Per quanto riguarda il numero di posti da bandire, Serafini ha sottolineato: “È difficile fare stime accurate sul fabbisogno di insegnanti. Ci sono diverse variabili che influiscono sulla previsione e non tutte sono facilmente controllabili. La determinazione del numero dei posti a livello regionale deve considerare attentamente tutti i dati disponibili“. 

 

SNALS: I titoli di servizio sono determinanti 

I requisiti d’accesso per il Concorso straordinario ter 2023 pongono come requisito fondamentale almeno 3 anni di servizio, di cui uno specifico nella classe di concorso per cui si concorre, negli ultimi 5 anni. In alternativa, è richiesto il possesso dei 24 CFU ottenuti entro il 31 ottobre 2022.

 

Tuttavia, molti si interrogano se, durante la valutazione dei titoli, sia legittimo assegnare un peso specifico diverso ai 3 anni di servizio rispetto ai 24 CFU.

 

Il Segretario generale della SNALS, Elvira Serafini, ha commentato in modo lapidario: “Le esperienze di insegnamento costituiscono per noi un importante titolo professionale nella valutazione dei candidati”.

 

Ha poi concluso dicendo: “Riteniamo che il concorso straordinario rappresenti un’importante opportunità per stabilizzare molti docenti precari e allo stesso tempo offra un’opportunità per coloro che già possiedono i 24 CFU. Ci riserviamo, tuttavia, di effettuare una valutazione attenta una volta convocati per l’incontro sindacale informativo”.

 

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